Softball femminile: da uno scherzo tra amici alle Olimpiadi

AL 'NOTARI' AMICHEVOLE DELLA NAZIONALE ITALIANA CONTRO LE PLURICAMPIONESSE AMERICANE

Nel 1887 il giornalista George Hancock sta assistendo ad una partita di football disputata tra Yale e Harvard. Ad un certo punto un tifoso afferra un guanto da boxe e lo lancia per gioco ad un altro fan, il quale lo respinge con un bastone di fortuna. Hancock assiste alla scena, arrotola il guantone coi lacci delle scarpe formando una palla e così dà il via ad una partita di ‘baseball ‘soft’. La prima. Due anni dopo arriva un regolamento e nel 1926 nasce a tutti gli effetti softball. In Italia sport come baseball e softball sono regolarmente praticati dal 1948, quando a Torino giocavano pionieri come Bruno Beneck, ex presidente della Federazione Italiana Baseball Softball.

L’EVE235505332-15c33b3f-0997-4e35-8180-c1d6d3e1c76eNTO–  Anche a Parma, nel tempo, si è sviluppato tale movimento. E la scorsa settimana la città è stata protagonista di una importante iniziativa: al centro sportivo ‘Aldo Notari’, infatti, il 3 e il 4 maggio, si è disputata l’amichevole di softball femminile tra la nazionale italiana e le statunitensi Usssa Florida Pride, vincitrici della Lega Pro a stelle strisce nel 2013 e 2014. Il programma itinerante dell’evento si è snodato in quattro giornate: la prima gara a Montegranaro il 2 maggio, martedì 3 e mercoledì 4 a Parma e ultimo atto giovedì 5 maggio a Bussolengo. Quella del ‘Notari’ è stata un’occasione unica per vedere all’opera le ragazze nel loro percorso di preparazione al Mondiale di Surrey 2020 contro alcune delle atlete più importanti della disciplina a livello mondiale. L’evento è stato reso possibile grazie all’accordo tra Fibs, Federazione Italiana Baseball e Softball, e Usssa, United States Specialty Sports Association. “Era un’occasione da non perdere –dice Andrea Paini, presidente di Oltretorrente Baseball e responsabile organizzativo-, speriamo serva per avvicinare tante ragazze all’affascinante mondo del softball”.

LA TAURUS OLD PARMA– Nella classifica nazionale di Isl (Italian Softball League) compare anche la squadra parmigiana di softball femminile, la Taurus Old Parma. “La nostra priorità è valorizzare i talenti del territorio impegnandoci a restare in campionato- spiega Paini- e per valorizzare ancora di più questa squadra, da febbraio, abbiamo scelto di affidarla ad un allenatore cubano, Armando Aguiar. La squadra è composta da giocatrici non professioniste: molte di loro infatti sono regolarmente iscritte all’università”. Nonostante il grande impegno, il presidente ammette le difficoltà, sopratutto economiche, affinché la società resti in piedi: “Oltre gli sponsor, le squadre giovanili fino alla categoria under 21 pagano una quota d’iscrizione annuale, che resta comunque minimale. La cosa più importante sono proprio gli sponsor che coprono la maggior parte dei finanziamenti, senza non sapremmo come fare.”

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OLTRETORRENTE BASEBALL CLUB – Nel 1985, insieme ad un piccolo gruppo di appassionati del ‘batti e corri’, Andra Paini fondò l’Oltretorrente Baseball Club, uno dei cardini della ‘Parma sportiva’. Nello stesso anno, al via del campionato, l’O.B.C. presenta in Serie C una squadra composta da giovani con un’età media di 19 anni. Inoltre partecipa ai Giochi della Gioventù con due formazioni di giovanissimi dai sette ai nove anni. Negli anni, poi, ci si è dedicati anche l’organizzazione del Torneo Internazionale di Baseball e Softball Giovanile ‘DueTorri’ e del Premio ‘Tullo Massera’, assegnato ogni anno a chi opera per il baseball. Ad oggi Parma ha una squadra in Serie A1, tre in A2, due in Serie B, tre in C1 e una in C2. In campo giovanile ci sono cinque formazioni under 21 e il Campionato Provinciale Cadetti. Il softball richiama un numero sempre crescente di ragazze: oltre la Taurus, infatti, ci sono due categorie under 21 A e B e una Cadette, ovvero campionato provinciale under 16.

SOFTBALL vs BASEBALL– Una squadra di softball è composta da nove giocatori e la sfida consiste in sette inning (riprese di gioco), divise ognuna tra una fase di attacco e difesa. Il campo, detto anche diamante per la sua forma, è definito da quattro basi. Una lanciatrice, messa al centro del campo, lancia dal basso la palla che l’attaccante deve colpire con la mazza il più lontano possibile per riuscire a raggiungere le quattro basi. Nel momento in cui torna alla base iniziale ottiene il punto. Dallo svolgimento del gioco è evidente come il softball sia un discendente diretto del baseball, sebbene con alcune differenze: l’uso di palle più grandi e più pesanti e il lancio dal basso, ovvero quando la mano si trova sotto l’altezza dell’anca col braccio, mentre nel baseball la palla può essere rilasciata da qualsiasi posizione. Il lancio può essere a ‘mulinello’ (windmill), vale a dire con un giro completo del braccio che ruota in un primo tempo verso l’alto per poi ruotare verso il basso, oppure a ‘fionda’ o anche a ‘pendolo’, cioè col braccio che non compie una rotazione completa. Il softball viene inoltre praticato a livello amatoriale e agonistico da entrambi i sessi ed è uno sport olimpico per le sole donne (per gli uomini si disputa 235504878-f4298eaf-043b-4d2d-9838-a0ca5ec059bbil torneo di baseball). La Federazione Internazionale Softball tiene dei campionati del mondo per diverse categorie. I campionati si disputano ogni quattro anni, ma in anni differenti per le varie categorie. Dopo i giochi olimpici di Pechino nel 2008, il softball è stato escluso, al pari del baseball, dall’Olimpiade di Londra del 2012, pur rimanendo sport olimpico.

NON SOLO CALCIO– Lo sport in Italia, dunque, non è solo calcio. E lo conferma anche il fatto che numerosi sono stati gli spettatori e i tifosi che hanno seguito l’evento, provenienti anche da zone limitrofe alla città di Parma. “Ho lasciato il calcio e ho cominciato a giocare a baseball. Ed è una passione che mi porto da una vita” racconta uno spettatore che ammette di essere venuto da Bologna per seguire l’incontro. E numerose erano anche le giovani giocatrici che, finiti gli allenamenti, si sono fermate per osservare e imparare dalle migliori. Una di loro ammette: “Poter seguire dal vivo la nazionale americana è una bella emozione, ce l’hanno nel sangue quindi è bello poter imparare da loro“.

di  Francesca Iannello

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