Fit igers- intervista a @francescafitnessfreak

Di cosa parliamo quando parliamo di fitness su instagram? Si tratta della tendenza, che sta prendendo sempre più piede, ad usare i social network ( specialmente Instagram e You Tube)per veicolare la cultura della salute e del benessere, con particolare attenzione all’ attività fisica, all’ allenamento e alla dieta.

E’ una delle manie del 2000, quella del fitness. Siamo costantemente bombardati da immagini e messaggi che ci fanno interiorizzare modelli di perfezione corporea perseguibili solamente con tanto sport e un occhio di riguardo alla scelta di quello che mettiamo nel piatto, per questo siamo sempre più attenti alle abitudini ‘fit’ e alla ricerca di consigli per metterne in pratica. Ma da quando le nostre vite si consumano in gran parte sui social network, diventa automatico che anche questo aspetto si rifletta nelle pagine dei social.

Quello dei profili che parlano di cibo sano e palestra è un gruppo oramai talmente ampio e interattivo da essere diventato una community.  Alcuni di loro riescono ad avere una visibilità ampissima, grazie a dei follower che sono, oltre che numerosissimi, sempre attivi e pronti ad apprezzare ed ispirarsi, commentare e chiedere una guida.

Una possibilità per avvicinarsi al benessere, ma al contempo anche il rischio che la cosa sfugga di mano. Come è successo per tanto tempo con la corsa all’ imitazione dei modelli snellissimi, quella alla costruzione di un fisico scolpito potrebbe presentare dei risvolti lontani dal salutare. Si tratta, infatti, di una questione delicata, nelle mani di persone/soggetti/profili spesso giovanissimi, che però spesso sanno dimostrarsi all’ altezza del loro ruolo.

Uno tra i volti più noti è Francesca Brandina, per i social @francescafitnessfreak, 81,7K di follower. L’ ho  intervistata per farmi raccontare di lei, del suo mondo e per avere un parere da dentro su questo fenomeno.  Ma che per farmi raccontare la sua storia, che mette in luce come a dare il via a questi percorsi sia spesso un bisogno, dettato magari da una fragilità e di come condividerli sia parte della missione.

 

  1. Raccontami qualcosa di te…

Compio 26 anni a dicembre, sono Riminese, ho studiato giurisprudenza (con specialistica in mercati finanziari e società quotate) alla Bocconi di Milano, ho sempre avuto una profonda passione per lo sport sin da bambina quando facevo atletica leggera a livello agonistico, ma anche tennis, golf, danza, arti marziali; insomma ho provato tantissimi sport perchè mi annoio facilmente mentre se mi appassiono di qualcosa mi ci dedico anima e corpo, così come ho fatto con l’università o l’atletica ed ora il fitness in generale. Diciamo che non mi piacciono le mezze misure. Al di fuori dello sport adoro la moda, i trucchi, la musica, ballare, stare in compagnia, ma soprattutto viaggiare, scoprire nuovi paesi e conoscere nuove culture e persone, adoro parlare intrattenere e fare ridere, perchè mi riempie di gioia e soddisfazione.

 

  1. Insomma, anche fuori dalla sala pesi sei un uragano. Ma come e quando hai iniziato a trasferire questa tua energia nel fitness? Prima food e poi fitness o viceversa? Quanti anni avevi? È stato graduale?

E’ iniziato tutto insieme, dopo anni di lotta contro il mio corpo, per quanto sia sempre stata normopeso e di ossatura sottile, con un’ottima genetica, mi sono sempre criticata, non ho mai apprezzato quanto basta il mio corpo trovando sempre qualcosa che non andava, alla continua ricerca della perfezione ed ossessionata da questa ho dovuto trovare un compromesso, conciliare sport e cibo, mangiare, cucinare sano e mangiare con gusto ma allo stesso tempo mantenendo una certa forma fisica. Così ho cominciato a sperimentare in cucina, con ingredienti alternativi, sani, che non mi facessero sentire in colpa, ho sviluppato la fantasia e cominciato a creare ricette per poi condividerle sui social insieme ai miei allenamenti. Quindi diciamo che sport e cucina sono nate insieme e continuano ad andare di pari passo.

