La Parma romana rivive: sottopasso riaperto tra rigenerazione e cultura

TAGLIO DEL NASTRO DEL PROGETTO AEMILIA 187 A.C.: PONTE ROMANO RESTITUITO AI PARMIGIANI

“Restituiamo alla città un ponte che per molti di noi rievoca tanti ricordi. Non è un luogo passato, è un luogo da far scoprire alle nuove generazioni di parmigiani”. Con queste parole il sindaco Federico Pizzarotti ha aperto, domenica 7 ottobre, l’affollata inaugurazione del sottopasso del Ponte romano, situato all’incrocio delle strade Mazzini, d’Azeglio, Mariotti e Toscanini, a fianco di Piazza Ghiaia. Un appuntamento all’interno della campagna di sensibilizzazione ‘EnERgie diffuse’ lanciata dalla Regione in occasione della Settimana di promozione della cultura dell’Emilia-Romagna che, dal 7 al 14 ottobre, celebra l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018.

LA STORIA – L’obbiettivo primario del progetto ‘Aemilia 187 a.C.’ è quello di conferire nuova vita ad uno spazio della città che per molto tempo non è stato accessibile.
E’ nel 1966 che i lavori di risezionamento di via Mazzini riportano alla luce due delle undici arcate del Pons Lapidis, ponte di epoca romana risalente al 187 a.C., edificato come via di attraversamento del torrente Parma.
La scoperta portò alla realizzazione di un sottopassaggio pedonale, sede di negozi e altre attività commerciali, che col tempo divenne tuttavia luogo degradato specialmente nelle ore notturne, tanto che si arrivò alla sua chiusura. I successivi lavori del 2012 e del 2014 hanno permesso rispettivamente di riaprire un varco verso il ponte e di eseguire importanti interventi di consolidamento strutturale in vista del più ampio progetto di riqualificazione ad esso finalizzato.

Rigenerazione urbana, produzione e fruizione culturale sono le tre parole chiave attorno al quale è ruotato il progetto di riapertura del sottopasso che ha visto collaborare, in sinergia col Comune, l’Università di Parma, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Parma e Piacenza e il Complesso Museale della Pilotta.

IL PRESENTE E IL FUTURO – La riapertura del sottopasso catalizzerà il “passaggio di persone che verranno ammaliate da quella che io ho sempre definito ‘La Grande Bellezza’ “, come ha sottolineato l’assessore alle politiche di pianificazione e sviluppo del territorio Michele Alinovi presentando il progetto prima dell’inaugurazione. “Un luogo che credo sarà una grande sorpresa per i cittadini e il cui successo, continua Alinovi – sarà determinato dalla capacità di viverlo, di renderlo attrattivo, di proporre non solo contenuti di tipo culturale, ma anche di tipo associazionistico“. Tante sono le novità a riguardo: il sottopasso ospiterà infatti uno spazio laboratorio multifunzionale con caffè letterario, una galleria espositiva con reperti archeologici e un punto informativo dell’Università di Parma; una galleria urbana che permetterà di recuperare la visione completa del ponte romano e che diventerà il percorso pedonale di collegamento principale tra la ‘Ghiaia grande’ e la ‘Ghiaia piccola’; e ancora un percorso guidato a livello del torrente, pensato per piccoli gruppi di visitatori accompagnati dal personale universitario e accessibile anche per le persone diversamente abili.
La riapertura del tratto consentirà un nuovo asse di percorso che, partendo dalla stazione, arriva fino alla profondità del centro storico, passando per via Verdi, Piazzale della Pace, Piazza Ghiaia e, attraverso il sottopassaggio, fino a San Quirino. L’abbassamento di Borgo Romagnosi, inoltre, avviene nel punto di raccordo con viale Mazzini, di fronte alla Galleria Polidoro con un sistema articolato di scale e rampa pedonale. Un intervento che permetterà di estendere il mercato cittadino di piazza Ghiaia anche verso spazi circostanti attualmente meno frequentati che ne beneficeranno – come la Galleria Polidoro – pensato, quindi, anche a beneficio delle attività presenti e future.

SPAZIO AGLI UNIVERSITARI – Proprio l’Università avrà un ruolo centrale in uno spazio modellato per essere adatto agli studenti con laboratori multifunzionali e caffè letterario. Le iniziative dell’area ‘ParmaUniverCity Info-point‘, aperta dalle ore 10 fino alle 13 e dalle 15 fino alle 18, concessa in uso gratuito all’Ateneo e munita anche di uno spazio conferenze, vanno da attività di informazione e divulgazione sull’università alla distribuzione di materiale illustrativo fino alla vendita di merchandising targato Università di Parma (t-shirt, felpe, cravatte, zainetti ecc…). Visite, incontri, iniziative per incentivare aggregazione e socialità saranno il fulcro del progetto in modo tale da rendere gli studenti “i veri protagonisti di questo programma culturale”, prosegue sempre l’assessore Alinovi. Anche Paolo Andrei, rettore dell’università di Parma, sottolinea l’importanza del progetto in questo senso: “Generare un rapporto inclusivo nei confronti degli studenti, creare uno spazio che accresca il loro senso di appartenenza e di divulgazione delle attività accademiche […] sono questi gli obbiettivi che l’università e la città nel suo complesso si augurano per questo luogo ritrovato”.

“OCCUPAZIONE PACIFICA” E SICUREZZA – Per quanto riguarda la sicurezza del sottopasso sono previsti interventi per un sistema di videosorveglianza articolato in vari punti, vetrine blindate antiproiettile e la chiusura dello stesso alle ore 20. Inoltre nei prossimi mesi sarà stanziata in piazza Ghiaia una nuova sede per i vigili urbani. E’ importante però sottolineare che l’obbiettivo principale in questo campo è quello di rendere viva la zona e fare in modo che sia transitata da molti cittadini, attraverso iniziative che l’assessore Alinovi definisce di “occupazione pacifica“. Non sono da escludersi infatti eventi culturali e di aggregazione organizzati nelle ore successive alla chiusura. La sicurezza sarà in definitiva garantita in primo luogo dall’afflusso di persone, come continua infatti Alinovi: “Militarizzare la città non è una prospettiva avvincente”.
Dal punto di vista invece della sicurezza strutturale del complesso, sono stati eseguiti importanti interventi di stabilizzazione antisismica, anche attraverso l’uso di cemento armato e l’inserimento di particolari fibre di carbonio. Dal punto di vista dell’impermeabilizzazione inoltre, (infiltrazioni d’acqua avevano già ritardato la fine dei lavori), sono in programma ulteriori interventi che avranno luogo nel 2019. Oltre ad essi è prevista in futuro anche l’installazione di una particolare ‘Lanterna‘ a vetrata che permetterà di esporre i manufatti di epoca romana recuperati durante gli scavi più ulteriori reperti archeologici provenienti dalla collezione della Pilotta.

Un progetto ambizioso e articolato che “permetterà alla antica Parma Romana di emergere e diventare attuale, così da costituire un segno importante”. In questo modo il passato della città si veste di un nuovo significato, diventando parte integrante della Parma di oggi: questo il principio alla base di Aemilia 187 a.C.

 

di Fabio Manis, Gabriele Sani, Silvia Motzo

Servizio video di Fabio Manis

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