La musica italiana in 100 ritratti fotografati da Giovanni Gastel

FINO AL 19 MARZO IL PROGETTO CON ROLLING STONE IN ESPOSIZIONE AL PALAZZO DEL GOVERNATORE

GASTELE’ “per gioco o forse per amore”, come cantava De Gregori, che ci si avvicina alla musica. Scoprirlo e mostrarlo è stato uno degli obiettivi di Giovanni Gastel, tra i più famosi fotografi italiani, che ha puntato la sua Canon davanti ai volti di 100 protagonisti della musica italiana dando vita al suo ultimo progetto fotografico, in mostra al Palazzo del Governatore di Parma dal 4 febbraio al 19 marzo.
Paolo Conte, Francesco De Gregori, Ligabue, Zucchero, i Negramaro, Elisa, Giorgia, Mogol, Claudio Cecchetto. Sono solo alcuni tra i cantanti, musicisti, ma anche dj, autori e produttori immortalati da Gastel, che ha così raccontato il suo incontro con la musica: “Dicono che Dioniso girasse per il mondo con un festante carriaggio di musici e cantori in una gioiosa e un po’ ebbra pantomima di invasione del mondo. Ecco, quando la musica italiana è entrata nel mio studio e io ho aperto la porta a quella sorridente brigata di artisti e personaggi, ho subito pensato che Dioniso fosse infine arrivato a invadere anche me. E forse così è stato! La musica è entrata sorridendo e con una quantità di personalità forti e diverse tra loro”.

LE 100 FACCE DELLA MUSICA ITALIANA –  ‘Il suono di un paese meraviglioso come non l’avete mai visto’: questo il titolo che Gastel ha scelto per il progetto fotografico ideato e realizzato in collaborazione con la bibbia della pop culture contemporanea, Rolling Stone, con la produzione esecutiva di Ankamoki e la collaborazione del Comune di Parma. Se è vero che davanti alla macchina fotografica non si mente, Gastel attraverso i suoi ritratti mostra l’irriverenza, la dolcezza, il mistero, la sensualità, la timidezza, caratterizzanti qualità e vulnerabilità dei musicisti nostrani che non sfuggono all’occhio del fotografo. “Gastel ha voluto riprendere tutti i suoi 100 soggetti in studio – ha dichiarato il curatore Denis Curti – ha voluto guardarli negli occhi, parlare con loro ed essere certo che la sua luce a led, progettata per l’occasione, riflettesse negli occhi di ognuno. Ha voluto un segno distintivo e coerente. Ha voluto raccogliere i pensieri sparsi. I sorrisi precari. Ha cercato la fascinazione nella curiosità degli sguardi”. E non si può non essere d’accordo se diciamo che ha raggiunto perfettamente il suo intento.

FACCE

“UN VIAGGIO CON IL BIGLIETTO DI SOLA ANDATA”– Di musica italiana se ne parla spesso, bene o male che sia, e più che mai in questi giorni, in pieno clima Sanremese. Ma tramite le foto di Gastel quella musica trova nuova linfa. Camminando tra i corridoi bianchi, si scorgono volti che racchiudono universi: dalla ‘vita spericolata’ di Vasco alla ‘meravigliosa creatura’ della Nannini, ‘l’italiano medio’ di J-Ax e ‘la reginaa di cuori’ di Pelù, quel ‘comico’ di Cremonini, il soul di Mario Biondi, fino al più sfacciato indie di Dente e Salmo e al rock progressive italiano dei Ministri. Senza dimenticare le tantissime persone che lavorano nell’ombra e nel backstage: operatori musicali e manager come Stefano Senardi e Adele di Palma, amministratori delegati della case discografiche più famose, come la Warner di Marco Alboni. “E lo shooting fotografico diventa un viaggio, ma con il biglietto di sola andata – continua Curti -. Ciò che conta qui è il percorso fatto insieme, non la meta. Dentro quegli spostamenti, dentro quei sentimenti, dentro le sue inquadrature, anche quelle più chiuse, c’è sempre uno spazio aperto: è la sua, e degli altri, disponibilità al dialogo”. Ed è così che, in questo caleidoscopico ritratto collettivo, Gastel ha raccolto le tipologie umane più varie.

PINO-DANIELE UN ‘NERO A METÀ’ Tra i 100 ritratti d’autore, una foto in particolare attira immediatamente l’attenzione del visitatore. Tra la prima e la seconda sala, infatti, girando l’angolo si imbocca un lungo corridoio: sulla parete frontale c’è il ritratto di Pino Daniele. Sorridente, gli occhi brillanti, l’immancabile chiodo nero addosso e le braccia aperte come se stesse per abbracciare chi guarda. Gastel, anche qui, è riuscito a cogliere perfettamente l’essenza dell’uomo, a due mesi dalla scomparsa dell’artista napoletano. Ricordando quel 3 novembre 2014 in cui fu scattata la foto, Luciano Bernardini de Pace, editore di Rolling Stone, dirà: “Quel giorno abbiamo parlato di musica – la sua musica – e della sua visione della cultura musicale mediterranea come centro del suo universo. Il nostro mare: il vero paradiso per un ‘Nero a Metà’.”
Questi sguardi, come spesso fa la musica, sembrano capaci di scrutarti l’anima. Ed ecco che il mappamondo musicale fotografato da Gastel racconta un viaggio nel cuore. Non solo della musica italiana.

 

di Francesca Iannello

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