Mai senza cappello

ALESSANDRIA CONTRO LA CHIUSURA DELLA BORSALINO

borsalino vecchia sedeIl cappellificio storico della città di Alessandria fallisce il 18 dicembre 2017. Respinta dal giudice anche la seconda richiesta di concordato dell’azienda Equita srl, società dell’imprenditore svizzero Camperio, gestore e proprietario del marchio. La storia del cappellificio è tale da poter inserire a pieno titolo “La Borsalino” nei tre grandi pilastri della storia alessandrina insieme a “Marengo” (luogo della famosa battaglia) e la vecchia “Cittadella”. Lo stesso sindaco, Cuttica, afferma che c’è preoccupazione per la situazione dell’azienda e dei suoi lavoratori. Giusto il 18 dicembre 2017 però, Alessandria ha ottenuto fondi proprio da investire sulla zona di Spinetta, perchè la Borsalino non fa parte del progetto?                                                             borsalino

ALESSANDRIA NON VUOLE – Qualsiasi movimento stiano tentando i sindacati, la città non si ferma. Il 23 dicembre è forte la partecipazione alla manifestazione davanti alla vecchia sede alessandrina in corso Roma, con il loro cappello in testa e i vari cartelli con slogan #SaveBorsalino; perché la campagna dei cittadini è più che viva anche sui social. Forte partecipazione, utilizzo di diversi canali e anche un flash mob. “La malagestione del passato non porterà alla chiusura”, “vi siamo vicini”, “siamo una famiglia e il vanto d’Italia”, “siamo la bellezza del c’era una volta e qui da centosessanta anni, resteremo”; queste le parole di chi scende sulle strade. Persone fiere con i loro cappelli riempiono anche lo stadio Moccagatta, altro simbolo di Alessandria per dare voce alla loro protesta contro il tribunale di Alessandria. Lo stesso Umberto Eco, scomparso nel 2016, compare sui social con in testa il suo borsalino in onore della causa. Il sindaco e i sindacati si dicono fiduciosi sulla situazione. Quale sarà la prossima mossa? Cosa faranno ancora i tribunali? Cosa faranno i sindacati?

Una certezza c’è: la città è unita nella protesta, unita dietro al nome che ha rappresentato Alessandria per più di un secolo in Italia e all’estero. La Borsalino è Alessandria e Alessandria non se ne dimenticherà.

di Giulia Moro

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