Quattro ragazze e OTTN Projects: la prima mostra “Anatomia del vuoto”

ERIKA, GIORGIA, CARLOTTA E FRANCESCA CI RACCONTANO COME E' NATO IL LORO PROGETTO A PARMA

Erika Gaibazzi, Giorgia Ori, Carlotta Roma e Francesca Rossi. Quattro giovani ragazze under 30. Studentesse ed ex-studentesse dell’Università di Parma, accomunate da una grande passione per l’arte contemporanea e con un sogno nel cassetto piuttosto ambizioso: “dare voce e spazio ad artisti emergenti del mondo dell’arte contemporanea italiana, per riportarlo allo splendore e fama di un tempo”. Questo è l’obiettivo ultimo che sta alla base dell’associazione culturale ‘OTTN Projects’ [acronimo di On To The Next: ‘avanti il prossimo (progetto)’], nata a Parma qualche mese fa dall’iniziativa delle quattro ragazze. Perché e come sia nata l’associazione, che progetti abbiano in serbo, ce lo raccontano loro stesse in una intervista realizzata in occasione dell’inaugurazione di domenica 12 maggio del loro primo progetto come collettivo: “Prevista n^1. ANATOMIA DEL VUOTO, con opere di Daniele Arosio”, aperta al pubblico in via Farini 59, fino al 19 maggio.

Alla domanda su come si siano conosciute e come sia nata l’idea di mettersi in proprio, Giorgia racconta: “Io, originaria di Parma, sono stata per molti anni in America dove ho lavorato come assistente curatrice presso il Ghetti Museum e il LACMA, Los Angeles County Museum of Art. Sono tornata in Italia perché avevo bisogno di autenticità, vivere a Los Angeles mi ha fatto distaccare molto dalla realtà. A marzo 2018, durante un workshop presso l’Università di Parma, ho conosciuto Carlotta e Francesca, due ragazze della provincia di Brescia. Allora lavoravo come curatrice presso il ‘The Mori Center’, situato in centro. Avevo appena gestito da sola l’inaugurazione di una mostra (con allestimento, scrittura del catalogo, relazione con il pubblico etc.)”, ma come giustamente sottolinea Giorgia, “la gestione di uno spazio culturale deve essere supportato da un lavoro di squadra”, ognuno con il proprio compito. Quando si è presentata la necessità di nuovi collaboratori per gestire altre mostre, Giorgia decide perciò di contattare, Francesca e Carlotta, le quali si sono sempre dimostrate professionali, sveglie ed appassionate di storia dell’arte. Erika, invece, arriva a settembre 2018 in qualità di tirocinante, e anche con lei si crea fin da subito una bella sintonia. “Ci siamo lanciate nell’organizzazione della mostra ‘The Way Out’, dove abbiamo esposto un collettivo di artisti berlinesi con un notevole riscontro da parte del pubblico. Abbiamo anche raccolto fondi per riuscire a portare in Italia in esclusiva Rebecca Louise Law. Il progetto è piuttosto impegnativo da realizzare, abbiamo trovato degli sponsor e nel 2020 dovremmo ultimare”. Le idee sono sempre moltissime, da qui la necessità e il desiderio di fondare l’associazione culturale.

Come sia  nata l’idea di organizzare delle mostre di breve durata, le ‘Prevista’, lo racconta Erika: “Questo format è un po’ una novità nel panorama culturale italiano. Abbiamo intitolato questo tipo di mostre ‘Previste’ perché sono un misto, un ibrido, tra una preview e una mostra. Hanno una durata molto breve, dai 2 giorni ad un massimo di 10″. Ad ogni mostra, grazie alla collaborazione con Contemporary Italian (una piattaforma a sostegno dell’arte contemporanea italiana emergente), l’associazione riesce infatti a dare voce e spazio ad un artista differente. Qui a Parma in questi giorni sono riuscite a portare in esposizione Daniele Arosio, originario di Milano. “Da circa due anni cerchiamo di organizzare un’esposizione con lui e finalmente siamo riuscite a trovare uno spazio – spiegano le ragazze – adeguato alla sua vena artistica, in linea con la sua estetica. Daniele affonda le sue radici nell’arte informale, l’arte povera e la casa in ristrutturazione, spoglia e da ultimare, in cui si svolge la mostra combacia bene con il suo stile”. 

Tutta la mostra si basa sul concetto del dentro-fuori, dove ogni opera è una membrana che cerca di tenere, trattenere all’interno qualcosa che vuole fuoriuscire. Il nome ‘Anatomia del vuoto’ invece rimanda alle parti del corpo femminile a cui alcune opere si ispirano. La luce con cui si possono osservare le opere cambia continuamente perchè penetra dalle finestre, perciò gli spettatori riescono ad osservare le opere in maniera differente a seconda dell’orario in cui visitano la mostra. Non sono presenti luci artificiali e grazie a questo è davvero possibile apprezzare la bellezza, le forme e i colori naturali delle opere.

Questa prima edizione di ‘Prevista’ ha avuto un grande riscontro da parte del pubblico, le prenotazioni per le date proposte sono andate esaurite in pochi giorni. Per chi avesse voglia di fare un salto, può comunque contattare info@ottnprojects.com.

OTTN, in qualità di associazione culturale, cerca di offrire quei servizi che stanno tra l’opera d’arte e il pubblico, per portare ad un avvicinamento tra i due lavorando su più fronti. In ambito educativo, ognuna si occupa di un progetto individuale. Carlotta sta progettando con artisti italiani emergenti degli workshop da svolgere in alcuni negozi dismessi a Parma, così da ridare valore attraverso l’arte sia al luogo in cui si terranno, sia alla città. Francesca scrive il blog e si occupa dei social. Erika ha iniziato la produzione del podcast con interviste a diverse figure del mondo dell’arte. “Una delle prime interviste sarà a Germano Bonetti, avvocato di professione, collezionista di arte contemporanea per passione. – concludono le ragazze – Gerry, come lo chiamiamo, è una figura importante per l’arte contemporanea perchè è una delle prime figure che è riuscita a portare il collezionismo sui social, principalmente su Instagram”.

Non ci resta che aspettare la prossima esposizione, intanto la mostra ‘Previsioni’ potrà essere visitabile su appuntamento.

di Laura Ghidotti

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