Elezioni studentesche: vecchi e nuovi protagonisti

GLI STUDENTI UNPR HANNO ELETTO I LORO RAPPRESENTANTI PER IL BIENNIO 2019-2021. I RISULTATI TRA RICONFERME E NEW ENTRY.

Colpi di scena non ce ne sono stati. Come avviene ormai da anni, Sinistra Studentesca Universitaria (SSU) si è aggiudicata l’Unipr. Il 14 e 15 Marzo si sono infatti svolte le elezioni dei rappresentanti degli studenti negli Organi e Organismi di Ateneo per il biennio 2019-2021. SSU, come ormai accade da diverse elezioni, è risultato il più votato nei maggiori organi di rappresentanza (Senato accademico, Consiglio d’amministrazione, Nucleo di valutazione, Consiglio per lo sport universitario e Consiglio degli studenti).

VERSO I DATI E OLTRE – Il distacco dalle altre associazioni studentesche è stato notevole. Per il Senato Accademico, la vittoria su UdU (Unione degli Universitari) è stata piuttosto marcata: se nel collegio dell’area Umanistica la differenza è stata solo di 170 voti (476 SSU contro i 306 di UdU e i 72 di Link), nell’area Scientifico-Tecnologica (821 voti contro 488) e nell’area Medico-Veterinaria ( 505 contro i 185 di UDU e i 135 di Link) il podio è stato conquistato senza troppa difficoltà. Per il Collegio dei Dottori di Ricerca, però, è Unione degli Studenti a ottenere la vittoria.

Anche negli altri organi di rappresentanza, Sinistra Studentesca si mostra agguerrita e vincente, sfondando ampiamente la soglia dei 1500 voti: ne ottiene 1756 al Consiglio di Amministrazione, 1742 preferenze al Nucleo di Valutazione e ‘solo’ 1614 voti al Comitato per lo sport universitario. Restano quindi indietro UDU, Link – Studenti indipendenti Parma, Student Office, Azione Universitaria – Studenti Fuorisede – Lega Universitaria e Camici in Movimento. Anche nel Consiglio per gli Studenti SSU mantiene la prima posizione. L’Area Umanistica (con 195 voti di vantaggio sul secondo classificato, l’UdU) e l’Area Scientifico-Tecnologica (qui i punti di distacco sono 309) si dimostrano ‘roccaforti’ per Sinistra Studentesca. Meno schiacciante la vittoria nell’Area Medico-Veterinaria, dove Camici in Movimento guadagna il secondo posto in graduatoria con soli 63 punti in meno del primo classificato.

“Sono veramente contento di questo risultato, frutto dell’impegno e della dedizione di tutti noi. Ciò conferma ancora una volta quanto l’operato della nostra associazione negli ultimi sei anni sia stato apprezzato dai nostri colleghi e colleghe”, queste le parole di soddisfazione del coordinatore di Sinistra Studentesca Universitaria, Davide Carcelli. Estensione di giorni e orari di apertura delle biblioteche, introduzione di distributori d’acqua e cestini per vetro e organico, intervento sui trasporti cittadini e sul sistema di tassazione universitario erano solo alcuni dei punti toccati dal programma elettorale di SSU.

Ma qual è la ricetta del successo, da sei anni a questa parte? “Grande passione, impegno costante, proposte valide e risultati concreti sono la base dell’associazione e, potremmo dire, la sua ricetta per il successo. Se ci si pone degli obiettivi e li si raggiunge insieme […] allora si avrà ottenuto il risultato voluto”. È soddisfatto del successo e orgoglioso del suo team il coordinatore Carcelli che, per il futuro, vede una strada ben delineata: “Il punto è guardare la realtà senza nascondersi dietro a slogan e ipocrisie, portando agli studenti e studentesse di questo Ateneo risultati concreti”.

Ma la soddisfazione non arriva solo dal fronte Sinistra Studentesca. Anche UdU, grazie alla coordinatrice Manuela Semeraro, esprime contentezza e gratitudine: “Siamo molto soddisfatti per i risultati ottenuti in questa tornata di Elezioni Studentesche, in quanto siamo tornati a fare rappresentanza studentesca anche negli organi maggiori […] Ringraziamo tutti gli studenti che ci hanno dato fiducia”.

