WhatsApp: i messaggi avranno il tempo contato

NUOVE FUNZIONI TRA LE APP DI ZUCKERBERG. A FARE PRESSIONE, LA LOTTA PER LA PRIVACY E LE SFIDE DEI COMPETITOR


WhatsApp avrà una nuova funzionalità: i messaggi che si autoeliminano. È WABetainfo, canale Twitter specializzato sugli sviluppi dell’applicazione, a svelare l’arrivo di questa nuova modalità. Chi ha qualcosa da nascondere però non può ancora tirare un sospiro di sollievo. L’opzione infatti è ancora in fase di test e bisognerà attendere qualche mese prima che l’aggiornamento sia disponibile per tutti. Al momento solo gli utenti iscritti al beta tester per Android riceveranno in anteprima sul proprio smartphone la versione sperimentale: come già presente su Telegram e Snapchat, l’App di Mark Zuckerberg introdurrà l’autoeliminazione dei propri messaggi inviati.

VOCI DI CORRIDOIO – Anche se non si è a conoscenza della data ufficiale di rilascio WABetainfo ha già svelato alcune caratteristiche dei Disappearing Messages . Inizialmente sarà possibile utilizzarli solo nelle chat di gruppo e solo se l’amministratore deciderà di usufruirne. Si potranno scegliere tre tempi di auto-eliminazione: mai, 5 secondi e 1 ora. Solo dopo la fine dei test i ‘messaggi che si autodistruggono’ verranno estesi alle altre chat. Per i più malfidati questa funzione è sicuramente sinonimo di chat nascoste e segrete. In realtà, stando a quanto riportato da fonti vicine a Mark Zuckerberg, lo scopo dei disappearing messages sarebbe quello di eliminare messaggi non importanti. Il vantaggio sarebbe quello di avere chat più ‘pulite’, con conversazioni pertinenti al solo scopo della chat. Basta ‘meme’ e ‘GIF’ di colleghi o parenti che come dei tarli si insinuano nel mezzo di ogni singolo messaggio. Una faccina che ride può bastare, poi si potrà tornare alle cose serie eliminando il resto. Ecco perché inizialmente l’aggiornamento sarà applicato alle chat di gruppo. Inoltre questo permetterà di diminuire considerevolmente la mole dei dati accumulati sul nostro telefono dall’applicazione.

NOVITÀ? SÌ, MA… – Per molti utenti però questa funzionalità non risulterà una novità assoluta nel campo dei social: l’autodistruzione dei messaggi è presente già da molto tempo su Snapchat e Telegram. Snapchat è un’applicazione multimediale la cui caratteristica principale è proprio quella di consentire ai propri utenti di inviare messaggi di testo, foto e video solo per 24 ore. Anche se alcuni aggiornamenti hanno inserito la funzione Ricordi per salvare le snap personali, i messaggi possono essere visualizzati solo una volta dal destinatario. In questo senso Snapchat si muoveva in direzione opposta a quella di WhatsApp: prima i messaggi sparivano, ma ora con i Ricordi li si può salvare.

Telegram già da tempo fornisce la modalità di autoeliminazione dei messaggi attraverso le ‘chat segrete’ e il timer per i messaggi inviati nelle conversazioni quotidiane. Queste chat garantiscono una maggiore sicurezza tramite la crittografia end-to-end, grazie alla quale solo il mittente e il destinatario possono leggere i messaggi e nessuno – Telegram incluso – può intercettarli. C’è inoltre l’opportunità di far autodistruggere i messaggi in un lasso di tempo pre-impostato dall’utente dopo che sono stati letti o aperti dal destinatario. La vera rivoluzione che portò Telegram fu che il messaggio non scompare solo nella chat del mittente, ma anche in quella del destinatario e, soprattutto, non lascia nessuna traccia sul cloud dell’app. Modalità prosto copiata da Zuckerberg.

La possibilità di ‘tirare il sasso e poi nascondere la mano’ attraccherà anche su WhatsApp quindi. Oltre a ‘ripulire’ chat di gruppo, potrebbe dare il via a sempre più conversazioni segrete e insidiose? Sarà causa di liti tra fidanzati? Forse, ma principalmente si tratta di una strategia per rincorrere i principali concorrenti. Del resto questa tattica non è nuova al caro Mark. 

