Molto più che bicchieri: quando Bormioli è sinonimo di VetrArte

AL WOPA UN'ESPOSIZIONE FRUTTO DELLA PASSIONE E CREATIVITA' DEGLI EX DIPENDENTI DELLA FABBRICA

mostra vetrarteSe è vero che la passione è il motore della vita, allora la mostra VetrArte è la sua raffigurazione più completa. Un percorso artistico tra pittura, fotografia, modellismo, scultura, musica, restauro che mette in risalto gli interessi e gli hobbies di circa trenta (ex) dipendenti dell’azienda vetraria più famosa di Parma e non solo, la Bormioli Rocco. Un’esposizione “per mettere in luce la creatività, il genio di tutti quei lavoratori che hanno contribuito alla crescita delle proprie aziende con le proprie idee e capacità”.  Ospitata al Wopa di via Palermo fino al 14 maggio 2017, la mostra è stata patrocinata dall’Università di Parma, Comune e Provincia di Parma e dall’azienda Bormioli Rocco.

LE PASSIONI DEGLI EX DIPENDENTI – Organizzatore dell’esposizione è il Gruppo Medaglie d’Oro Bormioli Rocco, un’associazione di ex dipendenti della azienda, istituita nel 2008 con lo scopo di “mantenere attivo, con sentimento d’orgoglio e nel segno dell’amicizia e della solidarietà, – come si legge sullo statuto – il tessuto di rapporti formatosi tra gli ex dipendenti della Vetreria Bormioli Rocco e Figlio premiati con medaglia d’oro di benemerenza per laboriosità e per fedeltà all’azienda”. La mostra racchiude alcuni dei lavori più significativi degli (ex)dipendenti Bormioli, che dalle loro passioni hanno ricavato delle vere e proprie opere d’arte. Non solo vetro come primo materiale da lavoro, ma anche legno, resina e acquarelli. Fotografie di paesaggi, modellini su scala e strumenti ad arco incisi artigianalmente sono solo alcune degli oggetti presenti. “Le nostre prime esposizioni – spiega il curatore della mostra, nonché ex dipendente Bormioli Giorgio Giliotti –mostra vetrarte avevano come protagonisti soltanto artisti/ex dipendenti del comparto vetrario di Parma. Poi abbiamo deciso di far partecipare tutti coloro che fanno parte (o che hanno fatto parte) del gruppo Bormioli: in fondo facciamo tutti parte di una stessa famiglia”. Anche lo statuto del loro Gruppo Medaglie d’Oro è stato modificato (prima consentiva l’iscrizione solo agli ex dipendenti della sezione Parma) per lasciare entrare anche gli ex lavoratori di altre sezioni, ma “soprattutto i giovani, a cui tramandare la nostra esperienza, il nostro sapere e per far continuare a vivere la nostra associazione”.

Numerosi sono stati gli eventi correlati alla mostra. Nel giorno dell’inaugurazione della mostra si è tenuta una tavola rotonda tra progettisti, l’assessore all’urbanistica del Comune di Parma Michele Alinovi, la Sovrintendenza ai Beni culturali, componenti della famiglia Bormioli e il Gruppo Medaglie d’Oro per discutere dell’avanzamento dei lavori del Museo del Vetro che sorgerà nell’area dell’ex fabbrica nel quartiere San Leonardo, seguito poi da un concerto di quintetto d’archi (realizzati artigianalmente dallo stesso Giliotti, maestro liutaio) con Liliana a Antonio Amadei, Marina Mammarella, Agide Bandini e Sebastiano Airoldi. Nella serata di sabato 14 maggio si è invece tenuto lo spettacolo teatrale ‘Asta Buffa’, con Franca Tragni e Carlo Ferrari nel quale, in una veste comica, sono stati battuti all’asta oggetti di vario genere.

