Wifi Guglielmo e fibra ottica: a quale velocità di crociera naviga Parma?

RETE MOBILE, CABLATURA E DATA CENTER: A CHE PUNTO SIAMO

Come-rendere-più-veloce-la-connessione-ad-internetParma Smart City si rivela meno ‘smart’ quando si parla di smartphone affamati di wifi. Meglio, e molto, se la connessione passa dal filo. In un mondo sempre più connesso, digitale e applicato alle app, qual è la situazione della rete internet in città?

GUGLIELMO: WORK IN PROGRESS (FINALLY!) – Partiamo dalle criticità e dalle accuse, che sarebbero infondate. Perché quando la parola ‘inesistente’ affianca la parola ‘Guglielmo’, e non parliamo del laico mercedario Guglielmo da Parma, l’assessore ai servizi informatici Giovanni Marani non tarda a mettere le cose in chiaro: “Il termine inesistente non sembrerebbe il termine più corretto”.
Quando l’infrastruttura venne realizzata a Parma, “ben prima del 2010”, era tutta proiettata alla riqualificazione del patrimonio turistico e culturale. Il turista, una volta noleggiato allo Iat (Ufficio per l’informazione e l’accoglienza turistica) un palmare dotato di uno specifico software, poteva immergersi tra le bellezze parmigiane godendo di una vera e propria guida virtuale. Allora, era un’avanguardia.
“Ampliata dal 2011, era probabilmente una delle infrastrutture più importanti forse a livello nazionale e che coprivano una notevole porzione del  territorio comunale.” Una rete Wifi gratuita, estesa su gran parte del territorio comunale tra piazze, aree verdi e parcheggi di interscambio, e tale da consentire l’accesso libero non solo ai turisti ma anche ai cittadini parmigiani.
Originariamente le zone di riferimento si individuavano in poco più di dieci punti della città. Da Piazza Garibaldi, al palazzo Pigorini di Via Repubblica. Dal Teatro Regio, al piazzale della Pace. Il duomo, la Casa della musica, il Parco Cittadella. Per effetto di una progressiva espansione, sono poi andate aggiungendosi ulteriori zone come ad esempio Piazzale Mattarella, o come il Parco Bizzozero (ancora in fase di realizzazione).

Andando in questi luoghi, e tutti quelli indicati dalla mappa di cui il sito del Comune, il problema parrebbe quindi non sussistere. Una volta attivato il vostro dispositivo cellulare, il limite alla connessione non sarà tanto l’individuazione della rete, o il tempo della registrazione – la rete esiste davvero e la registrazione avviene tramite sms! – quanto la lentezza lamentata da tutti. Come risolvere il problema? C’è qualcuno che sta davvero guardando al futuro?

guglielmoLo sguardo consapevole dell’assessore Marani è tutto rivolto all’immediato futuro dell’intera Regione Emilia-Romagna. “Prima di prendere la decisione di investire in manutenzioni di apparati ormai datati – spiega – si è atteso di conoscere la strategia della Regione Emilia Romagna nell’ambito dell’Agenda Digitale sul tema del wi-fi pubblico e della BUL: definizione di standard tecnologici, qualitativi, quantitativi e di accesso. Tali linee guida sono state comunicate negli ultimi mesi del 2016 e immediatamente dopo l’amministrazione di Parma si è attivata per procedere all’adeguamento e all’aggiornamento del servizio. Insomma, adesso possiamo lavorarci e lo stiamo facendo.”
Il risultato finale sarà la nascita di una nuova grande rete ad accesso libero, l’EmiliaromagnaWifi, che affiancherà presto le altre già esistenti e che farà fronte all’esigenza più sentita da tutti i cittadini: una connessione più veloce, disponibile ovunque gratuitamente.

DATA CENTER – Ma non si lavora solo a Guglielmo: “Il DataCenter del Duc B, realizzato da Lepida S.p.a., è in dirittura di arrivo. Sono disponibili circa 600 metri quadri utili per ospitare apparati tecnologici. È terminata la realizzazione delle componenti di infrastruttura fisica e delle cosiddette facility, e già dal mese di marzo saranno erogati i primi servizi. Parma è il secondo data center (il primo a Ravenna) gestito con il cosiddetto modello a “condominio”, che consente l’armonizzazione delle risorse pubbliche e private.”
Cosa farà? Permetterà di razionalizzare e rendere più efficiente il lavoro di elaborazione dati finora svolto da un gran numero di CED (Centri Elaborazione Dati) di piccole o medie dimensione di proprietà degli enti locali potendo contare su una banda di 10Gbps, e costi accessibili per le attività di gestione e manutenzione.

MISSIONE FIBRA OTTICA – Aspettando un wifi più potente e il grande centro dati, a Parma internet è soprattutto connessione via cavo. All’inizio del 2015, il Comune di Parma ha stretto un importante accordo con Fastweb diventando una delle città-destinazione della fibra ottica. La posa della rete, costata a fastweb un investimento di 15 milioni di euro, sta già coprendo a una grossa porzione del territorio: “L’obiettivo dell’amministrazione -continua l’assessore – è sempre stato rivolto all’arricchimento della cultura digitale di questa città. Rispettando le premesse di minimizzazione degli impatti ambientali e di disagi per i cittadini in termini di lavori per il passaggio della rete, oggi l’infrastruttura copre circa 92000 famiglie e imprese garantendo una velocità di connessione di 100 megabit per i privati, per il primo anno al costo di 25 euro per poi passare a 30.

Non solo Fastweb. A partire dai primi mesi del 2015, il Comune ha inoltre concluso ulteriori accordi con Tim e Vodafone. La prima, con un investimento di circa 8 milioni, si presenta con una attuale copertura maggiore rispetto alle altre ( il 99,3% della popolazione), offrendo una rete in fibra ottica che arriva fino ai 300 mega di potenza. L’iniziale accordo col Comune aveva appunto portato alla realizzazione della nuova rete in fibra ottica NGAN (Next Generation Access Network) e di quella mobile 4G anche nella versione più evoluta (il 4G Plus), consentendole infatti di garantire il primato cittadino. L’offerta prevede l’attivazione gratuita e per un anno un canone di 29,90 mensili per poi passare a 39,90.
Vodafone, d’altro lato, investendo 7 milioni ha realizzato una rete di fibra ottica che si estende per circa l’75% della città e parte della provincia con una potenza massima di 100 Mega. La rete 4G+ Vodafone in particolare raggiunge il 40% della popolazione cittadina. L’offerta base ‘tutto incluso’ prevede una connessione home wi-fi più il rilascio di una Sim dati 4G così da restare connessi anche fuori casa: il tutto a 25 euro se si decide di passare a Vodafone anche col Mobile, altrimenti il prezzo passa a 29 euro.
Infostrada, invece, offre una connessione fibra fino a 100 Mega per il primo anno a 24,95 per poi passare a 34,95, con l’attivazione scontata a 75 euro anzichè 200.

 

di Carmelo Sostegno e Stefano Frungillo

Scrivi un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*