ELIMINARE PER STARE IN LINEA  È noto che già da diversi mesi, Mark Zuckerberg – CEO di Instagram, Facebook e WhatsApp – sia finito nell’occhio del ciclone proprio per questioni legate alla privacy dei suoi social network. Le nozioni di libertà e privacy sull’interfaccia social assumono sfumature totalmente soggettive. Tra le varie rivoluzioni in casa Zuckerberg, ad esempio, c’è n’è una su Instagram che ha già fatto alzare le polemiche soprattutto tra gli influencer. Nella sua ultima versione, ha scelto di togliere il conteggio dei like sotto le foto ed eliminare la sezione Segui già. Una novità che segue la linea indicata da Tara Hopkins – capo delle politiche pubbliche di IG in Europa – che in un articolo di IoDonna dichiara: “Vogliamo che Instagram sia un luogo dove tutti possano sentirsi liberi di esprimere se stessi”. Le polemiche sorgono quando con quei like ci costruisci una carriera.

La rivalità fra le due piattaforme di messaggistica non è di certo un mistero, così come la volontà del fondatore di Telegram, Pavel Durov, di surclassare Zuckerberg. Come riporta Il Sole 24 ore: quando la notizia dell’acquisto di WhatsApp da parte di Facebook è stata resa pubblica 500mila utenti hanno scaricato Telegram in pochissime ore, perché sentivano la loro privacy più tutelata se lontana dalle mani di Zuckerberg. Telegram difatti utilizza un protocollo all’avanguardia che viene continuamente migliorato dalla sua community di esperti di sicurezza. E per dimostrare ancor più la sua sicurezza questa app ha creato un contest per hacker: il Crack contest. L’app invita chi crede di essere in grado di decifrare i messaggi, a provarci. In palio 300.000$. Forse Zuckerberg non arriverà a tanto, ma la lezione dopo lo scandalo Cambridge Analytica lo sta portando a rivedere molte dinamiche sui suoi social.

IL NOSTRO SONDAGGIO – La nostra redazione ha creato un sondaggio, al quale hanno risposto 68 persone, per capire quanto gli utenti utilizzassero o conoscessero l’autoeliminazione dei messaggi. Il 60,3% del campione non ha mai utilizzato i disappearing messages. Molti di questi tuttavia non hanno mai utilizzato Telegram – che infatti in Italia registra un totale di 9 milioni di utenti contro i 32 milioni di WhatsApp. Il 58,6% del campione si dichiara comunque a favore dei messaggi che si autoeliminano in considerazione del fatto che consentono di mantenere la memoria del telefono più libera. Nonostante le percentuali ci forniscano un quadro generale abbastanza delineato, diversi e contrastanti sono le opinioni lasciate nei commenti liberi. C’è chi pensa che: “esistono già altre app se si desidera utilizzare questa funzione, Whatsapp ha un utilizzo su così ampia scala ed in così tanti ambiti che l’inserimento di questa funzione è soltanto deleterio”, mentre altri pensano invece che: “WhatsApp debba stare al passo con gli altri sistemi di chatting e permettere di scambiare messaggi, foto e video che poi non rimangano in vista”. In molti però lo vedono solo come un modo di celare la verità ad altre persone: “Chi tradirà lo farà davanti al naso della propria fidanzata senza destare sospetti”. Oppure è “utile per non farsi sgamare se devi nascondere qualcosa”. E ancora,”utili nel caso in cui si invia roba sensibile che non deve rimanere nella chat/memoria del telefono”. Vi sono anche i paladini della correttezza: “Se si è onesti non serve che un messaggio, un’immagine o qualsiasi altro documento venga eliminato”. La risposta più frequente però rimane sempre la più, forse, scontata: “Ognuno è libero di fare ciò che vuole”. In ogni caso consigliamo di continuare ad allenarsi nella disciplina dello ‘screenshot agonistico’…non si sa mai!

di Gabriele Gabbi, Ludovica Lentini, Melania Grelloni, Lucia Caputo e Riccardo Cisilino 

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