Dall’Olympia al Cavour: i cinema che rinascono dalle occupazioni

COSA STA SUCCEDENDO A MODENA E PERCHÈ NON BISOGNA SOTTOVALUTARE IL FENOMENO

image (2) Un autunno caldissimo, in quel di Modena. Le temperature, sotto la Ghirlandina, si sono alzate a partire dal 3 novembre quando, i membri del collettivo Spazio Guernica, dopo essere entrati nell’ex-cinema Olympia di via Malmusi, ne hanno annunciato l’occupazione ai fini di trovare nuovi spazi di confronto, dibattito e socialità. Spazi che vanno individuati, in prima istanza, nei luoghi della cittadina che si trovano in uno stato di degrado e abbandono. L’Olympia, antica perla del centro cittadino, è così stato ripulito e ammantato con la bandiera del collettivo.

NASCITA E DECLINO – Per poco meno di un mese, le mura abbandonate hanno ospitato proiezioni di film, dibatti, musica e letture ai numerosi- famiglie con bambini comprese – che, al di là delle idee politiche, sono accorsi sul posto per assaporare quella che sembrava essere una ventata di aria fresca, uno spazio per comunicare e vivere la città. Una scintilla, parvenza di qualcosa che stava nascendo o, meglio, rinascendo. Scintilla che si è spenta (momentaneamente), la notte del 30 novembre quando, con un grande dispiegamento di forze dell’ordine, i tre ragazzi che dormivano – disarmati – all’interno del locale, sono stati fatti uscire, mentre il traffico in via Trento e Trieste veniva bloccato per l’intera mattinata, causando disagi tra gli automobilisti.

LE POLEMICHE – Dalla città si sono immediatamente sollevate voci polemiche: quello che stupisce è che, diversamente da come accaduto in precedenza per episodi analoghi, molte sono state le critiche alle autorità rivolte da membri estranei al collettivo. Tra gli altri,image (1) Pierpaolo Ascari, di Modena, docente di estetica all’Università di Bologna, che ha indirizzato una lettera, firmata virtualmente da centinaia di persone su Facebook, alla segreteria del sindaco. Lettera che, scrive Ascari, serve per informare il Sindaco, “fargli sapere che non è alle prese con una banda di delinquenti ma con una comunità più ampia di suoi concittadini curiosi, appassionati, disposti a costruire nuovi percorsi e sperimentare relazioni.”
Il docente ricorda poi come, in passato, da gesti ritenuti ‘illegali’, si siano sviluppati fenomeni e servizi essenziali per i cittadini. Nel 1969 infatti, dopo lunghe lotte, le proteste e l’occupazione di suolo pubblico da parte di donne che chiedevano a gran voce un luogo adatto ad ospitare i bambini mentre loro erano a lavoro, portarono alla nascita del primo asilo nido di Modena, il nido “Bonacini”.

LA CONTROFFENSIVA – Ed è anche per questo che, forse, i ragazzi del Guernica non si sono arresi: dopo aver indetto una manifestazione pubblica per raccogliere consensi, sfilando in corteo, domenica 3 dicembre hanno bissato l’impresa, occupando il Cavour, un altro cinema abbandonato di proprietà della diocesi modenese. Il nuovo spazio occupato è stato inaugurato con la proiezione del film image‘Fantasia’, inizialmente prevista all’Olympia. C’è stato però un colpo di scena: il presidente della fondazione Auxilium ha reso noto che, il Cavour, sarebbe già protagonista di un progetto che prevede l’apertura di una mensa per i poveri. I ragazzi del Guernica si sono mostrati aperti al dialogo, sostenendo che “la costruzione della mensa nel Cinema Cavour ovviamente non è un problema. Almeno troveranno ancora più pulito quando verranno a fare i lavori.”
Un dialogo, però, che non è disposto a cedere su alcuni punti fondamentali. Primo tra tutti, il bisogno di nuovi spazi aperti alla collettività, spazi che il Guernica si dichiara pronto a conquistare:
“Se per ottenere ciò che anche solo il buon senso porterebbe a fare dobbiamo passare attraverso manifestazioni ed occupazioni continueremo a farlo perché di illegale a questo mondo c’è solo il limite che eticamente la società non è in grado di superare. Il resto sono solo regole che si possono cambiare e anzi, devono essere cambiate.”

E chissà se, come avvenuto per l’asilo nido, da quest’esperienza non possa nascere qualcosa di nuovo e utile non solo per il collettivo, ma per la collettività. Intanto, le proiezioni, continuano.

Di Stefania Piscitello

Foto di Gino Esposito, Gazzetta di Modena, http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena

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