Pilotta 2.0: tutto ciò che c’è da sapere sul progetto che la rivoluziona

SENTIERI ARTISTICI, SPAZI PER EVENTI, PARCO DELLE STATUE, AREA GIOCO E ILLUMINAZIONE

2017_04_20 Veduta aerea“Sono arrivato a Parma in treno. E come sempre ho percorso via Verdi, dritto dalla stazione. Già da lontano si notava la presenza di lavori, ma non pensavo fosse tutto bloccato” racconta Ferdinando, studente pendolare che, appena tornato dalle vacanze estive, notava il maxi cantiere in Piazzale della Pace. Ciò che non sapeva Ferdinando è che i lavori in Piazzale della Pace sono un’autentica rivoluzione. Che andrà avanti a lungo.

Una rivoluzione urbana, un intervento strategico di rigenerazione che fa capo a un altro grande progetto: il nuovo Piano Strutturale Comunale. Presentato alla città il 3 aprile con la mostra ‘Parma 2030. La città delle idee‘ rappresenta lo strumento di pianificazione urbanistica che coinvolgerà Parma per i prossimi vent’anni all’insegna della rigenerazione urbana e del consumo zero di suolo. Rigenerazione in cui rientra Piazza della Pace, in un progetto presentato da Michele Alinovi, assessore all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici, che ha visto la collaborazione dei rappresentanti commerciali e del Consiglio dei Cittadini Volontari del quartiere Parma Centro. La loro riunione è stata utile a definire le modalità e i tempi di esecuzione del cantiere, tutelandone i bisogni il più possibile.

Il 31 luglio, mentre Ferdinando prendeva il sole in chissà quale spiaggia pugliese, iniziavano i lavori per la riqualificazione di Piazza della Pace. L’obbiettivo è semplice: renderla più fruibile e sicura. Il Progetto Esecutivo è stato affidato a Pietro Chierici, architetto e progettista, il geometra Luigi Campanini invece è stato designato quale Direttore dei Lavori. La chiusura del cantiere è prevista per l’estate del 2018, ma tutto dipenderà dallo svolgimento dei lavori.

Piazzale della paceI MOTIVI DEL CAMBIAMENTO – Tanti gli interessi in gioco ma tra tutti spiccano quelli che arrivano arrivano dai cittadini della zona, dal Comitato dalle mamme e dal Comune. “La situazione era già di degrado – commenta Andrea Coppola, Coodinatore del Consiglio dei Cittadini Volontari del quartiere Parma Centro – il prato non era in buone condizioni e con lui l’impianto di irrigazione. Poi varie etnie hanno monopolizzato la zona, con scarsa condizione igienica e questo ovviamente ha incentivato ad accelerare i lavori”. L’area da tempo era soggetta a forti critiche. Le più improntanti si concentravano sulle condizioni del manto erboso, sulle “cattive frequentazioni” e sull’illuminazione.
Alinovi spiega: “Questo progetto è stato incentivato da numerosi dibattiti in Consulta Comunale, con interrogazioni, mozioni e con il contributo del CCV e residenti. I più colpiti da questo stato di degrado sociale e fisico di Piazza della Pace”. Come spiega l’assessore le questioni più calde durante le riunioni riguardano sopratutto la questione dell’illuminazione e quella della sicurezza: “La presenze di quelle orrende torri-faro, utilizzate da altre amministrazioni in caso di necessità, e a prescindere dal loro buon funzionamento, non è adeguata al decoro di un luogo storico-monumentale”. E in merito al problema sicurezza: “Prima dell’avvio del cantiere era un luogo dove si aveva un’insicurezza percepita. Vi erano gruppi di persone sospette. Ci sono state delle retate da parte dei Carabinieri per questioni di spaccio di droga, una situazione problematica di un luogo centrale frequentato da turisti, ma soprattutto dai cittadini”.

2017_04_20 Sentiero delle Lettere 2IL PRIMO INTERVENTO – I lavori sono divisi in due interventi e i fondi previsti ammontano a 2,2 milioni di euro. Il primo, con un budget di 1,7 milioni, disponibile grazie all’apertura di un mutuo, ha lo scopo di creare una percorso più agibile per i parmigiani e avrà una durata di otto mesi. In particolare si concentra sul miglioramento delle trottatoie, ovvero le due strisce parallele, formate da lastre di granito, che un tempo erano poste nelle strade acciottolate affinché i veicoli potessero procedere più agevolmente. A lavori finiti, la sede della Provincia e la Soprintendenza, saranno collegati inoltre da un camminamento trasversale.
“Il Comune – spiega Alinovi – ha previsto questi due percorsi, il  ‘Sentiero delle Lettere’, dove un poetario rappresenterà un pensiero su questo luogo, e il ‘Viale degli Incontri“.
L’assessore, con fierezza, aggiunge: “Il sentiero ricorderà il nostro dna. Si articolerà tra due capisaldi culturali della città: il monumento a Verdi, un genio indiscusso della musica, e il monumento al partigiano che ricorda che questa è una città medaglia d’oro alla Resistenza”. Per la progettazione del sentiero è stato consultato Michele Guerra, assessore alla Cultura, che darà il suo contributo attraverso la creazione e la gestione di una commissione di esperti.
Il Viale degli Incontri invece, che collega via Garibaldi al Ponte Verdi passando per la Pilotta, verrà disposto in modo da poter accogliere le varie manifestazioni pubbliche. Il camminamento, rispetto alle vecchie condizioni, risulterà più largo e sarà capace di accogliere mercati ed eventi simili.
Anche Via Verdi, anche se non nel breve periodo, subirà gli effetti del rinnovamento: “La via  – continua Alinovi – avrà bisogno di essere migliorata, non rivoluzionata, ma intendiamo renderla più adeguata come asse di penetrazione pedonale. Prendendo la stazione come punto di arrivo dei turisti, e non solo, avremmo una sorta di passerella che accoglierebbe i visitatori in città”.

