La giornata ai tempi di Instagram

QUANDO IL BUONGIOR-NO SI VEDE DAL MATTINO

 

–          Non puoi capire cosa ho fatto ieri!

–          Lo so già

Location, selfie e short video: l’instastoria è sempre quella. La mattina suona la sveglia, la stacchi e mentre sei ancora mezza addormentata sul letto prendi il cellulare e apri Instagram. Scrolli un po’ la home, metti qualche like di qua e di là e poi parte la carrellata del “Vediamo che ha fatto la gente ieri”. Missione: 24h per sapere tutto, tutto, tutto sui tuoi “più seguiti”.

Giulia si è svegliata alle 4:00 perché alle 7:00 ha il volo per Roma, ma ha caricato la storia due ore fa, quindi alle 5:00, dato che sono adesso le 7:00. (Sicuramente era come sempre in ritardo e doveva sbrigarsi ad andare all’aeroporto). Luca è andato a fare una corsetta di un’ora alle 19:00 mentre fuori c’erano 3° (pazzo), è tornato a casa, si è fatto la doccia ascoltando i Red Hot, è uscito con la sua ragazza e sono andati al giapponese (ma com’è possibile che un giorno sì e un giorno no la porta a mangiare sushi! Ma neanche la Ferragni!). Francesco è andato al concerto dei Coldplay (20 stories! aveva paura di dimenticarsi le canzoni o voleva far rosicare i suoi followers? Credo la seconda). Cristina s’è dedicata alla buona forchetta: antipasto, primo, secondo, contorno, frutta, dessert, caffè e ammazzacaffè! (#seèpornotolgo non ha bisogno di commenti, specialmente se sei un fuorisede dopo le feste di Natale in piena sessione invernale e l’unica cosa che hai in frigo è una banana e nella dispensa la tua salvezza: il tonno in scatola). Paola è andata dal parrucchiere (Ah! Speriamo abbia sbagliato con quelle forbici!). Lorenzo suona e canta (ma perché si fa sempre quella faccia mentre si fa i video e poi sinceramente qualcuno dei suoi amici glielo vuole dire che è pure stonato?). Claudia ha fatto shopping o meglio ha tentato: 3 sondaggi “Quale mi sta meglio?”/“Quale prendo?”/”Lo compro?” di cui ancora noi followers non sappiamo il risultato (ma come puoi farti consigliare così dalla gente se ti fai le foto nei camerini di H&M o Zara che ti allargano i fianchi e ti rendono tozza? Portati dietro un’amica in carne ed ossa che è meglio). Alessandro è andato in discoteca con i suoi amici ed è tornato alle 6:30, esattamente mezz’ora fa (‘sto tipo non torna a casa ad un orario decente dalle feste, ma come diamine fa ad avere questi ritmi? E fa pure medicina!! Ciccio, Natale è finito. E-SA-MI!!)

Instagram stories

Dunque la giornata inizia così. Posi il cellulare sul comodino, poggi i piedi a terra, infili le ciabatte e piano piano ti trascini lungo il corridoio verso il bagno. Apri il rubinetto, fai scorrere l’acqua e ti sciacqui la faccia. Prendi l’asciugamani, ti tamponi il viso e alzi lo sguardo. Specchio. Silenzio. Borse e occhiaie. Com’è possibile che ho questa faccia se ieri ho cenato alle 20:00, ho guardato un film fino alle 22:00 e già mezz’ora dopo dormivo? Uno zombie pur essendo rimasta a casa. Un’ingiustizia.

Infelice della sfiga e regina del #MaiNaGioia, prendi il cellulare e lo porti in cucina. Prepari il caffè e, aspettando che salga, pensi a come avresti potuto raccontare la tua serata “da urlo” di ieri ai tuoi followers o a come racconteresti il tuo today.

  1. Foto delle tue borse allo specchio (meglio evitare altrimenti addio seguaci).  1bis. Boomerang del caffè che sale
  2. Foto ‘Mulino Bianco style’ con tovaglietta americana, tazza, biscotti e tanta allegria: #Breakfast
  3. Foto dei libri aperti sulla scrivania con la scritta BuongiorNO (un must)
  4. Foto pausa pranzo con un piattino di bresaola, rucola e scaglie di grana (poi in realtà prima hai mangiato pane e formaggio e dopo una crêpe alla nutella)
  5. Superzoom sul nome della nuova serie su Netflix che stai iniziando
  6. Foto delle gambe sotto il plaid con i guanti rossi e la temperatura (Brrr…)
  7. Sondaggio “Cosa metto stasera?: Gonna vs Pantalone”
  8. Foto allo specchio per far vedere l’outfit scelto
  9. Selfie con i tuoi amici a cena e video della serata
  10. GN (sbrigatevi che 24 ore passano in fretta)

Instagram

Un gorgoglio ti fa distogliere dai tuoi pensieri. Il caffè è salito, lo versi nella tua tazza di latte e una volta messa a tavola pensi: Ma chi me lo fa fare? Troppo impegnativo. BASTA INSTAGRAM. Posso smettere. Possiamo smettere. Perché dobbiamo continuare a condividere tutto quello che facciamo in una giornata con i nostri followers. Allontaniamoci dall’idea che basta una foto per raccontare il momento, che basta un video di pochi secondi per rendere al meglio l’atmosfera di un posto, che basta una story per esprimere dei giudizi (spesso cattivi) o fare dei commenti (spesso spropositati). Una storia non è sufficiente.

Sorseggi il tuo caffellatte e ti arriva un messaggio:

–          Hai visto che storia ha caricato Anna???

–          NO. CORRO SUBITO A VEDERLA.

Una storia non è sufficiente per dare dei giudizi, ma forse una storia può dare agli altri un’immagine di te che, anche se non è reale, purtroppo sui social lo è.

CONDIVIDI, MA PRIMA PENSA.

di Alessandra D’Ippolito

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