Nasce il Distretto del Cinema: da marzo corso per 16 film-maker

UNIPR, COMUNE DI PARMA, CINETECA DI BOLOGNA E REGIONE INSIEME PER UN PROGETTO DI ALTA FORMAZIONE E PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA

16507577_10210105041177025_1403140981_nUn nuovo polo a Parma dedicato alla settima arte. Nasce infatti il nuovo Distretto del cinema, la cui sede sarà il ristrutturato edificio del ‘Centro civico di quartiere Cinghio Nord’, tra Largo 8 Marzo e via Mafalda di Savoia, proprio accanto al cinema Edison. Una casa dove troveranno spazio un corso di alta formazione in cinema dell’Università di Parma e il laboratorio di cinema e video in co-working del Comune per lo sviluppo delle arti audio-visive e le professioni collegate.

I LAVORI – Con 420mila euro stanziati dal Comune di Parma, i lavori hanno interessato gran parte dell’edificio. Un sopralluogo del sindaco Federico Pizzarotti, accompagnato dall’assessore alla cultura Laura Maria Ferraris, dall’assessore alle politiche giovanili Giovanni Marani e dall’assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi, ha rivelato le basi di questo progetto. Sopralluogo Distretto del cinemaAl centro della discussione la ristrutturazione dell’immobile, per il quale sono stati svolti diversi lavori quali la sostituzione dei serramenti, la collocazione di un nuovo ascensore, il rifacimento del tetto e la pulizia di pavimenti e muri, con successiva tinteggiatura. L’assessore Ferraris ha espresso la sua soddisfazione, per il progetto specificando il “coinvolgimento dell’Università di Parma, delle istituzioni culturali e di Officine On/Off per creare un vero e proprio centro di produzione cinematografica.” Il distretto, reso agibile anche per i diversamente abili, comprenderà anche una sala civica, una foresteria e una nuova biblioteca per il quartiere nella Villa Ghidini. All’esterno sarà presente una recinzione che proteggerà il presidio, spesso occupato abusivamente prima dell’avvio dei lavori.

IL PROGETTO – Il polo sarà aperto già dai primi di marzo, nei giorni in cui inizierà ufficialmente
il Corso di alta formazione in cinema documentario e sperimentale, primo importante tassello del disegno complessivo. Ottavo progetto legato ai corsi sul cinema per la Cineteca di Bologna, quest’ultimo sarà l’unico ad avere sede a Parma e si insedierà nel nuovo Distretto del cinema. “Abbiamo creato un’opportunità significativa legata all’esperienza cinematografica affiancata dall’Università e dalla Regione”, spiega l’assessore alla cultura. Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, ha parlato di Parma come di “una città di forte tradizione cinematografica, a cui ora va ad aggiungersi un corso di formazione e produzione che privilegia il documentario, ambito in cui l’Italia primeggia per maestri e risultati“. La Cineteca, uno tra i più importanti enti a livello europeo, ha così stretto una forte collaborazione con l’Ateneo cittadino e con il Capas, “una sinergia fondamentale”, come spiega Michele Guerra, docente di Teorie del cinema all’Università, e realizza questo progetto sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo sociale Europeo.

16507137_10210105041617036_97317365_nIL CORSO – Un’importante opportunità, che i ragazzi, appassionati o comunque interessati all’ambito cinematografico, non faticheranno a cogliere. Soprattutto data la gratuità del corso, recentemente presentato alla città. Per cimentarsi sul campo, dalla ripresa, al montaggio alla produzione, i partecipanti avranno a disposizione strumentazione di ultima generazione pari a un valore di 160mila euro fra attrezzature audio e video. Le domande di ammissione dovranno essere presentate entro il 28 febbraio, si procederà poi ad una valutazione dei curricula, con particolare attenzione alle esperienze precedenti dei candidati, per poi arrivare ad un colloquio privato che porterà alla stesura della graduatoria d’accesso. I 16 aspiranti film-maker, questo il numero massimo delle partecipazioni al corso, avranno una mirata formazione tecnico professionale, divisa in 730 ore di didattica (300 di lezioni frontali e 430 di project work), articolate a loro volta in 9 moduli: regia documentaria; la fotografia nelle riprese audiovisive; storia e teoria del cinema documentario; estetiche contemporanee (found footage, cinema di poesia e film sperimentale); tecniche di ripresa e montaggio del suono; tecniche di montaggio e post produzione; scrittura per il cinema documentario; produzione e distribuzione; legislazione, fondi di sostegno regionali e comunitari, le Film Commission. “Ora si lavora sul monte ore dei docenti – spiega il professor Guerra – per definire il loro piano orario. Molti hanno già dato conferma e di altri l’attendiamo in via ufficiale, ma tutti sono veri professionisti del settore, con diverse competenze sempre legate alla produzione.” Tra questi Gianluca Costamagna, Alessandro Rossetto, Ilaria Fraioli, Giovanni Piperno e Marco Bertozzi. Nomi importanti con l’obiettivo di aggiungerne altri, tra i giovani ancora alle prime armi, all’importante settore del cinema documentaristico e sperimentale italiano.

 

di Vittorio Signifredi

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