2017_04_20 Viale degli incontriIL SECONDO INTERVENTO –  Con la restante parte dei fondi, 500 mila euro, si darà più attenzione al manto erboso e all’illuminazione. Il primo vuole essere valorizzato senza rinunciare alla sua integrità, spesso messa a rischio dalle varie manifestazioni che ha accolto. L’idea degli addetti ai lavori è quella di convertire le aree verdi, poco valorizzate, in aree pavimentate in grado di migliorare la viabilità dei pedoni. “Un esempio molto utile – spiega l’assessore – lo troviamo a Pisa. In Piazza dei Miracoli la gente passeggia sul prato ma l’amministrazione non si permette di organizzare manifestazioni sul manto. Quindi è spesso in ottime condizioni. Noi siamo più laici da questo punto di vista, pensiamo che i cittadini possano calpestare il prato ma anche che non è questo che porta al degrado del manto, quanto invece le manifestazioni molto pesanti“.
L’impegno sul miglioramento dell’illuminazione dovrebbe portare poi numerosi vantaggi: “Con il miglioramento delle condizioni di illuminazione puoi incentivare la presenza di persone e questo, unito a una migliore presenza di forze dell’ordine e all’organizzazione di eventi, potrà depurare quest’area dai fenomeni di microcriminalità. Sarebbe un processo che si autoalimenta e che porterebbe a effetti duraturi.

PARCO DELLE SCULTURE E AREA GIOCO – All’interno della piazza due aree verranno destinate alla sosta dei pedoni, una in prossimità della Commissione Tributaria Provinciale di Parma, l’altra a ridosso di Borgo delle Cucine. Quest’ultima però potrebbe essere adibita ad area giochi, ma niente è ancora certo. Alinovi infatti spiega: “Questo progetto è ancora in fase di elaborazione e non fa parte del primo intervento; in ogni caso le aree verdi, visto che non accoglieranno più le manifestazioni, saranno dedicate ad un parco delle sculture, ma per capire la sua destinazione vedremo più avanti dopo aver consultato l’Assessorato alla Cultura”. Se ciò dovesse diventare realtà, ci racconta Giuseppe Troiano Vicecoordinatore del CCV del quartiere, i bambini avranno a che fare con “giochi di nuova concezione, con un forte impatto artistico e di design. Sono concepiti come giochi dove il bimbo possa vivere un’esperienza. Un esempio lo troviamo in cittadella, dove si svolgono dei percorsi. La richiesta è arrivata dal Comitato mamme che voleva vivere il piazzale in maniera più ampia. Quindi non una semplice passeggiata domenicale, ma vivere la Piazza tutto l’anno”.

piazzale della pace parmaNON TUTTI SORRIDONO – Ma non tutti sono a favore di questo grande intervento, come racconta Andrea Coppola: “C’è la questione dei parcheggi di fronte alla Camera di Commercio. Sono una ventina di posti auto a cui si dovrà rinunciare e per cui qualcuno si è lamentato”. C’è poi una lamentela politica. Paolo Scarpa consigliere Pd, ha dichiarato: “A meno di vent’anni, l’attuale amministrazione comunale decide di smantellare il progetto Botta: si tratta di un atto di irresponsabilità culturale. Marco Botta giunse a risolvere il nodo culturale ed urbanistico più intricato della storia postbellica di Parma, quello dello spazio tra la Pilotta e via Garibaldi, con l’idea apparentemente semplice di un grande prato.”
“Paolo Scarpa – replica Alinovi – ha dichiarato che sarebbe stato meglio richiamare l’architetto Botta e che il nostro progetto non rispetterebbe il progetto iniziale, frutto di un processo di accordi e così via. Io ho presentato il nostro progetto pubblicamente, confrontandomi con tutti gli attori coinvolti in questo processo. L’incontro pubblico ci ha dato ragione, abbiamo avuti moltissimi favorevoli e pochi contrari”.

 

di Fabio Manis

foto di Diego Piccinotti

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