Pari opportunità in Ateneo significa Cug

IL CAMMINO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA PER FAVORIRE UGUAGLIANZA NEL LAVORO E NELLO STUDIO TRA DONNE E UOMINI

CugForse non tutti sanno che all’Università di Parma esiste un organo, denominato Cug (Comitato Unico di Garanzia) che lavora per favorire l’uguaglianza nel lavoro e nello studio tra donne e uomini e per garantire pari dignità sul posto di lavoro e di studio a tutte le categorie, individuando e contrastando ogni forma di discriminazione diretta ed indiretta che ne ostacoli la piena realizzazione.
Il Cug è un organo che può dare, nel proprio ambito di competenza (eguaglianza sul lavoro, lotta alle discriminazioni, attenzione al benessere e alla sicurezza sul luogo di lavoro), un innovativo apporto alle organizzazioni pubbliche.

Dal 2011 tutte le Pubbliche Amministrazioni hanno l’obbligo di costituire al loro interno il Cug, con il compito nuovo e importante di garantire che il proprio Ente applichi al suo interno i principi di parità e di pari opportunità, contrastando ogni forma di discriminazione nell’accesso al lavoro, attraverso la promozione del benessere dell’organizzazione.
L’Università di Parma è stata una delle prime, tra gli Atenei italiani, ad istituire questo organo, che è composto da dipendenti dell’Università di Parma, in parte nominati, in seguito a selezione, dall’amministrazione ed in parte di designazione sindacale, sulla base delle indicazioni dello Statuto di Ateneo che a sua volta ha recepito la Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2011 , dove vengono riportate le “Linee guida sulle modalità di funzionamento dei “Comitati Unici di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni.

Per poter fungere da organo di garanzia il Cug opera avvalendosi dei compiti assegnati dalla legge: propositivi, consultivi, di verifica.
Uno dei compiti propositivi in capo ai Cug è la presentazione, all’amministrazione, di Piani di Azioni Positive, ovvero di iniziative concrete finalizzate a rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori. Quindi, non solo una parità formale, scritta sulla carta, ma un impegno concreto da parte delle Pubbliche Amministrazioni che, adottando i Piani di Azioni Positive, assolvono un obbligo legislativo.
Presso l’Ateneo di Parma, il Cug vuole essere una presenza attiva, vicina alle lavoratrici ed ai lavoratori, mettendo in campo tutti gli strumenti atti ad informare e sensibilizzare, ma soprattutto accrescere la cultura tra i dipendenti sulle pari opportunità e contro quelle discriminazioni che subdolamente a volte striscianti, a volte eclatanti, si possono riscontrare negli ambienti di lavoro. Crediamo infatti che solo con la conoscenza si possa pervenire ad un cambiamento culturale in grado di scardinare i pregiudizi che impediscono ad alcuni di avere effettiva pari dignità.

L’Ateneo di Parma è partner di Un Women (entità delle Nazioni Unite per l’eguaglianza di genere e l’empowerment femminile) ed ha aderito alla campagna HeForShe di Un Women, volta a sensibilizzare uomini e ragazzi affinché contribuiscano in maniera attiva alla rimozione degli ostacoli sociali e culturali che impediscono alle donne e alle ragazze di manifestare pienamente il loro potenziale; gli studi fatti fino ad ora hanno dimostrato che di fatto le pari opportunità fra uomo e donna non esistono, né nel lavoro né nello studio. Nel recente incontro che si è svolto a Milano, organizzato da Un Women Comitato Italia, enti pubblici e privati hanno presentato le iniziative già realizzate ed è stata l’occasione per uno scambio di esperienze e proposte di idee per promuovere le diverse attività finalizzate alla reale rimozione degli ostacoli che si frappongono all’effettiva parità nel lavoro fra donne e uomini.
È possibile scaricare dalla pagina del Cug del sito istituzionale dell’Ateneo, link a vari videoreportage che documentano in modo efficace il contenuto dell’evento.

