Car sharing, bus elettrici e nuove piste ciclabili: 160 milioni per la mobilità sostenibile

APPROVATO DAL COMUNE IL PUMS, IL PIANO DECENNALE PER UNA CITTÀ A MISURA D'UOMO

auto elettricheIl Pums diventa realtà. Con l’approvazione del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile 2015-2025 si inaugura una vera e propria svolta per la città sotto numerosi punti di vista. In primis viabilità, rinnovamento dei trasporti, cura dell’ambiente e riduzione dell’inquinamento.

Il progetto decennale, presentato nei giorni scorsi in consiglio da Gabriele Folli, assessore comunale all’Ambiente e Mobilità, sarà il punto di partenza per una lunga stagione di cambiamento che coinvolgerà soprattutto il centro storico (che diventerà interamente Ztl). Un altro obiettivo che il Pums si pone è quello di convincere i cittadini a lasciare a casa l’automobile per sfruttare i mezzi pubblici (con l’ammodernamento degli autobus) e le biciclette (in arrivo nuove piste ciclabili e soprattutto un notevole aumento di stazioni di bike sharing). Un investimento da 160 milioni di euro complessivi che farà di Parma una delle città italiane d’avanguardia per ciò che concerne la mobilità sostenibile.

COME CAMBIERÀ LA CITTÀ – Il cammino del Pums è iniziato nel gennaio 2015 e alla sua realizzazione hanno contribuito il gruppo di lavoro del Comune di Parma, il gruppo di lavoro Trt (ente che si occupa di consulenze e attività di ricerca legate a trasporti e territorio, che se ne è occupato direttamente) e quello di Ambiter, società di ingegneria ambientale. Sono stati inoltre coinvolti svariati movimenti, associazioni ed organizzazioni di cittadini al fine di realizzare un progetto che fosse davvero considerato utile per la comunità.

L’approvazione in consiglio comunale del piano è arrivata lo scorso 21 marzo, dopo un iter che, nell’arco di due anni, ha portato all’adozione del documento nel novembre 2016. Parma è una delle prime città italiane ad aver adottato il Pums ed è anche la prima in assoluto ad averlo fatto insieme al Vas (Valutazione Ambientale Strategica), uno strumento che integra considerazioni di natura ambientale a valutazioni di piani di sviluppo. Gli obiettivi principali del Pums sono quelli di rendere la città più accessibile e sicura, con particolare attenzione agli utenti deboli, ridurre l’uso della macchina privata (dal 58% al 50%) incrementando il servizio di car sharing e favorendo la collaborazione tra aziende pubbliche e private. Si punta inoltre a far crescere anche l’uso di mezzi di minor impatto ambientale come biciclette e autobus:Autobus in particolare, è prevista la triplicazione del servizio di bike sharing (le 24 stazioni attuali diventeranno 74) e il miglioramento delle piste ciclabili, con particolare attenzione alla condizione del fondo stradale e alla messa in sicurezza degli attraversamenti. Dato l’alto tasso di furti di biciclette, si procederà alla creazione di depositi custoditi e/o automatizzati. La rete ciclabile verrà raddoppiata e sono previste nuove piste per collegare le frazioni, oltre alla ricucitura con i poli di interesse della città. Sono poi previsti fondi per il rinnovamento della flotta bus a favore di nuove tecnologie, l’adeguamento delle fermate per renderle accessibili ai disabili e la trasformazione della linea 8 in elettrica. Questi provvedimenti porteranno ad un incremento della fruizione dei servizi pubblici dall’attuale 18% al 24%. Verranno aumentate le colonnine per la ricarica dei mezzi elettrici (dalle 11 già esistenti a 150 complessive) e in aggiunta sono previsti importanti interventi alle infrastrutture: l’anello est della tangenziale sarà chiuso e verranno riqualificate  le assi centrali della città.

