Natale Er.Go: in centinaia costretti a traslocare a S.Pancrazio o fuori provincia

CHIUSI GLI STUDENTATI: PER CHI RESTA A PARMA TRASLOCHI PROBLEMATICI E A PROPRIE SPESE

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110. È questo il numero di posti garantiti da Er.Go. a tutti gli studenti fuorisede dell’Università di Parma che non torneranno a casa per le vacanze di Natale, ovvero le 110 stanze che appartengono allo studentato di San Pancrazio, ‘appena’ fuori Parma. Un servizio indispensabile per chi, per varie ragioni, non potrà rientrare a casa per queste festività, al netto delle difficoltà di trasferirsi per due settimane da uno studentato all’altro. Ma se sono più di 110?

È presto detto: dal 111esimo studente in poi le destinazioni del loro Natale saranno Bologna, Rimini, Ferrara, Modena o Reggio Emilia.

Decisione strana, di cui il regolamento non dà alcuna spiegazione. Infatti, il bando degli alloggi di Er.Go. Parma dice che:
“Le residenze ER.GO. sono aperte dall’1 ottobre di ogni anno al 30 settembre dell’anno successivo, con due periodi di chiusura:
– natalizia dalle ore 10.00 del 22 dicembre 2017 alle ore 08.00 dell’08 gennaio 2018
– estiva dalle ore 10.00 del 31 luglio 2018 alle ore 08.00 del 31 agosto 2018.
Nei suddetti periodi rimane aperta una residenza nelle diverse sedi territoriali, i cui posti sono prenotabili on line dal sito di ER.GO;” (Art. 2 – Calendario di apertura delle residenze).
Inoltre, l’articolo 3 recita: “Per l’a.a. 2017/2018, durante la chiusura natalizia, resteranno aperte le seguenti residenze: a. sede territoriale di Bologna e Romagna Carducci a Bologna Ex Hotel Palace a Rimini b. sede territoriale di Ferrara S. Spirito c. sede territoriale di Modena e Reggio Emilia Campus d. sede territoriale di Parma S. Pancrazio”.

Sede territoriale di Parma che non è certo tra le più comode, se non altro per la posizione. L’idea di dover passare le vacanze di Natale ‘ghettizzati’ a San Pancrazio, non meno di 5 km fuori Parma, non è di certo fra le più attraenti per chi spesso non ha mezzi propri con cui muoversi. Soluzione per di più non economica ma a prezzo pieno: pagando la tariffa completa, che corrisponde al mensile dello studentato in cui si risiede, tutti gli studenti che usufruiscono di un alloggio possono prenotare una stanza a San Pancrazio fino al 31 dicembre e, pagando un’integrazione di alcune decine di euro, anche per i primi giorni di gennaio.
Ma non sono le uniche spese: lo studente deve in totale autonomia provvedere al trasloco, da una parte all’altra della città, consapevoli del fatto che presto si dovrà fare l’operazione inversa.

Problemi anche per chi a San Pancrazio ci abita tutto l’anno: entro la data fatidica, tutti gli studenti di questa residenza dovranno a loro volta svuotare le proprie stanze, usufruire di cartoni da riempire con tutto quello che hanno portato con loro nei primi tre mesi di residenza e lasciare le proprie stanze in attesa che qualcuno le occupi.
Una seccatura – racconta uno di questi – anche solo perché svuotare una stanza mettendo tutto quanto nei cartoni comporta tempo che personalmente io non ho, con un esame molto importante nei prossimi giorni. Questo soggiorno si sta rivelando più problematico del previsto. Er.Go, che con gli studenti fa un lavoro ottimo – continua lo studente – immagino che lo faccia per motivi economici, credo che dipenda dal fatto che, essendo questa una residenza relativamente nuova, i suoi impianti dovrebbero essere moderni e quindi garantire un consumo inferiore. Però questo comporta un disagio enorme per gli studenti. Io ne avrei scelto uno più vicino al centro. Non sarà la scelta più economica, forse, ma di certo non sarebbe stata disagevole quanto questa”.

