Le fake news che nascono dai politici

I POLITICI VORREBBERO UN CONTROLLO DEI SOCIAL PER VIA DELLE BUFALE CHE POTREBBERO MINARE LA DEMOCRAZIA, MA ANDREBBE CONTROLLATO ANCHE COSA SCRIVONO LORO

“Ogni 15 giorni il Pd presenterà un rapporto ufficiale di tutte le schifezze che troviamo sulla rete.” Così il segretario del Partito Democratico Matteo Renzi ha chiuso il suo discorso alla Leopolda a Firenze. Tutto è nato da un’inchiesta del New York Times riguardante un’immagine che ha circolato su Facebook di Maria Elena Boschi e la presidenta della Camera Laura Boldrini che sono al funerale di Totò Riina. Quella immagine, in verità, è stata scattata nel giorno del funerale per un nigeriano morto dopo una rissa, quindi una notizia totalmente falsa. Da ciò il giornale americano ha scoperto che due siti per il Movimento 5 Stelle e la Lega Nord hanno la stessa pubblicità legata agli stessi soggetti, insinuando un qualche legame fra questi due partiti. I grillini hanno risposto subito gridando al complotto e dicendo che l’informatico Andrea Stroppa, che ha fatto un report da cui è nata l’inchiesta del giornale americano, è legato a Renzi e a Marco Carrai, un esperto di cybersecurity amico del segretario PD che viene accusato di esserci lui dietro all’articolo del New York Times.

Anche Matteo Salvini ha risposto alle insinuazioni di Renzi, sottolineando come il PD abbia occupato tutti i mezzi di informazione e poi cerchi di imbavagliare la rete.

Tutta questa lotta contro le fake news sembra fine a sé stessa, soprattutto vicino alle elezioni e in un paese dove i veri problemi sono altri.

 

Però ho voluto fare una ricerca e vedere cosa postano i quattro probabili candidati premier (Renzi, Di Maio, Salvini e Berlusconi) sul loro profilo di Twitter e capire se anche loro fanno girare delle fake news sul web.

 

Iniziamo proprio da Matteo Renzi che sta portando avanti questa campagna contro le fake news. Il 2 ottobre scrive su Twitter: “#ISTAT: giù la disoccupazione, su gli occupati. Il #JobsAct funziona. Non serve darci ragione sul passato: dateci ascolto sul futuro #avanti.”

Con questo post si riferisce al mese di agosto dove, secondo l’Istat, l’occupazione sarebbe aumentata dello 0,2% e la disoccupazione giovanile sarebbe diminuita dello 0,2%. Quel che non ci dice il segretario del PD, è che sono aumentati i lavori a termine, quelli stagionali. Finito il periodo estivo, queste persone torneranno nella lista dei disoccupati, e ciò è dimostrato dal fatto che nel terzo trimestre dell’anno, i posti vacanti sono aumentati dell’1,0%, ma questo non lo ha detto alla Leopolda.

Di maio

Continuiamo con il leader del partito che ha ricevuto più voti nell’ultima tornata elettorale, ovvero Luigi di Maio. L’8 novembre scrive un post dicendo:”Arrestato il primo #impresentabile eletto con Musumeci: ora chiedete scusa ai siciliani.”

La notizia in sé è giusta, il deputato De Luca è stato arrestato per evasione fiscale ma solo sei giorni dopo è stato arrestato Fabrizio la Gaipa, un candidato dei 5 stelle per la Sicilia e stranamente il vicepresidente della Camera si è scordato di twittarlo. Sarà una coincidenza?

 

SalviniIl leader della Lega Nord scrive il 24 novembre:”100.000 clandestini da espellere ogni anno. 500.000 espulsi in cinque anni. Non è gente che scappa dalla guerra, è gente che la guerra ce la sta portando in Italia. Gli alleati sono pronti a sostenerci in questa battaglia? Io ci sono, il resto sono chiacchiere.”

Innanzitutto bisognerebbe capire come ha tirato fuori i 100mila clandestini da espellere all’anno perché non vi sono alcuni dati che appoggino questa politica, poi bisognerebbe fare una lezione di geografia a Salvini poiché è vero che i migranti non provengono dalla Siria dove vi è una guerra sanguinosissima ma da luoghi come il Sudan che sta vivendo una guerra di secessione; dalla Nigeria che è stata appena colpita da un attacco terroristico di Boko Haram; dal Bangladesh che è uno degli stati più poveri al mondo. Quindi prima di sparare cifre e luoghi comuni, consiglierei a Salvini di riguardarsi il mappamondo.

BerlusconiConcludiamo con Silvio Berlusconi, impresentabile come candidato premier fino alla sentenza della Corte di Strasburgo, che il 26 novembre twitta:”Innalzeremo le pensioni minime a 1.000 euro al mese per 13 mensilità. Lo abbiamo già fatto nel 2001 portando le pensioni minime a 500 per 1.835.000 pensionati.”

Questo concetto lo ha ribadito nell’intervista a Fazio e se andiamo a vedere la Legge finanziaria del 2002, si vede che la pensione minima si è alzata a 500 euro. Ma se invece guardiamo l’Annuario Inps 2006 alla fine della legislatura, si legge che l’importo mensile dell’assegno sociale è poco meno di 400 euro. I 500 euro erano solo per quelle persone che rientravano in due categorie: avevano più di 70 anni e il loro reddito annuo era minore a 6.713,98 euro, facendo scendere così il numero delle persone da un milione e 835mila pensionati a 955mila. Una bella differenza.

 

Come possiamo vedere, le fake news non arrivano solo dai social ma anche dagli stessi politici. Quindi bisognerebbe stare più attenti a ciò che circola in rete, soprattutto se viene detto da un politico in momenti vicini alla campagna elettorale.

Andrea Bracaloni

Scrivi un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*