Nel magico paese dei Tarocchi per comprare “un po’ di serenità”

PROFESSIONE CARTOMANTE: COSTI, CLIENTI E CURIOSITÀ. E SE FUNZIONASSERO DAVVERO?

cartomanzia parma tarocchiLa stanza è in un silenzio carico di tensione. Le mani della signora G., parmigiana oltre la cinquantina, si muovono sapienti tra quelle carte consumate dal tempo e dalla magia. “Nel cuore e nel pensiero sei turbato: hai il Cane e il Vedovo, sei buono ma triste.” Di nuovo silenzio. “Devi fare un viaggio, un lungo viaggio che ti preoccupa. Partirai con qualcuno d’importante. Eppure stai attento che potresti ammalarti, vedo vicino a te la Malattia, però c’è anche la Protezione”. La previsione: “Sei in uno dei momenti meno felici, di agitazione e tensione. Ma il destino è prodigo: avrai Fortuna, una vita lunghissima. Ricordati che però sei debole di salute, dovrai superare un intervento. Ah, sai che ti sposi? Avrai una bambina“. Una malattia, un matrimonio, perfino una figlia. Con un lieve turbamento, la prima esperienza con il mondo dell’occulto finisce e la figura della veggente scompare, lasciando spazio ad una normale signora dai toni gentili.

DISPENSARE SERENITA’ –  G., sensitiva ed ex-cartomante, anni fa faceva i “giri di carte” per divertimento a una cena o come passatempo tra amici alla domenica: “All’epoca andava molto di moda: io non l’ho mai fatto per soldi“. Per la sua esperienza, G. sostiene che “non tutti possono fare quell’attività: bisogna essere dotati di una sensibilità estrema. Chi svolge l’arte divinatoria solitamente è una persona sola e infelice, per questo ricettiva, ha le antenne per empatizzare con le persone“.
Ma il fascino della cartomanzia esercitato dal suo alone di mistero continua ad ammaliare anche oggi. E’ il caso di Mattea, che a 16 anni ha iniziato ad avvicinarsi al mondo delle carte a casa di amici, spinta da curiose letture sull’argomento: “Non serve necessariamente studiare per diventare cartomanti, è importante avere delle buone guide e per me è stato così: ho incontrato nel tempo persone che mi hanno tramandato questa passione. I clienti? Gli approcci sono molto diversi: c’è chi si avvicina con curiosità, chi con diffidenza, chi con speranza, molto varia in base all’età e all’estrazione sociale”Ai cartomanti si affidano però molte persone con diverse esigenze, anche se in genere “le richieste di base sono le solite tre: amore, salute e lavoro. Poi basta un po’ di confidenza e le persone si sciolgono e si fidano, completamente”. L’importante è riconoscere i limiti, senza approfittarsene. Quando si parla di salute bisogna capire che le carte “non sono un oracolo e non alleviano le pene: è stato un dovere morale spiegarlo ad una cliente disperata che mi chiedeva delle letture riguardanti la salute del marito, ormai malato terminale. Le ho dovuto proporre io di allentare un po’, nonostante l’alto compenso“.

“Spesso sono persone – prosegue G. – con problemi affettivi, economici, lavorativi: pensano che interrogandocartomanzia parma tarocchi le carte si possa muovere qualcosa. Persone ansiose che vogliono una speranza o una conferma. Dopo però diventa una dipendenza. Ai miei tempi venivano soprattutto ragazze con qualche pena d’amore, solitamente accompagnate da qualche amica che mi conosceva già. È una forma di divertimento, ma anche un modo con il quale ti vai a comprare la serenità: se sei triste la cartomante dirà qualcosa di buono che ti tira su il morale”.

E SE FUNZIONASSE DAVVERO? – Ma è davvero possibile prevedere il futuro? “Le carte – chiarisce Mattea – possono sia indicarci conseguenze delle nostre azioni attuali, sia fornirci indicazioni su ciò che accadrà: l’importante è non perdere mai di vista il buonsenso e il rispetto di chi viene a chiederti le letture. Se subentra la mera speculazione, la meraviglia che aleggia attorno a questi antichissimi arcani viene avvilita e mortificata.”

