Perché lo Stiffelio di Graham Vick è stato un successo

RECENSIONE DELLA PREMIERE RISERVATA AGLI UNDER30, TRA INNOVAZIONE E TRADIZIONE

Stiffelio non smette mai di destare scandalo, oggi come alla sua prima messa in scena, nel 1850. Già all’epoca, Verdi dovette riadattare l’opera in chiave medievale per sfuggire alle critiche dovute ai contenuti ‘peccaminosi’. Il protagonista, un pastore protestante tradito dalla moglie, affronta un doloroso percorso di perdono e riconciliazione, diviso tra la sua matrice religiosa ed umana.

Anche in questo caso l’evento, accolto dal Teatro Farnese, ha generato contestazioni e perplessità: Parma ha accolto con riserve questa nuova forma di mise-en-scèn che vuole il coinvolgimento diretto degli spettatori, in piedi per l’intera durata dello spettacolo così da muoversi sulla scena ed entrare in contatto diretto con gli artisti. Già dalla première di lunedì 25 settembre, riservata agli under 30,  il regista Graham Vick è riuscito a riscattarsi e proprio il coinvolgimento dello spettatore si è rivelato del suo successo.

22119355_10214084938707779_2118016475_nCOLPO DI SCENA – Sulla scena sei piattaforme mobili che venivano unite e disgiunte dai mimi a seconda delle necessità. Il pubblico ha seguito questo movimento costante per avere una diversa fruizione in base ai diversi punti di vista. E’ così che,semplicemente spostandosi nello spazio, ogni spettatore è diventato regista del proprio spettacolo. Inoltre protagonisti e comparse indossavano abiti del ventunesimo secolo confondendosi tra la folla, suscitando stupore tra coloro che vi si trovavano accanto.
L’idea che il regista ha voluto far rivivere è quella di un teatro delle origini, di tipo comunitario. Nell’Ottocento è bene ricordare, infatti, che a teatro si stava in piedi. E’ stato Wagner a spegnere le luci in sala, “prima di lui i cantanti al proscenio e gli orchestrali senza buca erano praticamente in mezzo al pubblico”, ha spiegato lo stesso Vick.

#SOCIAL  – Anche le luci hanno giocato un ruolo fondamentale nella perfetta riuscita della performance. Molto spesso tutto lo spazio della scena era interamente illuminato, permettendo di vedere, così, oltre agli attori, anche i volti entusiasti degli altri spettatori. Questi ultimi sono stati incentivati a utilizzare i loro smartphone per immortalare in diretta l’evento e postare ogni foto e video. Vick, abbattendo la quarta parete che solitamente intercorre tra performer e pubblico, è riuscito a incantare ancora una volta con il suo stile dissacrante.

ASC_0828 (1)UN DIETRO LE QUINTE ‘IDEOLOGICO’ – Dissacrante nei modi e nei temi affrontati. Stiffelio è diventato pretesto per il regista di affrontare argomenti attuali e scottanti quali omosessualità, diritti delle donne, stereotipi di genere, femminismo e crisi della famiglia tradizionale. ‘Tu sei un bene per me, Famiglia, noi la difendiamo, I’m a woman, not a womb, I maschietti sono maschietti, le femminucce sono femminucce’: queste le frasi che campeggiavano sulle gradinate, riprese da striscioni legati a manifestazioni di stampo politico.

Femministe a seno scoperto, preti svestiti, effusioni omosessuali, violenza, urla e sussurri: ogni istante una sorpresa inaspettata, un’emozione travolgente che invadeva la sala.

 

di Alice Gabbriellini, Valeria Milenati, Ilaria Roccisano

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