ALLE URNE MALVOLENTIERI – Pare che gli studenti dell’Università di Parma si rechino ben poco ai seggi. Complice magari il maltempo che potrebbe aver scoraggiato anche i più volenterosi, quest’anno solo 3.927 studenti – contro i 26.523 aventi diritto – sono andati a votare. Il 14,81%. Un dato in calo rispetto al 2017 quando, a fronte del fatto che gli iscritti a Parma fossero 24.555, l’affluenza era stata del 16,32%. Nell’ultimo biennio il numero degli aventi diritto al voto è quindi aumentato di quasi 2000 unità, senza però che le urne abbiano beneficiato di tale incremento. Nonostante i ‘picchetti’ di convincimento appostati fuori dalle sedi dei seggi, quindi, gli studenti non si sono dimostrati particolarmente interessati a esprimere la loro opinione riguardo chi, dopotutto, li rappresenterà. Come se non bastasse, tra le già scarse schede scrutinate, quelle valide erano ancora meno: lo spoglio ha infatti dimostrato che, tra i pochi che si sono recati alle urne, molti hanno scelto di lasciare scheda bianca o di astenersi (ovvero di rinunciare al voto pur essendosi presentati alle urne).

Mancanza di voglia? Protesta? “Non c’è mai stata molta partecipazione – commenta un rappresentante di Link – chiaramente anche un po’ determinata dal fatto che l’università non fa una grande sponsorizzazione rispetto alle elezioni. Anche i ragazzi sono disinteressati, comprendono che esistono le elezioni solo quando la gente li prende e tenta di portarli a votare”. Sarebbe un concorso di colpa, insomma. Di avviso simile anche il coordinatore di SSU: “I problemi sono vari, ma fanno tutti capo alla difficoltà che ha uno studente di informarsi sull’azione delle associazioni usando gli appositi canali istituzionali. Mancata informazione che si trasforma in mancata consapevolezza e, a tratti, in disinteresse verso qualcosa che, ahimè, viene percepito tanto distante quanto in realtà attuale e prossimo”. Certo, questo è problema che affligge le elezioni studentesche di Parma come quelle di molti altri atenei. Speriamo solo che l’affluenza alle urne dell’università non rispecchi troppo alla lettera quella di domenica 26.

FACCE NUOVE – Il panorama universitario parmigiano cresce. Arriva Link – Studenti indipendenti Parma. Questa realtà appartiene a un progetto che si estende su tutto il territorio nazionale: Link, Coordinamento universitario viene fondato ufficialmente nel 2010, ha sede a Roma e si trova in molti dei principali poli universitari italiani. Da poco tempo anche a Parma, la presenza di Link fa crescere a quattro il numero delle sedi in Emilia-Romagna (Bologna, Modena, Forlì e appunto Parma). Nonostante la tenera età, l’associazione si è messa in corsa per le elezioni studentesche organizzando la ‘campagna elettorale’ e un pranzo di autofinanziamento.

“C’è bisogno di una rinfrescata” commentano dall’associazione, dove si dicono soddisfatti dei risultati ottenuti. “Siamo molto contenti del risultato. Siamo nati da poco più di un mese e siamo riusciti a vincere quasi tutte le cariche per cui ci eravamo candidati”. Il programma prevedeva, tra l’altro, prezzi calmierati sugli alloggi per studenti, distribuzione gratuita di assorbenti e maggiore disponibilità di libri consultabili in biblioteca. “Abbiamo già fatto tre incontri e siamo anche già riusciti a trovare un posto in cui probabilmente poi riusciremo ad aprire un’aula studio. Non è tantissimo, ma è solo un mese”.

Si sa come vanno le campagne elettorali. La sfida – stimolante – sarà per tutti quella di mantenere i buoni propositi e di trovarne di nuovi. I bilanci si faranno tra un paio d’anni. Nel frattempo, buon lavoro a tutti.

di Bianca Trombelli

 

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