Per avere la possibilità di sviluppare la propria carriera una donna è costretta a lavorare più di un uomo, perché spesso la cura dei figli e dei genitori anziani è a suo carico. Ecco allora che, se il welfare è carente, è necessario trovare una strada per migliorare alcune condizioni implicite alla donna, al fine di consentire di svolgere al meglio i compiti di “lavoro, casa, famiglia”’, promuovendo orari flessibili e la possibilità di lavorare in remoto attraverso il telelavoro, che oggi si chiama smart working, ovvero lavoro agile. Dopo sette anni di sperimentazione svolta dal Cug, il telelavoro è entrato a far parte degli obiettivi strategici dell’Ateneo di Parma e potranno usufruirne non solo le donne lavoratrici ma anche i lavoratori uomini. Crediamo infatti che, per abbattere il gap esistente fra uomini e donne riguardo alla possibilità di fare carriera, sia necessaria la condivisione dei compiti domestici e in particolare la cura dei figli, che non è da intendersi solo come un dovere ma anche come un piacere, in passato negato ai giovani padri!
Sempre nell’ambito della conciliazione tra vita professionale e vita familiare il Cug ha portato avanti l’azione positiva “Prendersi cura dei figli, prendersi cura del lavoro”; spesso i ritmi frenetici del nostro quotidiano riducono notevolmente la quantità e la qualità del tempo da condividere con i figli, a discapito di momenti fondamentali per la loro crescita. Migliorare la qualità della vita delle lavoratrici e dei lavoratori, favorire il rientro dalla maternità con un atteggiamento più sereno delle lavoratrici, favorire gli studi delle neo-mamme ancora in procinto di laurearsi e a quelle in formazione (assegniste, dottorande, specializzande) è per noi un importante obbiettivo.
A tale fine sono state stipulate convenzioni con strutture già esistenti sul territorio, per consentire l’accesso dei figli di dipendenti e studenti a prezzi agevolati, offrendo contributi ai dipendenti per la frequenza dei loro figli al centro estivo del Campus ma soprattutto il Cug si è impegnato affinché l’attuale Governance dell’Ateneo, più attenta alle questioni di genere, pari opportunità e benessere organizzativo, recepisse la proposta per la realizzazione di un Servizio Educativo per l’infanzia dell’Ateneo di Parma. Questa idea, accarezzata da tempo dai Comitati Pari Opportunità che hanno preceduto l’attuale Cug, non aveva mai trovato la possibilità di concretizzarsi. Dopo lo studio condotto dal Cug, articolato mediante colloqui con Provincia e Comune e predisposizione di un questionario on line volto alla rilevazione dei bisogni di strutture per l’infanzia del personale strutturato e non strutturato, il Servizio Educativo per l’infanzia Unipr è entrato a far parte del Piano triennale delle Opere Pubbliche dell’Università ed è già stata stilata una road map dei lavori, che dovrebbero terminare nel 2018 con l’apertura della struttura al Campus per i figli degli studenti e di tutto il personale strutturato e non.

ALTRE INIZIATIVE DEL CUG DI PARMA – L’Università di Parma, sensibile alle problematiche inerenti le pari opportunità e alla violenza di genere, si è fatta promotrice di diverse iniziative. Fra queste, si menzionano le più recenti: l’erogazione di premi di laurea per tesi aventi ad oggetto i temi di genere e pari opportunità; l’organizzazione di un convegno contro la violenza di genere (svoltosi lo scorso 25 novembre in Aula Magna) nel contesto di un’iniziativa più ampia che comprendeva un ciclo di lezioni “La didattica contro la violenza!” svolto dal 23-27 novembre presso sedi diverse dell’Ateneo; la realizzazione della rassegna cinematografica contro l’omofobia “ Questioni di genere”, svoltasi dal 27 ottobre al 3 dicembre 2015 al Cinema Edison, per informare e sensibilizzare le persone a superare le etichette e i luoghi comuni riguardanti le identità di genere e gli orientamenti sessuali e fare chiarezza anche sul linguaggio legato a queste tematiche.
E’ poi in programma per il 30 aprile a Teatro Due un’iniziativa culturale e di sensibilizzazione rivolta a tutti gli studenti dell’Ateneo: il lavoro teatrale di Festina Lente Teatro e Vagamonde “Non per amore, uno spettacolo sull’amore e sul suo contrario, ovvero sulla violenza di genere, e sugli stereotipi maschili e femminili. Crediamo infatti che iniziative progettuali e interventi nei luoghi della formazione, come appunto l’Università, possano costituire uno strumento importantissimo al fine di evitare che le nuove generazioni facciano propri modelli di comportamento e relazione con l’altro sesso asimmetrici e sessisti.
Insieme alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, sezione di Parma, il Cug ha realizzato con successo un’iniziativa che consente di usufruire di visite senologiche e urologiche per la prevenzione del tumore al seno e alla prostata, rivolta a tutti coloro che operano nell’Ateneo (dipendenti, specializzandi, dottorandi, assegnisti, studenti).

