Libri e adattamenti cinematografici: Like o Unlike?

Cosa ne pensano i lettori italiani.

Meglio leggere un libro o vedere un film? Ovviamente, dipende dai gusti personali.

Cosa succede però quando libri e film si incontrano? Questo è ciò che accede nei “based on the novel”, vale a dire quei film realizzati basandosi interamente o parzialmente sulla trama di un libro. Cosa pensano realmente i lettori di queste pellicole? Ne sono incuriositi oppure vi si tengono a debita distanza? Vedere concretizzato un romanzo è un sogno o un incubo?

Partendo da questi quesiti ho deciso di creare un questionario volto ad analizzare proprio questo aspetto. Il sondaggio è stato poi sottoposto a due comunità online di soli lettori, rispettivamente di 7406 e 512 membri; è bene però ricordare che non si tratta di un campione scientifico e di conseguenza il sondaggio puramente indicativo. Gli utenti, subito disponibili, hanno preso parte a questa iniziativa con grande entusiasmo: 539 sono state infatti le risposte al test. Grazie ad una partecipazione così attiva, si è subito delineato in maniera abbastanza chiara il quadro generale della situazione. Necessario, prima di tutto, inquadrare la tipologia di utenza che ha risposto al questionario: la maggioranza del pubblico è tra i 25 e i 35 anni di età, seguito dai 18 ai 25 e dai 35 ai 45. Pochissimi gli under 18 e gli over 45 avendo somministrato il questionario online.

Partendo dai dati più generici lo 0,4% dei lettori ha ammesso di non vedere mai trasposizioni cinematografiche basate su un romanzo che aveva letto, mentre un 4,8% decide di farlo raramente. Oltre il 68% dei rispondenti ha dichiarato di farlo spesso o sempre (rispettivamente 23% e 45,8%), il 25% lo fa solo a volte, mentre solamente il 5% lo fa raramente o mai. Da primi questi dati possiamo dunque rilevare una propensione abbastanza accentuata a vedere un “based on the novel”. Ma queste pellicole cinematografiche sono attese nel pubblico di lettori? Quasi il 60% dei lettori ha dichiarato di attendere con impazienza sempre o spesso l’uscita della pellicola (rispettivamente 29,1% e 29,7%), il 27,1% ha dichiarato di attenderla a volte; di gran lunga inferiori coloro che l’attendono raramente o mai (14% circa). Gran parte dei lettori attende dunque con impazienza l’uscita del film.

Locandina cinematografica di “Orgoglio e Pregiudizio” basato sull’omonimo romanzo di Jane Austen. Fu molto apprezzato in quanto fedele all’opera letteraria.

Un’altra domanda che però sorge spontanea riguarda la soddisfazione riguardo i film. Sono graditi dai lettori oppure no? Dal questionario è emerso che non esiste una totalità di utenti che si dichiarano sempre soddisfatti delle pellicole (3%) e il 54% a volte rimane soddisfatto. Emerge però un’evidente insoddisfazione, il 32,5% ha infatti dichiarato di essere raramente soddisfatto e il 3,5% che il film non accontenta mai le aspettative maturate. C’è dunque da chiedersi quali sono gli elementi dei film basati sui libri che possono infastidire i lettori e incontrare il loro dissenso. Il 52,3% ha dichiarato di non gradire il totale stravolgimento della trama, che talvolta avviene per fini commerciali, mentre un 59,6% ammette che anche le piccole discrepanze non gli fanno gradire il film. Dal questionario è inoltre emerso che il pubblico cinematografico formato dai lettori presta un’enorme attenzione ai dettagli, che spesso vengono trascurati. Vi sono ovviamente anche dei pregi da individuare nelle pellicole come per esempio il maggiore pathos che solo gli effetti speciali del cinema possono regalare e la curiosità di vedere concretizzato il romanzo porta la maggior parte dei lettori nelle sale.

Grazie ai risultati possiamo dunque sostenere che vi è un grande interesse da parte dei lettori di vedere un romanzo letto portato su pellicola, che poi però non si concretizza sempre nel livello di soddisfazione. Sarebbe importante per le case cinematografiche, per quanto riguarda i “based on the novel”, prestare maggiore attenzione all’opera su cui ci si basa. Un maggiore riguardo verso i dettagli e un minore stravolgimento della trama porterebbero sicuramente il gradimento dei lettori su un piano più alto, implicando maggiore gradimento da parte di questa tipologia di audience.

Francesca Canti

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