Si punta a ridurre le emissioni di gas e l’inquinamento acustico. Il centro storico diverrà completamente Ztl e verranno aumentate le zone pedonali e le zone 30, ovvero quelle in cui il limite di velocità è di 30 chilometri orari. I parcheggi scambiatori verranno riqualificati ed aumentati: quello a nord verrà rilocalizzato e ne verrà creato un altro in via La Spezia. Si ricorrerà alla mobilità intelligente attraverso il monitoraggio del traffico per analisi in tempo reale, uso di software per i sistemi di trasporto d merci e passeggeri e simulazioni di scenari tramite il modello Meplan.

I COSTI – Una larga parte dei 160 milioni di euro stanziati sarà destinata al trasporto pubblico locale, con 40 milioni previsti per il rinnovamento del 70% della flotta bus e altri 10 milioni per l’introduzione di bus elettrici a ricarica rapida sulla linea 8. Consistente anche la spesa destinata alla rete viaria, in cui l’intervento principale riguarderà il collegamento tra le tangenziali sud e nord con un investimento di 12 milioni. Il piano prevede interventi anche per quanto riguarda le zone di sosta. Parma infatti ha una media di un parcheggio ogni 99 abitanti, contro una media europea di uno ogni 50/60: per questo motivo sono previsti  3 milioni per i parcheggi a raso nei quartieri e 2,5 milioni per i parcheggi esterni al centro storico.Verranno ampliati e riqualificati anche i parcheggi scambiatori, con esborsi per 8 milioni di euro circa. Infine sono stati stanziati 1,2 milioni per la creazione di zone 30 nelle vicinanze delle polarità sensibili, come scuole, centri sportivi e aree verdi destinate ai bambini.

città sostenibile“UN PIANO CHE SI ALLINEA ALLE DIRETTIVE EUROPEE” – In consiglio comunale, il Pums è stato approvato con 17 voti favorevoli; 6 sono stati i contrari e 3 gli astenuti. I consiglieri che hanno scelto di non sostenere il progetto, appartenenti all’opposizione, lo hanno fatto auspicando il miglioramento delle strade già esistenti ed esprimendo una certa preoccupazione per i danni che la pedonalizzazione e le Ztl potrebbero causare ai commercianti del centro storico. Una preoccupazione che, nella conferenza stampa tenuta all’indomani dell’approvazione del piano, è stata respinta dal consigliere comunale Mirco Zioni di Effetto Parma: “Certi discorsi polemici cadono un po’ nel vuoto. Altre città hanno sperimentato la chiusura del centro storico e i loro commerci ne hanno beneficiato, perché si è venuta a creare la possibilità di organizzare eventi più coinvolgenti per i cittadini. L’importante è che la città diventi attrattiva e che la gente non viva come un disagio il fatto di spostarsi in bicicletta o con i mezzi pubblici. La speranza è che anche nei prossimi anni si continui a lavorare per la realizzazione di questo progetto a lungo termine”. Parole che trovano d’accordo anche il sindaco Federico Pizzarotti: “Questa operazione strategica dimostra che per cambiare il volto della città c’è bisogno di piani a lungo termine, piani quinquennali se non decennali. Non contano le azioni singole, ma il lavoro che nasce dalla collaborazione. Vogliamo che i turisti percepiscano Parma come una città di benessere, a misura d’uomo ma anche di pedone e ciclista, competitiva in termini europei. È chiaro che l’obiettivo riguarda più l’Unione Europa che non l’Italia, visto che nel nostro Paese quasi nessuno ha ancora adottato il Pums”. Su questo aspetto, l’assessore Folli ha voluto a sua volta aggiungere una considerazione: “Il Pums era un pre-requisito per accedere ai fondi ministeriali, regionali ed europei, e scegliendo di percorrere questa via ci siamo assicurati un piano di investimenti di circa 160 milioni nei prossimi 10 anni“.

Questo provvedimento rientra anche nelle direttive regionali del nuovo piano energetico, che prevede fondi per i comuni virtuosi che attuano politiche ecosostenibili. In questo modo Parma va ad allinearsi non alle posizioni dell’Unione Europea ma anche a quelle dell’Emilia-Romagna, riportando al centro della città i cittadini e l’ambiente.

di Alessandro Caltabiano e Silvia Stentella

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