De Bortoli e Valli in Aula Magna

IL 3 E 4 DICEMBRE INCONTRI APERTI ALLA CITTA'

We are on the moondi Maurizio Chierici, giornalista e docente di Giornalismo laboratoriale|

Spiegare come parlare ai lettori tutto sommato è facile: si parla come con gli amici quando si ha qualcosa da raccontare. Il problema é la scoperta della realtà nei labirinti delle finzioni ripiegate in protocolli invisibili o sepolta fra le ipocrisie di una società non sempre trasparente. Servono pazienza e curiosità, virtù che il tempo non sbiadisce. Ecco l’importanza dell’ascoltare l’esperienza di chi da anni affronta il mestiere da prospettive diverse: direttore di un grande giornale e inviato speciale che ha attraversato guerre, crisi, disperazioni, 60 anni di storia in diretta. ‘Inviato speciale’ ha un suono rotondo, ma è solo un cronista in un’altra città. Il meccanismo della ricerca ripete le stesse procedure, non importa dove si cerca: la testimonianza deve attraversare il tempo come un vecchio film che non invecchia mai.

Due protagonisti dialogheranno con gli studenti nell’Aula Magna aperta alla città il 3 e il 4 dicembre, alle ore 17: Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera e Bernardo Valli inviato ed editorialista di Repubblica. Immagino che De Bortoli spiegherà come governare la macchina di un grande giornale negli anni in cui i giornali a volte trainano i partiti impalliditi nel conflitto di interessi degli editori impuri. Ha cominciato quand’era ragazzo al Corriere dei Piccoli. Nel tempo l’analisi economica è diventata l’impegno che lo vede interpretare politica, finanza ed affari ormai protagonisti di un’informazione che ogni mattina fa i conti in tasca ai lettori. De Bortoli e Valli dialogheranno a proposito dei quattro laboratori del corso che sta per cominciare: Partiti personali. Com’è cambiata la famiglia: ieri, oggi, domani. Le brutte parole: on line, giornali, radio, Tv e il lessico dei politici 2000. Isis, disordine nel Medio Oriente: un secolo di guerre ed inquietudini teleguidate da interessi che giocano a scacchi sulla pelle della gente. Avvenimenti che ogni giorno un direttore interpreta nella regia del giornale; raccontati da Valli narratore sul campo.

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