Donne e piccole discriminazioni che persistono

SIAMO DAVVERO CONSIDERATE EMANCIPATE? I GESTI E LUOGHI COMUNI CHE DICONO IL CONTRARIO

donne.al.volanteChe una sia mora, bionda o rossa, venga dal nord, dal sud o dal centro Italia, se è una donna nel corso della sua vita avrà subito delle piccole discriminazioni. Non parliamo di differenza dei salari o di possibilità di ricoprire incarichi importanti, ma di atteggiamenti più ‘innocui’ e quotidiani. Per intenderci, di quando si va a cena fuori col partner e al momento dell’assaggio del vino il cameriere porge il bicchiere a lui e non a lei. Piccole cose e gesti che denotano come l’emancipazione delle donne, spesso, sia ancora un po’ opaca.

DONNE E MOTORI – Uno dei luoghi comuni più diffusi sulle donne è riferito al fatto che non sappiamo guidare né tanto meno parcheggiare. Per cui non c’è nulla di strano se, quando un ragazzo e una ragazza devono uscire, sia scontato che a guidare sia sempre lui. E’ la cosa più naturale del mondo, come la fioritura dei ciliegi in primavera. Ma avete mai insistito per guidare voi? Ci siete riuscite? Quelle poche valorose che l’hanno spuntata si saranno sicuramente ritrovate, sul sedile del passeggero, uno spaventatissimo esemplare di maschio umano che improvvisamente farà caso ad ogni cambio di marcia, limite di velocità, attraversamento pedonale, semaforo e minimo spostamento delle mani dal volante. “Stai attenta!”, “Rallenta!”, “Non vedi che cammini troppo in mezzo alla strada/troppo a destra!”: un sermone che potrebbe continuare all’infinito e che diventa il sottofondo più o meno invasivo del viaggio. La ciliegina sulla torta, però, arriva sempre al fatidico momento di parcheggiare. Qui ci sono due opzioni. La prima, lui abbassa il finestrino ed inizia: “Accostati a quella macchina, metti la retromarcia, ora vai indietro, ma piano – mentre tira fuori la testa per controllare che tu non vada ad urtare l’auto davanti, quella dietro, quella dall’altra parte della carreggiata – Ora sterza tutto, ma piano, inizia a raddrizzare le ruote”. E avanti così finchè non perdi le staffe e decidi che la macchina è parcheggiata, non importa come, spegni e scendi. La seconda opzione, la classica: “Dai, te la parcheggio io. Non mi ci vuole nulla!” Infatti, non ci vuole nulla a parcheggiare una macchina, grazie!

donna.borsa

DONNE E VESTITI – Avete mai visto in giro sui social network quel meme del ragazzo con l’elmetto giallo in testa e la torcia in mano alla ricerca di qualcosa nella borsa della ragazza? Bene. E’ vero, nella borsa di una donna potete trovare un universo parallelo. E’ abbastanza scontato che lei esca con una borsa o uno zainetto, anche se di solito non si porta dietro tutta casa. A volte sarebbe bello poter uscire senza e portare cellulare, portafoglio e chiavi in tasca. C’è, però, un grosso ‘ma’: chi ha presente come sono fatti i pantaloni o jeans da donna, sa che nelle tasche non c’entra nulla. Soprattutto, non esistono portafogli per lei di dimensioni o forma tali da entrare in tasca, nemmeno in quella posteriore. Sarà perchè di solito abbiamo più tesserine dei vari negozi? Peggio per chi se le porta dietro. Insomma, una donna e la sua borsa sono inseparabili, anche per la gioia del fidanzato o marito che così può abbandonarci portafoglio, chiavi e, i più coraggiosi, il cellulare. Magari anche un maglioncino se, uscendo a metà stagione, a fine serata dovesse servire. Perchè i famosi borselli da uomo sono degli oggetti rari e di solito usati con sofferenza solo dopo una certa età.

DONNE E CALCIO – Spero con tutto il cuore che tra chi sta leggendo ci sia qualcuna che da piccola abbia giocato a calcio, in una scuola o con i compagni di classe. Perchè solitamente invece donne e calcio sono come olio ed acqua, non possono mischiarsi. Tant’è che spesso le poche bambine che vogliono iscriversi alla scuola calcio devono andare in squadre maschili. Ben venga, se non fosse che, a dover competere con i compagni maschi, di solito si ritrovano a fare solo le riserve. Poi ci sono le valorose che vanno allo stadio o guardano le partite in tv, facendo il tifo niente più e niente meno che gli uomini. Vengono spesso trattate quasi come forme di vita aliena, perchè si sa che noi donne conosciamo la differenza tra blu, blu Cina, blu carta da zucchero, blu alice, blu fiordaliso (e così via per infinite sfumature di blu), ma non capiamo il fuorigioco. Per cui da brave, tutte in tutù e punte!

Differenza.Uomini.e.Donne.Colori.UYMDONNE ED INTRATTENIMENTO – Siamo più sensibili e sentimentali degli uomini, è risaputo e su questo non c’è dubbio. A noi si addicono romanzi (rosa), musica pop e commedie romantiche. Sempre alla ricerca di una storia o di una canzone che ci faccia sognare ed emozionare. Ritmi lenti, note che accompagnano amori struggenti, cantate dal belloccio di turno. In parte è tutto vero, ma ci sono anche delle eccezioni. Esistono ragazze molto femminili, che curano il loro aspetto tanto da poter sembrare all’apparenza perfino superficiali, che alla domanda “Che musica ascolti?”, invece di rispondere “Pop! Adoro Justin Bieber!”, dicono “Metal, trash metal, heavy metal, rock classico…“. L’interlocutore nella maggior parte dei casi potrebbe rimanere colpito o, nei peggiori, avere uno scompenso cardiaco o un attacco di ridarella isterica. Perchè? Perchè quella è roba da omaccioni barbuti e muscolosi, che si spostano sulla sella di motociclette, che vanno a tutta birra, ecc. ecc.  Lo stesso vale per film e libri: se il nostro genere preferito non prevede storie d’amore strappalacrime, se la nostra libreria e videoteca non contiene tutta la saga di Twilight, Tre metri sopra il cielo, Io prima di te, la varie 50 sfumature e simili, abbiamo sicuramente qualcosa fuori dal normale!

Ragazze, in questo mondo di uomini depilati, dobbiamo essere ribelli! Al prossimo appuntamento mettete subito in chiaro le cose: l’arbitro fischia il fuori gioco quando la palla viene crossata in avanti e l’attaccante si trova oltre la linea della difesa! E, se la vostra borsa, caricata con le cose di lui, pesa, se proprio bisogna condividerla, portiamola in due!

 

di Silvia Stentella 

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