La comunità lavorativa di un Ateneo è costituita da amministrativi, tecnici e docenti, che devono quotidianamente interagire fra loro, per cui, nella convinzione che un’organizzazione per essere efficace e produttiva debba crescere e svilupparsi promuovendo e mantenendo un adeguato grado di benessere fisico e psicologico, il Cug ha esteso, nel 2014, la rilevazione sul “benessere organizzativo” a tutto il personale (il Decreto Legislativo 150/2009 prevede la rilevazione per il solo personale tecnico-amministrativo), promuovendo inoltre l’estensione delle prossime rilevazioni anche agli studenti, anche se non è un obbligo di legge per l’Ateneo; ciò perché gli studenti sono anch’essi destinatari del nostro lavoro. I dati delle rilevazioni sono pubblicati al seguente indirizzo http://www.unipr.it/ateneo/chi-siamo/amministrazione-trasparente/performance/benessere-organizzativo in ottemperanza alla vigente normativa su obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.
La consapevolezza dei punti deboli delle relazioni interpersonali sui posti di lavoro costituisce la molla per intraprendere azioni migliorative, finalizzate al raggiungimento di un maggior grado di benessere, che porterà inevitabilmente ad una maggiore qualità dei servizi, perché dove si sta bene si lavora meglio e si producono prodotti migliori. Una di queste azioni è la proposta, da parte del Cug in collaborazione col Centro Sociale Universitario (Csu), di un percorso formativo volto a favorire la prevenzione dei conflitti in ambito lavorativo, nell’ottica di migliorare i rapporti interpersonali e di prevenire i conflitti e le situazioni di stress. Il corso è rivolto in prima istanza al personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo, e si svolgerà dal 28 aprile al 30 maggio.

Il Cug ha redatto anche un Codice contro le molestie, recepito successivamente dall’amministrazione nella redazione del Codice Etico di Ateneo. Il Codice Etico non è semplice carta, ma è vivo ed è applicato in casi di molestie morali o sessuali e di discriminazione. Chiunque, fra coloro che lavorano e studiano in Ateneo, si senta oggetto di molestie o discriminazioni, può rivolgersi alla Consigliera di fiducia. La Consigliera di fiducia, è persona incaricata istituzionalmente di fornire consulenza ed assistenza gratuita ai dipendenti e agli studenti oggetto di molestie e/o discriminazioni, come indicate all’art.10 del Codice Etico.

Come già sottolineato i Cug rappresentano una grande opportunità per le organizzazioni pubbliche, perché consentono ad esse di far emergere, dal loro interno, un soggetto che può dare uno specifico contributo sui temi dell’eguaglianza sul lavoro, della non-discriminazione, del benessere, della sicurezza sul lavoro e non solo.
Questo organo dovrebbe essere sostenuto, in modo che le iniziative e le proposte scaturite dalla sua attività diano i frutti sperati; le informazioni che si possono recepire dal confronto tra i vari Cug presenti sul territorio nazionale possono essere un valore aggiunto, un modo per rafforzare fattivamente il ruolo del Comitato, valorizzandolo ulteriormente, così come atteso. In tal senso il Cug dell’ateneo di Parma è sulla buona strada, avendo finora fatto risaltare adeguatamente l’input proveniente dal legislatore.

 

A cura di Comitato Unico di Garanzia

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