L’Unipr che cresce: +8,7% di iscritti e nuova squadra di pro rettori

UN TEAM "A SERVIZIO" PER UN ATENEO CHE ATTIRA ISCRITTI DA TUTTA ITALIA

“Soddisfazione e attenzione”.
Sono le due parole chiave scelte da Paolo Andrei, rettore dell’Università di Parma, il giorno della presentazione dei dati sulle immatricolazioni relative all’anno accademico 2017/2018.
Soddisfazione per i numeri ottenuti, i quali raccontano una crescita delle iscrizioni al primo anno che è specchio della qualità offerta da questo Ateneo, con un aumento dell’8,7% rispetto all’anno precedente, per una popolazione studentesca che conta ben 6.221 studenti iscritti al primo anno.
Attenzione, data dal fatto che, a suo dire, questi numeri richiedono una enorme responsabilità nel gestire, ancor meglio, l’istituzione universitaria ed offrire una grande qualità non solo della docenza ma anche delle infrastrutture.

“I dati sono molto incoraggianti – afferma Andrei – anche perché la tenuta di un trend positivo delle immatricolazioni e delle iscrizioni al primo anno è un segnale di apprezzamento per la complessiva offerta formativa del nostro ateneo. Credo però che adesso occorra fare una riflessione molto significativa anche sulla sostenibilità di questa offerta formativa che noi stiamo erogando, che richiede un impegno da parte dell’Ateneo per offrire agli studenti dei servizi migliori ed adeguati per la loro formazione”.

Scorrendo e analizzando i dati raccolti, Andrei non può che sottolineare l’importante crescita rilevata nei singoli ambiti di studio, aumenti che raggiungono picchi del 41% in uno dei punti di forza di questo Ateneo: i corsi di studi di Giurisprudenza, Scienze politiche e delle relazioni internazionali e del corso di laurea di Servizio sociale. La crescita, omogenea per la prima e l’ultima delle facoltà, attesta un aumento percentuale importante soprattutto per la seconda, Scienze politiche delle relazioni internazionali, che ha visto aumentare i suoi iscritti da 102 a 188, con un aumento sostanziale e trainando il Dipartimento.
L’altro dato importante, +38% circa, è quello che riguarda il Dipartimento di Scienze degli alimenti e del Farmaco, che ha visto questo importante incremento per la facoltà di Scienze gastronomiche, con un raddoppiamento dei suoi iscritti dal 2016 ad oggi: ben 219 iscritti rispetto ai 121.
Lo stesso Andrei, però, non può fare a meno di sottolineare il dato relativo al Dipartimento di scienze medico-veterinarie, una diminuzione del 19% degli iscritti, che, per quanto in numero assoluto corrisponda solamente 43 studenti, in percentuale deve far riflettere.
Ed è proprio in quest’ottica, quindi, che Andrei commenta il dato, leggendolo come un importante stimolo per lui ed i suoi collaboratori a che questo Dipartimento possa riprendere un trend crescente.

Analizzando i numeri, inoltre, il rettore ha sottolineato l’importante dato riscontrato nel merito della provenienza degli studenti: il 47% circa non proviene dalla regione Emilia Romagna, e di questi, il 23% originario dell’Italia settentrionale, in crescita rispetto al 21% dello scorso anno, contro un 16,3% originario del centro e sud Italia, indice, questo, in leggerissimo calo rispetto al 16,8% datato 2016. “Questo dato – dice in ultimo Andrei – testimonia un apprezzamento della nostra offerta formativa e soprattutto di come si può studiare a Parma, che è variegata e non concentrata solo in alcune aree geografiche, ma diffusa su tutto il territorio nazionale. Chiaramente tutto questo deve essere mantenuto nel tempo e questo è il nostro impegno per il futuro”.
Infine il dato sugli studenti con disabilità iscritti al primo anno, per un totale di 77, ma soprattutto i 100 studenti con DSA, 18 dei quali iscritti a Scienze dell’educazione e dei processi formativi, precisazione doverosa quanto indicativa.

