Sondaggi, bisogna realmente fidarsi?

SONO ORMAI DIVENTATI PANE QUOTIDIANO NELLA VITA PUBBLICA, DALLA POLITICA FINO AI SOCIAL

Quanto possiamo realmente fidarci dei sondaggi?
A pochi mesi dalle prossime elezioni politiche, le principali agenzie di comunicazione si appropriano di dati che vengono poi racchiusi in grafici che hanno lo scopo di evidenziare le possibili preferenze dell’elettorato. Questi numeri e dati consistono in quello che noi conosciamo essere come “sondaggio”. Sicuramente, essi sono dati modificabili in quanto, appunto, rappresentano elementi di giudizio strettamente personali e soggettivi e spesso e volentieri, infatti, non rappresentano la reale realtà.

Spostando un po’ l’orizzonte oltre oceano, precisamente negli Stati Uniti D’America, abbiamo potuto assistere, ormai più di un anno fa a come i sondaggi hanno fatto “flop”. I sondaggi nei giorni prima dell’Election Day americano per il successore di Barack Obama alla Casa Bianca, riportavano come futura presidente la candidata democratica Hillary Clinton. Infatti, secondo i principali canali d’informazione americani- e non solo- la democratica era nettamente in vantaggio, dato evidenziato anche dal famoso sito specializzato in sondaggi Real Clear Politics che a meno di 24 ore dal voto, dava Hillary al 46,8 % contro il 44,3% di Donald Trump.

sondaggi_presidente_usa_2016_10_ottobre-c5e58

Grafico sondaggio Election Day ottobre 2016 (money.it)

Per il grande evento dell’Election Day si erano anche pronunciati i principali bookmakers di siti di scommesse online dando come favorita sempre la candidata Hillary Clinton.

Oltre ai dati preelettorali forniti dai sondaggisti, sappiamo che per diventare prossima presidente americana, alla candidata democratica mancava, però, raggiungere la preferenza anche di 270 “Grandi Elettori”.

Tra dati, Grandi Elettori e sondaggi sappiamo che il 45esimo Presidente degli Stati Uniti d’America non è Hillary Clinton bensì Donald Trump che ha battuto, nettamente, la democratica contro ogni pronostico anche grazie all’aiuto dei cosiddetti Grandi Elettorali.

Per una volta, quindi, l’8 novembre 2016 si è avuta la netta certezza del fallimento che i sondaggi possono avere. Un fallimento vero che ha creato tante preoccupazioni all’interno della popolazione statunitense.

Certamente la “clamorosa” vittoria di Trump non è stato il primo episodio di un fallimento dei sondaggi, c’è ne sono stati anche altri che hanno influenzato particolarmente l’opinione pubblica.

Alcuni, parlando di sondaggi, nell’era di internet e soprattutto delle fake news, possono condizionare l’elettorato anche se, spesso, l’elettorato ha avuto la meglio sui sondaggi. È il caso, ad esempio, del famoso voto britannico sulla Brexit dove i sostenitori del “Leave” hanno battuto con il 51,9 contro ogni pronostico, il “Remain” che si è fermato al 48% dei consensi.

Sondaggio pre brexit Ipso Mori

Sondaggio pre brexit Ipso Mori

La campagna mediatica e propagandistica fatta attraverso i dati “certi” proposti dai sondaggi, nel caso della Brexit, così come per l’Election Day Americano, ha visto una netta differenza tra il sondaggio in sé e la realtà concreta. Spesso non sempre ciò che viene detto, comunicato o rilasciato in interviste ai media rappresenta la reale intenzione di voto della popolazione.

I sondaggi, infatti,spesso e volentieri vengono manipolati dall’informazione mediatica che strumentalizza questi dati per influenzare l’opinione del lettore/elettore.

Seppur, com’è evidente, i sondaggi spesso e volentieri falliscono, gli esseri umani del nuovo millennio sembra proprio che non riescano più a farne a meno. Anche i social networks, infatti, da un po’ di tempo a questa parte, hanno sentito urgentemente bisogno di star a passi con i tempi, immedesimandosi nell’interesse dell’utenza. Ecco, quindi, che i social hanno creato la possibilità di creare e/o partecipare a sondaggi all’interno di essi.

Tra tre mesi anche l’Italia sarà chiamata ad una partita importante e l’informazione politica è sempre più caratterizzata, in questi mesi di campagna elettorale, dai sondaggi, ma vedendo i risultati delle scorse chiamate importanti sul piano politico, occorre porsi il problema: ma di questi sondaggi possiamo realmente fidarci?

di Luca Giuseppe Murrone

Scrivi un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*