Dal corpo ai robot. Un viaggio tra le epoche all’insegna delle trasformazioni

STUPORE E SUGGESTIONE PER "LA FABRICA DEI CORPI. DALL'ANATOMIA ALLA ROBOTICA", IN MOSTRA A PARMA FINO AL 17 DICEMBRE

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PARMA. “Ho visto cose del passato che non conoscevo e cose del futuro che non immaginavo. Stupisce come la scienza sia progredita e come abbia intenzione di continuare a farlo”. Queste le parole di uno dei visitatori de “La fabrica dei corpi. Dall’anatomia alla robotica”, la mostra inaugurata a Parma presso il Palazzo del Governatore. Un evento nato nell’ambito delle celebrazioni dei 2200 anni dalla fondazione della città di Parma e delle iniziative scientifico-culturali promosse dall’Università di Parma per l’anno accademico 2017-2018.

La mostra, che ha preso il via il 14 ottobre e che resterà aperta fino al 17 dicembre, è un viaggio tra le epoche, che ripercorre le tappe dell’evoluzione a partire dalle anatomie animali fino alla stampa 3D e alla simulazione del corpo umano mediante robot.

A poco più di un mese dall’apertura, la mostra si presenta come un vero e proprio successo, grazie agli oltre 4mila visitatori e alle numerosissime prenotazioni da parte delle scuole della provincia parmense e delle provincie limitrofe per visite guidate e laboratori.

Strutturata su due livelli, per un totale di 23 sale espositive, la mostra si apre con la presentazione dell’ambiente marino e dei suoi esseri viventi: animali planctonici, animali bentonici e animali nectonici, per poi dedicarsi agli insetti, con particolare riferimento agli ordini dei lepidotteri e dei coleotteri, agli uccelli, dal falco al drago volante, fino a giungere alla spiegazione del processo di origine ed evoluzione che ha portato alla nostra specie.

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Statua in cera della collezione del museo e della biblioteca storica museale di biomedicina

La prima sezione si conclude dunque con l’anatomia dell’uomo e le sue rappresentazioni, contesto nel quale si inserisce la collezione delle maschere fisiognomiche di Lorenzo Tenchini, accademico e anatomico dell’università di Parma del XIX secolo, realizzata allo scopo di catalogare l’espressione e la struttura del viso dei cadaveri dei detenuti del carcere di Parma seguendo determinati principi fisiognomici.

La seconda sezione lascia spazio alle innovazioni per la ricostruzione virtuale dei corpi, partendo dalla nano-anatomia dei biomateriali, passando per la medicina rigenerativa fino ad arrivare ai sistemi per la riparazione e la rigenerazione dei tessuti. In particolar modo sono esposti diversi sistemi per la riparazione e rigenerazione dei tessuti mediante strutture a base polimerica, ottenuti attraverso tecnologie differenti come il filament winding, metodica grazie alla quale è stato possibile ottenere un prototipo funzionale di protesi di disco intervertebrale, le tecniche di reverse engineering e rapid prototyping combinate tra loro per ottenere modelli di piede, femore e cranio umani da impiegare come supporto per lo studio dei processi rigenerativi e riparativi e il sol-gel con il quale è stato possibile realizzare sostituti ossei iniettabili a base di soia.

Le sale finali della mostra sono invece dedicate alla presentazione della stampa 3D, che permette la realizzazione in scala 1:1 di modelli anatomici per la ricostruzione di strutture ossee e cardiache e alla simulazione dei corpi mediante robot umanoidi, che svolgono mansioni nell’ambito della salute e dell’assistenza umana e che rappresentano una delle più importanti innovazioni tecnologiche di questo secolo. PhotoGrid_1512320341401

In particolare quest’ultima sezione sembra essere la più interessante per i visitatori. Uscendo dall’ultima sala espositiva le parole di uno dei visitatori sono state: “Mi è piaciuta molto la sezione dedicata alla stampa 3D e ho trovato stupefacente poter vedere con i miei occhi dei modelli reali stampati con questo metodo che non avevo mai visto prima d’ora”. Una mostra che dunque pare abbia attratto tutti proprio per i suoi elementi innovativi.

L’obiettivo è la conoscenza della struttura dei corpi viventi e la dimostrazione di come questi possano essere trattati grazie allo sviluppo di sempre nuove tecnologie.

Un altro dei tratti caratterizzanti di questa mostra è l’aspetto interattivo: proiezioni, video, musiche e narrazioni accompagnano il visitatore durante tutto il percorso, invitandolo ad immergersi nella realtà che sta osservando.

Favorevoli, più in generale, le opinioni raccolte in merito a tale iniziativa che ha, per molti, rappresentato un’ottima occasione per conoscere aspetti di una realtà finora sconosciuta e che apre nuove prospettive e nuove curiosità.

 

di Michela Pagano

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