Da Borgo Tanzi al mondo: ‘Toscanini 150’ rinnova la cultura di Parma

NUOVO CENTRO DI PRODUZIONE MUSICALE, CASA MUSEALE, MOSTRA FOTOGRAFICA

IMG_2351Da Borgo Rodolfo Tanzi fino ai Portici del Grano. Da qui, fino al Parco della musica. A cento cinquant’anni dalla nascita del mastro Arturo Toscanini, la sua bacchetta sembra ancora muoversi tra le vie della città ducale. Moltissimi gli appassionati e diverse le autorità che hanno preso parte agli eventi commemorativi del 23, 24 e 25 Marzo, aprendo quel lungo calendario di attività, concerti, mostre, concorsi musicali che occuperà l’intero anno parmigiano in memoria del maestro. Per l’occasione, inoltre, è stato istituito un Comitato esecutivo guidato dal Comune di Parma e dalla Fondazione Arturo Toscanini di Parma e che coinvolge enti, fondazioni e istituzioni di profilo nazionale e internazionale.

UN NUOVO CENTRO DI PRODUZIONE MUSICALE – Alla presenza dell’assessore Regione Emilia-Romagna Massimo Mezzetti, del sindaco Federico Pizzarotti, e degli assessori del comune di Parma Laura Ferraris e Michele Alinovi, la mattina del 25 Marzo è stato finalmente inaugurato il Nuovo Centro di Produzione Musicale Arturo Toscanini, al Parco della Musica. I lavori, costati alle casse del Comune circa due milioni di euro – somma presto integrata da ulteriori finanziamenti da parte di Regione Emilia Romagna per l’ampliamento della sede – hanno portato alla realizzazione di numerosi uffici, di una sala conferenze, archivi, magazzini, spazi tecnici e sale studio. Insomma, entrando al Parco Eridania ci si imbatte in questo grande edificio, frutto di cinque anni di lavoro, costituito da due sale prova, la sala Gianandrea Gavazzeni e la sala Vladimir Delman, e una una sala conferenze dedicata a Ferdinando Paër.  A queste si unirà, entro l’anno, la comunicante Sala Ipogea: verranno istallate nuove poltrone fino al raggiungimento di 350 posti; verrà perfezionato il sistema audio-video e l’impianto elettrico. Una volta terminati anche questi interventi si avvierà una fase di riqualificazione della parte restante del parco per un importo di circa mezzo milione di euro che concluderà questo ambizioso progetto. IMG_2340“E’ un modo per ricordare Toscanini a Parma – ha affermato il presidente della fondazione omonima Luciano Pasquini – ma non solo: Toscanini è un patrimonio per l’umanità. Ha arricchito il mondo col suo messaggio di produzione artistica e culturale. Questa è una tappa da cui partire per consolidare una presenza a servizio di Parma, della regione, e del Paese intero.” La nuova sede sarà, infatti, la stabile sistemazione dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e della Filarmonica Arturo Toscanini. Diventando così, oltre che un importante centro di lavoro musicale, una vera e propria fonte d’attrazione di talenti. “Ristrutturata con l’aiuto della società Parma infrastrutture – spiega il sindaco Pizzarotti –, non è solo un edificio, un centro musicale, un luogo dove lavoreranno tanti musicisti, e tante persone, ma è anche il cuore pulsante di un parco che è stato riqualificato.”
Appena entrati all’interno dell’edificio, c’è un largo corridoio. In fondo, le porte si aprono. Una splendida sala acustica, la Sala Gavazzeni, tutta in legno, accoglie degli ospiti entusiasti prima ancora di entrare. Perché c’è qualcosa di più: la statua di Toscanini, prima ben visibile da via Emilia est, ha una nuova sistemazione. Adesso è proprio all’ingresso dell’edificio, accanto a un albero. Guarda tutti dall’alto come impegnato a dirigere la sua orchestra, tenendo in mano – finalmente! – la sua bacchetta.

BORGO RODOLFO TANZI, 13 – L’inaugurazione del Centro Musicale Toscanini non è stato l’unico impegno della giornata. Il 25 Marzo del 1867 in Borgo Rodolfo Tanzi, un tempo noto come Borgo San Giacomo, nasceva Arturo Toscanini. Oggi quelle pareti bianche sono tappezzate di quadri; i corridoi puliti, curati, invasi da cimeli. Una casa museale elegante, piccola, accogliente, che a partire da quest’anno ospita altri affascinanti ricordi: spartiti, ritratti, lettere, piccoli oggetti a cui il direttore era molto affezionato. “Abbiamo cambiato gli infissi – sottolinea l’assessore Ferraris – aperto alcune finestre un tempo murate. Abbiamo provato a ripensare l’allestimento con piccoli interventi sul percorso. Il nostro obiettivo è quello di valorizzarlo, attraverso le nuove tecnologie, per rendere questa casa natale un vero museo narrante in quanto gode di una vastissima collezione.” La novità di quest’anno è la cosiddetta ‘Stanza dei tesori nascosti’. C’è la lettera che Toscanini inviò a Rinaldi; la lettera autografa che scrisse a Mussolini sui famosi fatti di Bologna; e poi manifesti, abiti Pucciniani. Una piccola stanza che presto sarà a disposizione per veri e propri pomeriggi musicali nei quali riscoprire la vita dello ‘sbarazzino satanasso’, come lo definì Giuseppe Depanis nelle sue memorie.
Frattanto le note scorrono da un pianoforte. Una ragazza suona al piano di sopra. Così, “dottoressa, scusi – interrompe qualcuno – è mica Toscanini che suona al piano di sopra?”

17505726_10212411908523937_1166732472_nLE DODICI MOTIVAZIONI – Dal 24 Marzo, però, Toscanini è anche in piazza Garibaldi. Una mostra fotografica e documentaria sulla vita del grande maestro riempirà fino al 30 Giugno 2017 i famosi Portici del Grano.“Abbiamo scelto i Portici del Grano – spiega l’assessore alla cultura di Parma Laura Ferraris, prima del taglio del nastro – per rivolgere un invito alla città, ai cittadini, ai visitatori, ad avvicinarsi alla figura di Arturo Toscanini.” Grazie al progetto curato dall’Assessorato alla Cultura del Comune, Casa della Musica e della Fondazione Arturo Toscanini, la mostra è come se fosse un tuffo rapido, ma non superficiale, nel bel mezzo della città. Perché per ogni pannello c’è un monito motivazionale. Una frase di Lucio Dalla, diverse frasi dello stesso Toscanini; e poi Leopardi, Khalil Gibran, Henry Miller. Un coinvolgimento a 360 gradi. Un invito ad appassionarsi, ma soprattutto un invito a perseverare, a coltivare le passioni ed il talento, anche se questo ci costringe spesso ad andare controvento. Toscanini ebbe tante difficoltà nella sua vita, ma soprattutto visse in un’epoca complicata. Infatti la mostra non manca di ricordare la forza con la quale il maestro si scontrò col fascismo, perorando la sua causa, i suoi valori. Si racconta così il fascino che Toscanini esercitò sui mezzi di comunicazione dell’epoca; il grande esordio al Met con l’Aida di Verdi, primo dei tanti incontri che porterà il Maestro ad amare l’America; così anche il grande amore per la letteratura, l’arte; la sua ‘passione’ per le amicizie importanti. Toscanini era solito circondarsi di personaggi di qualità come lo scrittore Thomas Mann.

di Carmelo Sostegno

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