 

3. Cosa è cambiato nella tua quotidianità  e come da quando ha abbracciato questo stile di vita? ( la trovi una definizione corretta stile di vita?)

Sono più energica, è cambiato il mio approccio con il cibo, non devo più meritarmi il cibo, non ho più paura di esso, ma è il mezzo per raggiungere i miei obiettivi, è il mezzo per poter migliorare nella performance e per riuscire a fare tutte le attività della mia giornata.

 

  1. Insomma alla base c’è un tentativo (riuscito direi) di ovviare ad un disagio. E’ per questo che hai deciso di condividere il tuo percorso? Insomma, Francesca e la rete…

Ho iniziato con Instagram, poi il Blog, Facebook ed infine Youtube. Senza dubbio su instagram ho un pubblico più ampio e soprattutto è vasto e molto diverso, principalmente ho un pubblico femminile, la fascia d’età centrale è quella di 18-25 anni ma non mancano anche ragazzine più piccole e signore più grandi. Ma anche You Tube si rivela un canale efficace dal momento che la gente legge sempre meno e i video sono più diretti.

Quello che voglio è cercare di dare voce a un disturbo alimentare poco compreso, spesso sottovalutato quale è il binge eating, voglio riuscire a far capire che non si è soli ad affrontarlo e che è possibile superarlo, serve tanta forza, ma dopo la tempesta c’è la luce.

Io mi metto a nudo, cado e mi rialzo, sbaglio come tutti, insomma sono un comune mortale. Questo essere normale fa sentire meno sole le persone.

 

5. La rete è vasta e come te tanti altri appassionati di fitness e fitfood aprono profili, ma forse non sempre sono persone competenti o positive, non c’è il rischio che passino come fit messaggi non salutari?

Si senza dubbio, infatti bisogna sapere selezionare bene ed avere una certa competenza.

 

6. Il tuo corpo è perfetto, invidia di tute le ragazze e un sogno per gli uomini, non credi che costi delle privazioni? Il messaggio che lanci è che ami il tuo stile di vita, non ti manca niente? Molte ragazze che seguono una vita sana , ma magari dedicandosi meno intensamente a questo obbiettivo, senza rendersi conto della differenza del loro approccio allo sport e all’ alimentazione rispetto al tuo, non raggiungono gli stessi obbiettivi e magari si demoralizzano.. Come vedi questa opzione?

Dietro il mio corpo ci sono anni di allenamenti, senza dubbio una buona genetica, ma non ci sono privazioni, c’è uno stile di vita sano, ma sgarro tranquillamente due volte a settimana. Ho anche superato il concetto di sgarro in quanto abbracciando l’intuitive eating cerco di mangiare assecondando le mie voglie onde evitare di ricadere nell’abbuffata. Io professo equilibrio e balance. Non estremisti che sono controproducenti.

 

7. I profili come il tuo sono tanti, esiste competizione?

Si la competizione è tale quale a quella che vi è nella vita reale, ma per fortuna c’è anche una coalizione positiva, come quella tra me e Carolina, ci siamo conosciute sui social, su instagram ed ora lei è per me una delle mie migliori amiche, ci sosteniamo a vicenda, ci aiutiamo e percorriamo insieme questa strada tortuosa, affrontiamo un futuro incerto, perseguiamo un sogno in cui crediamo e che amiamo profondamente: lavorare nel campo del food e del fitness.

 

Un mondo da scoprire a forza di visite ai profili, talmente seguiti da aver interessato anche diversi marchi di abbigliamento da palestra o cibo fit, che spesso li contattano per sponsorizzazioni. Una questione aperta che sta avendo molta visibilità per via delle accuse a questi influencer di guadagni provenienti da collaborazioni non dichiarate. Un’ accusa comune a personaggi noti in tutti i campi (dalla moda, alla cucina al make-up…), sulla quale non si intende approfondire nello spazio di questa intervista, la cui finalità è quella di indagare quali sono le cause e i bisogni personali, che stanno dietro ed animano questo fenomeno in continua espansione.

 

Letizia Bonvini

fitness

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