Giovanili, qui riparte il Parma Calcio con Barone e Morrone
ATTENZIONE AL TERRITORIO: SU 126 RAGAZZI, 109 VENGONO DA PARMA E PROVINCIA

Il settore giovanile del Parma Calcio rinasce dalle ceneri del fallimento del Parma FC del 30 giugno 2015, la cui conseguenza è stata lo svincolo di tutti i calciatori tesserati. “Il percorso che ha portato alla formazione delle attuali squadre del settore giovanile – spiega Fausto Pizzi, ex gialloblù ora responsabile delle giovanili – è stato condizionato dai tempi del passaggio alla nuova società, il Parma Calcio 1913 nata ufficialmente il 27 luglio 2015″.
La continuità tra passato e presente è garantita dal mantenimento dell’area organizzativa, di segreteria e degli staff tecnici: “Anche l’impostazione degli allenamenti e delle gare – continua il responsabile – è stata mantenuta a livello professionistico, con allenamenti al Centro Sportivo di Collecchio e la partecipazione a campionati regionali professionistici, gli stessi a cui si sarebbe partecipato se il Parma non fosse fallito”.

LE COMPAGINI GIALLOBLU’ – Le squadre giovanili crociate sono sei. Si va dai piccoli Pulcini del 2005 alla categoria Juniores (1997-1999), passando per gli Esordienti 2004, i Giovanissimi B del 2003, i Giovanissimi 2002 e gli Allievi delle annate 2000-2001. “Gli obiettivi delle squadre del settore giovanile – prosegue Pizzi – sono due: elevare ed esaltare le caratteristiche e le specificità di ogni giocatore e migliorare l’apporto e la partecipazione dei singoli al gioco di squadra“. In particolare si presta attenzione al senso di appartenenza al club, anche alla luce di quanto recentemente accaduto, e al rispetto dei comportamenti e delle regole sia in campo che fuori. Nella selezione dei giovani calciatori c’è un’apposita struttura di riferimento composta da un Responsabile di Ricerca e Selezione, un Capo Osservatore e trenta osservatori attivi sul territorio, suddivisi a seconda delle annate: “In questo modo monitoriamo settimanalmente oltre 1000 giocatori“. In futuro c’è il progetto di realizzare un sistema che permetta di analizzare le prestazioni dei ragazzi, usando strumenti come la video analisi, le schede di valutazione e i test: “Attualmente – continua Pizzi – selezioniamo i giocatori in base alle loro qualità fisiche, tecniche, di senso e visione del gioco, caratteriali e motivazionali, ma l’idea è quella di usare strumenti più precisi che ci permettano di fare scelte più consapevoli e condivise”.
UN OCCHIO AL FUTURO – “L’obiettivo è quello che i giovani cresciuti nel nostro vivaio arrivino in prima squadra, come accaduto quest’anno per Lorenzo Adorni, difensore classe 1998. Non sarà facile raggiungere questo scopo, dato che le annate più adatte (dal 1998 al 2002) sono anche quelle che hanno subito le maggiori migrazioni verso altri club. In ogni caso servirà qualche anno per valutare il lavoro svolto”. In prospettiva il settore giovanile sta lavorando per la formazione della categoria Pulcini 2006 e valuta l’opportunità di ripristinare due formazioni di allievi, arrivando così ad un totale di otto squadre: “Un’altra ipotesi – conclude Pizzi – potrebbe essere la creazione di un settore giovanile femminile, che si va ad instaurare nel progetto del Parma Calcio 1913 Femminile”. Su quest’ultima idea, però, la strada è ancora lunga e si lavorerà nei prossimi anni con altre realtà del territorio per valutarne la realizzazione.
di Chiara Corradi
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