Cultura e tenacia per cambiare il mondo

L'IN BOCCA AL LUPO DAL CORSO DI GIORNALISMO E CULTURA EDITORIALE

Bob Dylandi Annamaria Cavalli, presidente del corso di Giornalismo e Cultura editoriale, docente di Letteratura italiana e di Saggistica italiana |

Come presidente del corso di laurea magistrale in Giornalismo e Cultura editoriale, mi fa piacere spendere alcune parole sulla bella iniziativa di ‘ParmAteneo’, un settimanale che da lungo tempo era nei progetti e nelle ambizioni del corso. Ricordo ancora come, molti anni fa, alcuni nostri zelanti studenti si fossero autotassati per pubblicare pochi fogli che rendessero conto della loro attività. Il ‘giornalino’ veniva poi distribuito nelle classi. Altri tempi! Ma si trattava della testimonianza di una concreta necessità di raccontarsi, di pubblicizzare in quel modo ancora grezzo esperienze appassionanti.
Ora gli studenti dell’Ateneo di Parma, e in particolare quelli di Giornalismo, hanno a disposizione una palestra di tutt’altro rilievo e tutt’altra diffusione. I tre giovani giornalisti che le hanno dato vita (Manenti, Andolina e Facchini) sono tra i ‘frutti’ migliori del nostro corso, hanno fatto e tuttora fanno una gavetta dura, senza mai scoraggiarsi per le porte sbattute in faccia. Finalmente raccolgono qualche risultato da un impegno mai dismesso e io son qui per augurare a loro e a ‘ParmAteneo’ il migliore dei successi. E un certo successo sta accompagnando negli anni anche la magistrale di Giornalismo che, nonostante la perdita del suo triennio in Comunicazione, continua ad attirare studenti da tutta Italia. Si tratta di un esito gratificante per un corso che, negli anni, ha arricchito la propria offerta formativa di molte progetti, tra cui i recenti laboratori di ‘editoria libraria’, di ‘elaborazione tesi’ e, appunto, di ‘redazione giornalistica’. Anche la creazione della collana ‘Traguardi‘ per la pubblicazione delle tesi migliori presso l’editrice storica parmigiana Battei vuole favorire quei giovani che si impegnano con serietà e passione nell’elaborare la loro prova finale, che può diventare così un’altra tessera importante da aggiungere al mosaico del loro curriculum. Il primo testo pubblicato, Cristo si è fermato a Lampedusa. Allah è solamente sbarcato di Fabio Manenti, uscito quanto mai up to date, sta già riscuotendo un certo successo di pubblico e critica e presto uscirà anche il libro di Facchini su Elvio Ubaldi. Che dire? Sono pieni di risorse e buona volontà i nostri giovani giornalisti e io auspico che alla loro ‘scuola’ e col sostegno di altri autorevoli professionisti del corso possano formarsi tanti altri giovani pieni di entusiasmo e ancora convinti che con la cultura e con la tenacia, mai disgiunte dall’impegno etico, si possa migliorare il mondo. Dunque, ad maiora!

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