Chiara Samugheo ‘racconta’ in foto gli universitari di Parma

L'ESPOSIZIONE A CURA DEL CAPAS DA OGGI FINO AL 27 MAGGIO AL PALAZZO CENTRALE

Mostra SamugheoUn’esperienza durata un anno che trova la sua conclusione in una mostra tutta dedicata agli studenti universitari di Parma. E’ il progetto che oggi, martedì 19 aprile, inaugura la mostra fotografica ‘Gli studenti dell’Università di Parma’ al Palazzo centrale dell’Università, con la prestigiosa firma di Chiara Samugheo sulle opere in esposizione e i giovani come protagonisti dei suoi scatti.

 

LA GENESI DEL PROGETTO – Un anno fa infatti tutto ha avuto inizio. Lo Csac, Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma, possiede un vastissimo numero di opere di Chiara Samugheo, la fotografa delle star del cinema che ha immortalato col suo obiettivo personaggi come Liz Taylor, Sophia Loren, Gina Lollobrigida. Un patrimonio che arriva a toccare quasi le 150 000 unità. Alla luce di questo legame, anche grazie alla volontà del rettore Loris Borghi che ha sostenuto l’iniziativa e all’organizzazione del Capas, il Centro per le Attività e la Professione delle Arti e dello Spettacolo, la fotografa pugliese è stata chiamata a Parma per catturare “storie fatte di speranze, di sogni, di fiducia nel futuro“, come spiega lo stesso rettore nell’introduzione al catalogo della mostra. Tutte storie raccontate attraverso i volti di alcuni studenti dell’Università che lo scorso anno, tramite una chiamata collettiva lanciata dall’Ateneo, hanno preso parte al progetto divenendo i modelli di Samugheo.

IL ‘CASTING’ – “Si sono presentati circa 150 studenti, – spiega ragazza_biciManuela Vico, curatrice della mostra insieme al professor Luigi Allegri -, 60 dei quali sono stati scelti per interpretare gli scatti di Chiara, aiutata dalla nipote e collaboratrice Daniela Ciriello. Ogni scelta non è stata fatta in base alla bellezza della singola persona ma si sono cercati i volti più espressivi, quelli più particolari: coloro che potessero raccontare una storia anche solo con lo sguardo rivolto verso l’obiettivo.” Il casting è stato impegnativo ma ancora più impegnativi sono stati gli scatti. “I ragazzi sono stati molto pazienti, – aggiunge la curatrice – a volte hanno acconsentito a ripetere le pose, dedicando alla fotografa gran parte della giornata. È stata istituita una sorta di carovana nomade in giro per il centro di Parma, sostando nei punti chiave legati all’Università e alla cultura.”

Mostra SamugheoLUOGHI E SCATTI– Proprio questi, insieme agli studenti, sono stati il soggetto altrettanto importante delle fotografie. Il Campus universitario, il complesso di via D’Azeglio, Piazzale della Pace, il Teatro Regio, l’Ospedale dei Bambini, per citarne alcuni, si sono così trasformati in veri e propri set fotografici, insieme alle principali piazze e monumenti del centro storico e al Palazzo centrale di via Università, luogo simbolico dell’Ateneo, divenuto anche sede della mostra inaugurata oggi che rimarrà allestita fino al 27 maggio nell’Atrio delle Colonne. Qui i ragazzi, con indosso vestiti o oggetti alla mano rappresentativi dei rispettivi ambiti di studio e professioni future, hanno posato secondo le indicazioni della fotografa.

Copertina Mostra SamugheLA MOSTRA – Quaranta gli scatti selezionati per la mostra, a volte con un singolo soggetto, a volte con diversi gruppi ma tutti sempre anonimi, almeno sulla carta. Ogni foto infatti non presenta titolo o didascalia, né in mostra né sul catalogo, per una scelta precisa. “Si tratta di una sorta di ritratto collettivo – spiega infatti la stessa Manuela Vico nell’introduzione al catalogo -. Sono, per campione anche casuale, gli studenti dell’Università di Parma.”
Protagonista della fotografia internazionale dagli anni ’60 in poi, Samugheo ha messo a disposizione la sua esperienza per ritrarre gli studenti, le loro storie e le loro aspirazioni in una sorta di ritratto perenne. Quella fotografia che i giovani soggetti potranno rivedere con piacere un giorno, magari dopo l’avverarsi del sogno per il futuro che lo scatto racconta.

 

di Vittorio Signifredi

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