‘Fotografie della via Emilia’: l’archivio del Csac in mostra

INIZIATIVA IN COLLABORAZIONE COL FESTIVAL 'FOTOGRAFIA EUROPEA' FINO AL 2 OTTOBRE

IMG_7736Esplorazioni dell’archivio. Fotografie della via Emilia.’ E’ questo il titolo della mostra inaugurata lo scorso sabato 7 maggio e aperta fino al 2 ottobre, curata dal Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma in collaborazione con l’evento ‘Fotografia Europea’ partito il 6 maggio a Reggio Emilia. “Il progetto ci è stato proposto come invito dal festival, anche se già c’erano state diverse collaborazioni in passato grazie al professor Quintavalle”, spiega Paolo Barbaro, curatore della mostra insieme a Claudia Cavatorta. “Quest’anno siamo partner ufficiali con loro e celebriamo il trentennale di ‘Esplorazioni della via Emilia’, un progetto nato grazie agli scatti e all’interesse di Luigi Ghirri per questa iniziativa, proposta da Carlo Quintavalle, il quale ha coinvolto diversi autori come Chiaramonte, Cresci, Barbieri, Jodice, Guidi, Castella, Basilico e White“.

NEI PANNI DEGLI STUDIOSI – Le 9 milioni di fotografie contenute nell’archivio del Csac sono provenienti da donazioni di artisti viventi o da altri archivi regionali. Un’esplorazione dell’archivio di ben cinque mesi, durante i quali appassionati e non potranno scoprire il frutto di una ricerca multidisciplinare lunga trent’anni, ma con opere appartenenti anche ai primi Anni Settanta. “Il professor Luigi Allegri, già presidente del Csac, è testimone di alcune di queste opere – precisa Barbaro -. Si tratta di un lungo progetto a cui hanno partecipato anche autori del calibro di Celati e Cavazzoni, a sua volta autore del romanzo ‘Il poema dei lunatici’ che ha ispirato Fellini per il film ‘La voce della Luna’. Al pubblico si presenterà l’occasione di trovarsi nei panni di un vero studioso nel consultare l’archivio del centro studi. Infatti la Sala delle Colonne, dove si svolge la parte principale della mostra, si presenta ricca di cassettiere in alluminio che il visitatore può aprire per poter osservare le fotografie storiche contenute all’interno, come un vero archivio. Gli scatti risultano in oltre in ordine alfabetico e iIMG_7741n mezzo alla sala spiccano altre fotografie ad opera di William Xerra sul tema della menzogna, dal titolo ‘Mento sulla mia verità’. Si possono notare anche sculture del contemporaneo Lucio Fontana proprio sopra gli archivi. La mostra si arricchisce inoltre di diversi altri scatti, sempre appartenenti all’archivio del Csac, di Luigi Ghirri, Giovanni Chiaramonte, Gabriele Basilico tra gli altri, posizionate nella sezione dedicata alla fotografia del percorso museale dell’abbazia.

ESPERIENZA DEI SENSI  – Il titolo della mostra parla chiaro ma lo spettatore non avrà solo l’occasione di ammirare opere celate per decenni nei meandri dell’archivio fotografico del Centro. Sarà un’esperienza guidata da più sensi, coinvolti da varie discipline. Il 21 maggio si apriranno le conferenza con uno dei protagonisti del progetto, Giovanni Chiaramonte, per poi passare al 28 maggio, quando il curatore della mostra e responsabile degli archivi fotografici, Paolo Barbaro, dialogherà con la storica della fotografia Raffaella Perna. Due nuovi dialoghi, il 18 giugno tra il geografo Davide Papotti e il fotografo Mario Cresci e il 10 settembre tra lo studioso di letterature comparate Giulio Iacoli e lo scrittore Vittorio Ferorelli, avranno luogo nella suggestiva cornice dell’Abbazia di Valserenza. Termineranno il ciclo l’incontro  tra il docente di visual studies Michele Cometa e il neuroscienziato Vittorio Gallese il 17 settembre e quello tra l’architetto Carlo Quintelli e l’artista Franco Guerzoni il 24 settembre. Conclusione affidata alle curatrici e storiche della fotografia Cristina Casero e Roberta Valtorta, il primo ottobre.

 

di Vittorio Signifredi

 

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