Il calcio: anche ‹‹roba da donne››

INTERVISTA A SARA BOTTARELLI, SEGRETARIA DEL CRER

 

 

Logo del CRER

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Intervista a Sara Bottarelli, attuale segretaria del CRER (Comitato Regionale Emilia Romagna), un ente della FIGC che si occupa di calcio dilettantistico (Lega Nazionale Dilettanti)   che dalla primavera del 2017 ha preso il posto della dimissionaria Fiorella Lambertini.

Sara fa anche parte di due commissioni nazionali FIGC, una per le benemerenze a dirigenti   ed  a società e dal 2016, è entrata a far parte pure di quella per le manifestazioni nazionali ed   internazionali.
Sara ha due figli, Riccardo, da poco entrato a far parte della Viarolese (squadra di Promozione) e   Carlotta, che di calcio “non gliene può fregar di meno”, andando contro alla tradizione di famiglia.

 

 

 

Sara Bottarelli ed il presidente del CRER Paolo Braiati

“Il calcio entra nella mia vita quando ancora ero bambina”, queste le parole di Sara. Una passione che le è stata trasmessa dal padre, con il quale seguiva partite e tornei estivi. Di questo sport ammira, sopra ogni cosa, il fatto che sia un momento di aggregazione tra amici, ancor prima di essere un gioco di squadra.

Questo amore l’ha condotta ad un altro amore, quello del marito, Gianfranco, che ai tempi  giocava nel Real Val Baganza, una squadra della provincia di Parma che militava in Prima Categoria, ora allenatore in seconda della Juniores regionale di Felino.

“Invece che seguire le amiche in discoteca, alla domenica pomeriggio preferivo il freddo sui campi da calcio”, continua Sara, rimarcando quanto forte fosse la sua Passione, che accomuna tutta (o quasi) la sua famiglia, trasmessa al figlio Riccardo che gioca a calcio dall’età di cinque anni.

La vita calcistica permea completamente la loro vita, Sara diventa tifosa dei suoi due uomini, anzi, la PRIMA TIFOSA; vive questo ruolo in due modi diversi: le partite del figlio difficilmente le segue dalla tribuna, preferisce viverle da sola, senza sentire i commenti della gente, mentre l’opposto accade per il marito.

“Il meglio del calcio non sono le partite, ma piuttosto gli allenamenti, quando a casa arrivano borsoni pieni di… fango”, nella quotidianità, ebbene sì, avviene anche questo, ma per Sara non è assolutamente un peso, anzi, è un lavoro che svolge con piacere, o, per meglio dire, senza lamentele!

Nel periodo estivo, momento di relax e di pausa calcistica, nella loro famiglia si parte per le vacanze tanto attese… Meta? Pinzolo… Montagna? Passeggiate? Assolutamente no! A seguire i primi ritiri della Roma, squadra da lei tifata fin da piccola, grazie all’amore platonico per il ‘principe’: Giannini; anche il figlio ne è tifoso. Due anni fa fece peraltro un viaggio di ritorno da Roma, assieme alla squadra, dove conobbe Rossella Sensi, allora Presidente della società giallorossa… insomma, quello che si dice ‘il coronamento di un sogno’.
In estate Sara si occupa anche dell’organizzazione del ‘Torneo dei Comuni’ della provincia di Parma che si svolge nel campo “Il Noce” del comune di Noceto, assieme ad un amico. Alla manifestazione partecipano pure marito, figlio e nipote nelle vesti di giocatori.

E la figlia Carlotta?
Di lei non ci dobbiamo dimenticare…
Il tentativo di tutti è quello di trasmetterle la loro grande passione, ma pare che sia quasi un’impresa: lei non capisce il senso di undici persone che corrono dietro una palla, per di più, prende in giro il fratello, quando si arrabbia per una sconfitta… però sa quanto il calcio per la sua famiglia conti.

di Martina Rivara

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