Con occhi da turista: cosa trova chi arriva in città per la prima volta?

ARRIVI IN CRESCITA MA PERCORSI E SERVIZI IGIENICI SONO ANCORA TASTI DOLENTI

Turisti“Come capitale le competeva un fiume, Parma, ma siccome è una piccola capitale le è toccato un torrente, spesso asciutto”, scriveva Attilio Bertolucci. Un torrente da visitare, scoprire. In base agli ultimi dati forniti dal ‘Portale per la statistica del Comune di Parma’, i numeri sono chiari: il turismo è in costante aumento. Da gennaio a ottobre di quest’anno il settore ha registrato un aumento del 14,3% di arrivi e pernottamenti di italiani e stranieri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma cosa trovano i turisti che per la prima volta scoprono la città?

 

UNA GIORNATA DA TURISTA – Arrivando alla nuova stazione di Parma si ha l’impressione di trovarsi nello scalo di una grande città: scale mobili, nuovi ascensori, un bar, un paio di tabaccherie al piano interrato dove ci sono anche la stazione dei taxi, la biglietteria e l’accesso ai diversi binari. Eppure non è provvista di indicazioni chiare – quelle sì da grande città – per la scelta degli autobus che portano verso luoghi di interesse storico-culturale. Basterebbe indicare quei percorsi con un colore diverso. Mancano perfino i cartelli all’esterno che indicano la strada per il centro, anche se c’è un punto informazione dove si può trovare personale disponibile.

Una volta usciti dalla stazione, in Piazzale Alberto dalla Chiesa bisogna affidarsi a una cartina oppure chiedere indicazione nei bar o ai passanti. Poco più avanti ecco la prima avvisaglia di cartello che segnala la direzione per i monumenti o i servizi pubblici. Bisogna scegliere: o viale Toschi (che conduce in Pilotta) o via Verdi (che termina in Piazzale della Pace).

In Pilotta ecco le indicazioni per i servizi igienici, i secondi del tragitto dopo quelli della stazione, e il centro storico. Seguendoli, ecco Piazzale della Pace dove si trovano a loro volta i cartelli per il Teatro Regio, Piazza Duomo, la Pinacoteca e, appunto, i bagni. Sono assenti, invece, indicazioni per raggiungere uno dei luoghi più belli e affascinanti della città: Parco Ducale, dove si trova lil Palazzo del Giardino, oggi sede dei Ris di Parma. Escluse le entrate, lungo i viali mancano indicazioni per un percorso da seguire o per trovare i bagni pubblici, né c’è traccia del chiosco.

E i parmigiani? Noti per ‘la puzza sotto il naso’ di chi ha poco spirito di adattamento e di accoglienza verso chi non si conosce, si dimostrano invece educati e di buone maniere. Con ristoratori e commercianti si può andare sul sicuro nel ricevere buoni consigli e informazioni.

 

UNA GIORNATA DA TURISTA…CON UNA GUIDA – “Quello più gettonato dagli italiani e dai turisti di lingua inglese è il percorso standard” – spiega la guida turistica abilitata Elisabetta Rastelli, l’ideale se quello a cui miriamo è una visita meno ‘fai da te’ e più organizzata.

La città vede, soprattutto nel periodo primaverile, un abbondante afflusso turistico fatto da italiani (gruppi molto corposi, da 30 a 60 persone addirittura), turisti di lingua inglese che si spostano più in piccoli gruppi, familiari o individuali, e turisti francesi “più esigenti culturalmente” – aggiunge la guida. D’autunno, col Festival Verdi, ecco giapponesi, coreani, tedeschi e austriaci. I francesi, però, sono gli unici che tendono a muoversi in gruppi non troppo numerosi (massimo 30 persone) e nella maggior parte dei casi richiedono un itinerario più specifico, sui nomi di Correggio e Parmigianino.

Per chi ha a disposizione poco tempo o non ha esigenze specifiche, l’itinerario standard (2/3 ore), previsto per i turisti in arrivo in città prevede la visita dei luoghi più conosciuti, quali Duomo, Battistero, Teatro Regio o Teatro Farnese all’interno della Pilotta. Dinanzi a maggiori esigenze culturali, invece, viene concordato con la guida turistica un itinerario più corposo, che necessita di un’intera giornata, comprendente la visita al Giardino Ducale, per esempio, alla Chiesa della Steccata, alla Chiesa di San Giovanni e a varie altre chiese o musei che la città offre. Quando i turisti hanno a disposizione più giorni, si offre loro la possibilità di visitare i Castelli del parmense, ricchi di fascino e storia, e le Terre Verdiane.
Molti turisti, invece, si presentano interessati al settore enogastronomico, ed anche per loro non mancano degli itinerari specifici. E’ possibile, infatti, visitare i diversi caseifici situati nel parmense, i luoghi dove nascono il famoso Parmigiano Reggiano e il Prosciutto Crudo di Parma.

Come in ogni situazione, anche alla fine di una visita in città i turisti esprimono apprezzamenti e lamentele. “Solitamente ci si lamenta della mancanza dei servizi igienici pubblici nei punti di scarico bus” – continua la guida. Ad essere particolarmente apprezzati, invece, sono la bellezza artistica della città, la mancanza di traffico e il buon funzionamento dei mezzi pubblici.
Per questo Parma è inoltre meta di numerosi viaggi d’istruzione che vedono l’arrivo di scolaresche italiane provenienti soprattutto dal centro-nord. “Il vasto patrimonio della città – spiega la sig.ra Rastelli – che copre varie epoche si adatta molto bene ai programmi scolastici attuali”.

 

OCCHIO AGLI ORARI DI APERTURA! – Esiste un giorno migliore per scoprire Parma? L’ideale è visitare la Galleria Nazionale e il Teatro Farnese la mattina dal martedì al sabato, quando tutte le sale del complesso situato dentro la Pilotta sono aperte al pubblico. Dalle 14 in poi, infatti, rimangono aperte solo le sale più importanti e la domenica i cancelli chiudono nel pomeriggio, anche se la prima domenica del mese la Galleria è aperta fino alle 18.
E’ possibile visitare la Camera di San Paolo, a metà strada tra la Pilotta e il Duomo, la mattina nei giorni feriali e la domenica, anche se il giorno ideale è il sabato, quando il sito prolunga l’orario fino alle 18.
Orari più flessibili per il Duomo e l’attiguo Battistero, aperti tutti i giorni della settimana sia la mattina sia il pomeriggio, anche se i due complessi ecclesiastici non effettuano l’orario continuato. Stesso discorso per la chiesa di Santa Maria della Steccata.
Anche la visita guidata al Teatro Regio è frazionata tra mattina e pomeriggio, ma è meglio controllare il sito del Teatro dato che gli orari cambiano tra il periodo invernale e quello estivo e in base alle prove degli spettacoli.
E’ utile ricordare che tutti i musei e i teatri, non solo a Parma ma a livello nazionale, sono chiusi il lunedì.

di Giulia Berni, Andrea Cammarata, Giovanna Triolo, Eliana Tripaldi

Scrivi un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*