“Non chiamateci eroi”: fare editoria (e molto altro) a Scampia

LA CASA EDITRICE MAROTTA&CAFIERO RACCONTA LA SUA STORIA TRA LIBRI, TEATRO E INNOVAZIONE.

Marotta&Cafiero EditoriQuando si pronuncia il nome Scampia viene naturale ricollegarlo a ‘Gomorra’, ai colpi di pistola sparati all’impazzata da ragazzini in sella a un motorino. Le notizie riportate dai giornali lo descrivono come il Bronx italiano dove la legge non arriva, se non con retate e arresti. Ma Scampia è molto altro e lo hanno dimostrano Rosario Esposito La Rossa, Ceo della casa editrice Marotta&Cafiero di Napoli, e Maddalena Stornaiuolo, fondatrice dell’associazione Vo.di.Sca (Voci di Scampia). Martedì 27 febbraio, nell’aula A1 di via D’Azeglio, hanno incontrato gli studenti durante il seminario ‘Una casa editrice a Scampia. La scommessa di Marotta&Cafiero’, promosso dal professore Marco Deriu. Non è una semplice testimonianza di giovani under 30 con un progetto e tanta voglia di farcela, ma una storia di riscatto sociale, del voler fare qualcosa per cambiare le cose anche quando nessuno ti ascolta.

DUE COLPIIl 6 novembre del 2004 Antonio Landieri viene uccisoRosario e Maddalena da due colpi di pistola alla schiena in un agguato camorristico mentre gioca a biliardino con alcun amici. Antonio è un ragazzo di 25 anni, disabile, vittima innocente di una guerra di camorra tra il clan Di Lauro e gli Scissionisti. In un primo momento viene considerato dalla stampa e dalle autorità come un possibile affiliato: vietati i funerali pubblici, dieci anni di lotte per dimostrare allo Stato che era ‘soltanto’ una vittima della camorra. Il mese scorso l’arresto dei colpevoli. In questo lasso di tempo Rosario Esposito La Rossa, cugino di Antonio, e Maddalena Stornaiuolo danno vita all’associazione Vo.di.Sca e hanno la fortuna, e il merito, di ricevere in dono la storica casa editrice napoletana Marotta&Cafiero fondata del 1959 dagli stessi proprietari. La sede cambia, da Posillipo a Scampia, dai paesaggi da cartolina alle periferie, ed è proprio questo passaggio che racchiude in sé tutte le sfide che i due ragazzi si sono prefissati.

IMPEGNO – La linea editoriale è molto chiara: “Abbiamo imparato a dire di no. I libri che pubblichiamo devono avere una valenza sociale, politica. Non facciamo editoria solo per vendere”, sottolineano i due responsabili della casa editrice indipendente. Ci sono varie collane come ‘Le coccinelle’ dedicata ai più piccoli, oppure ‘Le Zanzare’, libri che toccano temi pungenti e scomodi, tra cui ‘Asharam. Dove Gandhi ha sconfitto la camorra’ è solo un esempio. L’ultimo titolo pubblicato nel novembre del 2016 è ‘Fiori d’agave. Storie di straordinaria Scampia’ di Rosario Esposito La Rossa: i protagonisti sono gli scugnizzi, i ragazzini del quartiere, nelle loro battaglie quotidiane. “Un parricidio, la sfida che i figli lanciano ai padri”. Il fiore di cui si parla nel titolo è ciò che l’autore spera diventino: rari e capaci di vivere per cento anni, facendo sbocciare il loro unico fiore una volta nella vita prima di morire.

INNOVAZIONE TECNOLOGICA – La forza del progetto non sta solo nell’aver scelto una filosofia editoriale precisa, ma nell’aver saputo coniugare a questa la sostenibilità e l’innovazione tecnologica giusta. La carta utilizzata è al 100% biodegradabile, sbiancata secondo un procedimento che non prevede l’uso di cloro. Lo stesso colore della carta è ad alta leggibilità, grazie alla colorazione grigia che non affatica la vista. Gli inchiostri sono biodegradabili anch’essi, al punto che, come spiega scherzosamente Rosario, “se non vi dovesse piacere il libro potete semplicemente sotterrarlo e si dissolverebbe in poco tempo”. La novità sta anche nell’aver rinnovato l’esperienza della lettura aggiungendo un semplice  QR code prima di ogni capitolo per poter ascoltare una playlist di Spotify specificatamente suggerita per quel momento. Un tratto distintivo che permette di stare al passo con tempi e rendere la scelta più appetibile. Le aziende con cui collaborano, dalla stampa alla distribuzione, sono ‘PizzoFree’ e hanno un rapporto diretto con le librerie per abbattere i costi e i possibili resi. Questa selezione mirata dei collaboratori permette loro di mantenere prezzi bassi e di pubblicare i titoli anche online, scaricabili gratuitamente in pdf, o fotocopiabili per motivi didattici perché coperti da Creative Commons. “Le idee sono di tutti. In più abbiamo visto come dopo averli scaricati gratuitamente e letti, la gente compri i nostri libri”.

NON SOLO EDITORIA – Prima ancora di prendere le redini della casa Vo.di.Sca e Boldrinieditrice, Rosario e Maddalena fondano l’associazione di promozione culturale Vo.di.Sca – Voci di Scampia: il teatro è la loro specialità, dopo tre anni di laboratori e stage con grandi nomi del teatro italiano. Portano in giro storie di resistenza e speranze, come lo spettacolo ‘Scugnizzeria. 167 sogni’, arrivato fino a Montecitorio alla presenza della presidente Boldrini.
Oltre al teatro, dal 2013 viene organizzato ogni anno un corso redazione editoriale presso la Scuola Popolare di Editoria Marotta&Cafiero School durante il quale i partecipanti possono sperimentare in prima persona cosa voglia dire creare e pubblicare un libro. Assieme alle lezioni, vengono organizzate visite alla Fiera del Libro di Torino per immergersi a 360° nella realtà editoriale italiana. 

Il luogo da cui sono partiti tutto faceva pensare tranne riuscire a raggiungere questi obbiettivi. La convinzione di non potere nulla contro un sistema malato non è penetrata così in profondità da impedire a questi ragazzi di fare una vera e propria rivoluzione dal basso. La sede stessa è stata ricavata da una ex ‘stanza del buco’, dimostrando che anche nelle peggiori situazioni c’è una possibilità di riscatto. “Siamo la prova che non c’è bisogno di far parte del sistema per fare qualcosa”. Ma non chiamateli eroi.

 

di Carlotta Pervilli

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