Tu puoi pensare che dico questo perché potrei conoscerti, essermi informata – spiega G. – invece riesco a predire bene con le persone delle quali non so niente: qui sta il bello! Tutto dipende da quello che esce dalle carte: è la persona davanti a te che le sceglie. È lo stato d’animo del cliente, non del veggente, che fa il gioco ripercuotendolo nella scelta delle carte. Bisogna sempre vedere con che spirito si fanno queste cose , non bisogna esagerare con l’arte divinatoria, non devi prevedere troppe cose. Se io vedo delle cose brutte di una persona non gliele dirò mai, anche se posso vederle. Se una persona è molto triste si può prevedere qualcosa che possa dargli sollievo; però se ci sono cose brutte, come fai? Dopo passi per un killer. Io avevo questa amica il cui rapporto con le carte era diventato pesante, e io l’ho voluta allontanare perché dopo faceva tutto quello che le dicevo: togli il libero arbitrio degli altri“.
G. racconta di quella volta che al mare fece le carte anche a un prete: “Ai miei tempi era considerato un peccato, ma quel prete sdrammatizzava e, sulla moda del momento, le feci anche a lui. Si era talmente divertito che organizzò una cena a casa di sua sorella. Ma quel pomeriggio gli dissi: ‘lei dovrà rientrare presto perché  ci sarà un morto nella sua casa.’ La sera stessa ricevette la telefonata della morte di un parrocchiano“. O ancora, di quella volta che provò a leggere le carte per sapere lo stato di salute della sua stessa famiglia: “Avevo previsto che ci sarebbe stato un morto in famiglia. Così è accaduto due giorni dopo: ero così spaventata che le bruciai.”

PROFEZIE SCATTO ALLA RISPOSTA – Se per G. l’arte divinatoria non era una professione e Mattea lo fa solo per libere offerte perchè “mi hanno insegnato che non esiste un prezzo per le letture, devi solo accettare l’offerta che ti viene donata in qualsiasi forma arrivi”, basta un giro sulle tv locali o in rete per capire che oggi la situazione è ben diversa. Un semplice click per entrare nel magico paese dei tarocchi. Annunci uno dietro l’altro, anche molto aggiornati, come fossero stanze in affitto. Esperti in amore, professionisti del futuro sono lì pronti a dispensare aiuti e consulti per sciogliere qualsiasi dubbio e scongiurare avvenimenti negativi. Tutto molto ammaliante. “Sono tutte balle – ripete G – qualcuno è veramente dotato, ma pochi sono dei sensitivi. Le persone che si improvvisano cartomanti non sono veggenti: sono un po’ psicologi opportunisti che sfruttano i deboli, che vedono i clienti come dei disastrati”. La cartomanzia non dovrebbe essere quindi una professione, un vero cartomante “è una persona onesta, empatica, che non sfrutta la persona in difficoltà e che usa buonsenso. In ogni caso sono cose da evitare, salvo per ridere qualche volta, mentre ai miei tempi tanti si facevano pagare 30mila lire per una singola seduta”.
Oggi non si tratta solo di sedute, ma anche di telefonate. E i costi sono ben in vista nelle pagine web o nei numerosi gruppi facebook: 10€ per parlare 30 minuti, 30€ per 100 minuti e 100€ per 340 minuti. Tutto già calcolato: comodo, no? Si può anche provare per 10 minuti al costo di 1€, o ancora telefonare per 0.50/0.90 cent al minuto. Se il consulto è gratuito, meglio diffidare: sarà sicuramente tarocc(at)o.

tarocchi cartomanzia parmaESOTERISMO A PORTATA DI ISCRIZIONE – Oggi entrare in contatto con il mondo dell’esoterismo è diventato un desiderio piuttosto semplice da soddisfare, non solo sul web. Esistono infatti dei veri e propri corsi a riguardo: il più conosciuto in Italia è quello di Lecce, ma pochi sanno che ne è stato avviato uno anche l’Università Popolare di Parma: una serie di incontri riguardanti il mondo della psicologia e delle scienze esoteriche, da cui il corso prende il nome. L’esoterismo abbraccia una varietà di discipline molto ampia, dall’achimia al simbolismo, tra le quali quali la cartomanzia è entrata a far parte solo da tempi relativamente recenti. I temi affrontati durante il corso saranno molteplici: l’astronomia, gli alieni, la religione, l’alchimia e il simbolismo. Ventiquattro conferenze al costo di 80€.
Il numero di iscrizioni ricevute è definito dalla segreteria universitaria come “nella media rispetto agli altri corsi presenti”. Sono forse persone curiose, desiderose di vedere cosa si cela dietro a quelle che spesso vengono definite ‘bizzarre credenze’, o al mondo esistono molte più persone che credono nelle scienze occulte di quante ce ne aspettiamo?

 

di Jacopo Orlo, Felicia Vinciguerra e Marta Bruzzichelli

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