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La sfortuna maggiore, però, è sicuramente quella di chi non rientra in quei fantomatici 110; la maggioranza dei quali è straniera, perché ovviamente fa più fatica a tornare a casa.

Allo scoccare della mattina del 22, dovranno armarsi di valigia, zaini, scatoloni e tutto ciò che riescono a trasportare, caricarlo a bordo di un treno e prepararsi a passare due settimane lontano dalla propria  stanza, dalla propria città, dai propri amici. Buon Natale.
Una soluzione di certo non invidiabile, soprattutto dato il fatto che stiamo parlando di studenti, ragazzi con esigenze che vanno dalla banale birra con gli amici a un gruppo di lavoro in preparazione degli esami e che adesso devono ambientarsi in una nuova città partendo da zero, dopo che a malapena si era presa confidenza con Parma.

“Ho scritto l’email di richiesta d’alloggio nel periodo natalizio – dice un ragazzo, abbastanza reticente ad esporsi – ma non so per quale motivo sarò spostato. Forse non sono abbastanza i posti nella residenza di Parma, anche perché non sarò il solo. E non credo sia una questione di tempistica, perché ho scritto loro entro la data di scadenza. I criteri adottati per questa selezione? Non li so“.
Nel dubbio, piuttosto che traslocare in un’altra provincia, alcuni di loro hanno deciso di organizzarsi da soli, andando a stare da amici o fidanzati per quel periodo. Una soluzione che non spettava a loro trovare.

Interpellata sulla questione, l’azienda ha sottolineato che “nei due momenti dell’anno in cui la maggior parte degli studenti lascia i propri alloggi per far ritorno a casa – periodo natalizio ed estivo – Er.Go. razionalizza la spesa” e lo fa tenendo aperte solo due strutture: Volturno in estate e San Pancrazio durante le vacanze invernali. “Gli studenti per il mese di agosto pagheranno una retta mensile normale; per i mesi di dicembre e gennaio è prevista già in partenza una retta ridotta, dato che la maggioranza lascia l’alloggio. A coloro che invece volessero prenotare l’intero mese, sarà richiesta solo l’integrazione corrispondente alla retta del mese richiesto”. Non solo: “In tali periodi nelle residenze chiuse vengono effettuati lavori di pulizia e manutenzione. Per questo viene chiesto agli studenti di lasciare vuote il più possibile le stanze, riponendo gli effetti personali negli armadi.”
Durante le festività natalizie i 110 posti del San Pancrazio vengono regolarmente saturati – ammette l’azienda -. Bisogna sottolineare che ogni studente assegnatario di alloggio può prenotare il posto letto di questi periodi ‘di vacanza’ in qualunque residenza ERGO dell’Emilia Romagna, da Parma a Rimini, che sia aperta in quei giorni. Una buona opportunità dunque, per raggiungere, nell’occasione, amici o familiari residenti in altre città sede di ERGO”. Insomma, secondo l’azienda non tutto il male verrebbe per nuocere. Eppure, a sentire gli studenti, tutto sarebbe fuorché un’opportunità.

Sappiamo bene in quante difficoltà l’azienda incorra quotidianamente, però, che sia ‘occasione di vacanza’ o ‘trasloco forzato’, si potrebbe pensare di lasciare aperto un altro degli studentati di Parma, magari con una capienza maggiore, in modo da avvicinare i ragazzi al centro. In alternativa, se proprio quella dei 110 di San Pancrazio risultasse l’unica strada percorribile, una proposta potrebbe essere mettere a disposizione degli studenti degli sgravi per rimborsare i traslochi, oppure farsi carico di traslochi condivisi. Idee come altre per rendere il Natale più piacevole per tutti.

 

La Redazione

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