La seconda parte della conferenza è stata dedicata alla presentazione dei nuovi pro rettori dell’Ateneo, il gruppo di lavoro “a servizio”, come tiene a sottolineare Andrei.

Paolo Martelli, pro rettore vicario

Paolo Martelli, pro rettore vicario

Queste personalità, scelte quasi a loro sorpresa, come alcuni di loro non mancano di sottolineare, sono state individuate con il preciso compito di di mettersi a disposizione dello sviluppo dell’Università in una linea comune di azione.
È così che Paolo Martelli, professore ordinario di Clinica medica veterinaria, scelto da Andrei come pro rettore vicario, intende leggere la sua nuova carica.

Martelli parla di “onore” nel presiederla, facendo appello ad uno spirito di servizio che deve passare per una importante “capacità di ascolto”, di un forte “senso di responsabilità” nei confronti delle istituzioni, ed individua tre parole chiave della sua mission: il coraggio, l’umiltà e la saggezza.
Il coraggio di fare le cose, l’umiltà di rinunciare a ciò che non si deve o a ciò che non si può fare, e la saggezza di distinguere ciò che si può da ciò che si deve fare.

Roberto Fornari, pro rettore con delega per la Ricerca

Roberto Fornari, pro rettore con delega per la Ricerca

A seguire, a presentarsi è Roberto Fornari, ordinario di Fisica della materia, e pro rettore con delega per la Ricerca, il quale ha subito chiarito la sue linee d’intervento tese a migliorare le condizioni della ricerca di Ateneo, anche per mezzo dell’aumento del fondo per la ricerca; la chiarezza di un fondo per i progetti di Ateneo, che possa coinvolgere studenti affermati o giovani talenti; e l’innovazione del patrimonio strumentale, con un chiaro riferimento alla responsabilità precedentemente sottolineata da Andrei.

Sara Ranieri, pro rettore con delega per la Didattica

Sara Ranieri, pro rettore con delega per la Didattica

Dopo di lui, a prendere la parola è la professoressa Sara Ranieri, ordinaria di Fisica tecnica industriale, e pro rettrice con delega per la Didattica.

La Ranieri ha spostato la sua argomentazione nuovamente sul senso di servizio, nell’ottica di una “Centralità dello studente”, favorendo una sinergia col territorio e col tessuto produttivo a cui adeguare le esigenze.
Inoltre, sottolinea l’ottimo trend dei corsi nativi nel 2016, ora al secondo anno, esempio di quanto la progettazione sia importante e porti i suoi frutti.

Simonetta Anna Valenti, pro rettore con delega per l'internazionalizzazione

Simonetta Anna Valenti, pro rettore con delega per l’internazionalizzazione

Simonetta Anna Valenti, docente associata di Lingua e traduzione francese, pro rettrice con delega per l’Internazionalizzazione, spiega la forte valenza della sua nomina. “Internazionalizzazione vuol dire incontro con l’alterità”, afferma, vista come una ricchezza ed una risorsa. Le doppie titolazioni, gli accordi Erasmus, ma soprattutto l’accoglienza per gli studenti esteri, i quali, afferma, riportano con loro “Il brand Parma”.

Fabrizio Storti, pro rettore con delega per la Terza Missione

Fabrizio Storti, pro rettore con delega per la Terza Missione

È il pro rettore con delega per la terza missione, Fabrizio Storti, ordinario di Geologia strutturale, che chiude il giro di presentazioni, e lo fa sottolineando l’importanza del suo compito, riprendendo la definizione ministeriale di terza missione (opera cioè per favorire l’applicazione diretta, la valorizzazione e l’impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della Società), sottolineando l’enorme importanza che questo fattore ha, vivendo della collaborazione tra università e territorio, nell’ambito della ricerca e dei beni pubblici.

“Facilitatore”: definisce così la funzione dell’Università, attraverso cui deve passare un’innovazione ben cifrata, nell’ottica del miglioramento del territorio, anche in virtù di una eventuale candidatura di Parma a Capitale della cultura 2020.

 

di Pasquale Ancona

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