Museo del VetroIL MUSEO CHE VERRÀ – “Da sempre il nostro obiettivo primario è quello di conservare e diffondere alle nuove generazioni la storia di cento anni di vetreria qua a Parma – spiega Gilietti – e per farlo, dal 2008 stiamo mettendo a punto con i nostri progettisti l’apertura di un museo, con sede proprio nell’ex fabbrica Bormioli nel quartiere San Leonardo”. Dopo il trasferimento dell’azienda nella zona artigianale di Fidenza, l’area dove sorgeva la vetreria è stata affidata alla Brf Property S.p.A, società di compravendita di beni immobili appartenente sempre al gruppo Bormioli. Nel 2009 la società appaltatrice della proprietà, la Pizzarotti Costruzioni, aveva sottoscritto un accordo con l’amministrazione comunale per la riqualificazione e trasformazione di tutta la zona in appartamenti residenziali, uffici, supermercati, sede di associazioni e il famoso ‘Museo del vetro’. Dopo anni di controlli e bonifica dell’area, nel 2015 sono stati rivisti i termini dell’accordo reso definitivo nel 2016. Già parte del terreno è stato occupato con la costruzione dell’ipermercato Eurospar. Il museo custodirà una vasta esposizione di tutti i prodotti Bormioli, fabbricati dagli anni Cinquanta in poi, macchinari originari dell’epoca per la lavorazione del vetro e attrezzature da laboratorio. Inoltre, aggiunge Gilietti, anima e spirito di questo progetto, “nella struttura c’è ancora un forno originale degli anni Quaranta, utilizzato per la realizzazione del vetro, che è rimasto totalmente intatto con del vetro fuso raffreddato al suo interno. Contiamo di poterlo salvarlo in toto perché è considerato archeologia industriale. Il programma mira poi a realizzare dei percorsi didattici storici, che raccontino il continuo cambiamento della lavorazione del vetro “dai fenici ad oggi”.

AZIENDA BORMIOLI : PASSATO, PRESENTE E FUTURO –Bormioli Rocco - Parma La storia dell’azienda famosa in tutto il mondo e leader nel settore vetrario ha origine nel 1825, quando la famiglia Bormioli da Altari si trasferì a Fidenza, dove nacque la prima vetreria. “Fu un’idea geniale – spiega Gilietti – perché allora il vetro rappresentava un materiale totalmente innovativo, mai messo in commercio prima“. Il successo della nuova impresa portò i Bormioli prima, nel 1854 ad acquisire la Reale Fabbrica delle Maioliche e del Vetro a Parma e poi a trasferire la produzione, nel 1903, nello stabilimento in via San Leonardo (dove rimarrà fino al 2004). Nasce così il primo marchio: Vetreria Bormioli Rocco e figlio. Negli anni il fatturato cresce, così come il numero dei dipendenti, che in poco più di mezzo secolo passano da 50 a 300. Aumentano i settori di produzione: si iniziano a fabbricare i primi contenitori alimentari, boccette per i profumi ma soprattutto, ormai scoppiata la Prima guerra mondiale, fialette per il trasporto di medicinali. Gli anni Cinquanta, avviato il boom economico, consentono all’azienda di acquisire nuovi spazi per incrementare la Schermata 2017-05-15 alle 21.08.02lavorazione ed espandersi nel mercato estero. Negli stessi anni iniziano, però, anche le prime liti famigliari per la gestione dell’azienda. “Rocco e Luigi, cugini di primo grado, finirono per scindere la società in due parti: inizialmente il comparto commerciale era condiviso (ricordo che prima di quegli anni noi venivamo mandati a lavorare anche nella fabbrica di Bormioli Luigi), poi intorno agli anni Settanta si sono definitivamente separati”, ricorda Gilietti. Se la Bormioli Luigi è tutt’ora in mano alla famiglia Bormioli (ad esserne a capo ora è Alberto, figlio di Luigi), la Bormioli Rocco è invece passata in mani straniere: dal 2011 è in possesso della finanziaria americana Equity Vision Capital. Dal 2016 l’azienda è ufficialmente in vendita per 500 milioni di euro e già stata adocchiata dalla multinazionale cinese Deliglass.

 

di Elena Brozzetti

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