Quadri di Parma

RACCONTI DI PARMA

Parco_Ducale_ParmaLe storie di questa raccolta hanno tutte un comune denominatore, ovvero la città di Parma. Qualche volta la sua provincia, giusto per tentare di catturare, come una serie di istantanee, lo spirito forte, viscerale, di questa provincia. Amo Parma. Incondizionatamente.  E Parma è una città che si lascia amare facilmente.

Avete mai visto il Parco Ducale in autunno? Il grande viale che porta al laghetto è di tutte le sfumature di arancione possibili, fa abbastanza freddo per fermarsi al bar a prendere una cioccolata, ma abbastanza caldo per godersi una passeggiata. Con un po’ di fantasia, sembra di trovarsi sul set di Serendipity. Le panchine accolgono diversi studenti un po’ melanconici intenti a divorare libri fino a che il sole scende e non permette più di proseguire nella lettura. Rispetto ai periodo di primavera, quando il parco è pieno di vita e di persone, lo preferisco in autunno. Sembra di entrare in un mondo magico, nel cuore della città.

Le luci di via Mazzini. Il periodo di Natale è il mio preferito, perchè la magia si respira davvero. Le vetrine addobbate a festa, così come le strade, i portici. La gente carica di pacchetti, i sorrisi, i dolcetti. Banale, forse. Ma se vuoi entrare nello spirito natalizio, ti basta una passeggiata sotto i portici di via Mazzini, magari con un sacchetto di caldarroste in mano.

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La Pilotta in primavera. Dalla statua del partigiano, e il suo scenario di edera, fino all’ingresso di Beni Culturali. Mi piaceva quando c’erano quelle pentole enormi, che non ho mai saputo perchè e chi le avesse messe lì. Passavamo interi pomeriggi sull’erba, a raccontarci storie che non ci ricordiamo più. E poi, quando si era stanchi si starsene in Pilotta, o si riempiva troppo, si andava verso piazza del Duomo, e soltanto affacciandosi alla piazza venivano in mente lunghe lezioni della prof di storia dell’arte. E la cupola del Correggio, e la Deposizione dell’ Antelami.

D’estate la città si svuota, è normale. I fuorisede tornano a casa, e i parmigiani vanno in vacanza. E per consolarsi dalla sensazione di ‘solitudine’ e ripararsi dal caldo asfissiante, ci sono in macarons di San Biagio. Fragola, cioccolato, vaniglia e pistacchio. E le librerie. Le librerie di Parma sono
bellissime. Alcune storiche, altre recenti. Togliendo quelle universitarie, le librerie della città sono davvero una gioia per gli occhi e per il cuore. Ci si entra e ci si perde, e quando si è fortunati, si riesce a scovare un libro che ci permetta di ritrovarci davvero.

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