Grazie all’etica del Diritto, Claudio Magris dottore magistrale Unipr

LO SCRITTORE, SAGGISTA E TRADUTTORE È STATO "PREMIATO" CON LA LAUREA AD HONOREM DELL'UNIVERSITÀ DI PARMA. LA TREDICESIMA DELLA SUA ECCEZIONALE CARRIERA

L’Università di Parma può dire di avere un nuovo dottore magistrale in Giurisprudenza: lo scrittore, traduttore e saggista Claudio Magris. L’ “honoris” gli è stato conferito giovedì 24 ottobre presso l’Aula Magna dell’ateneo, durante una cerimonia a cui hanno preso parte numerosi suoi colleghi tra lettori, romanzieri, traduttori e critici. Tra i tanti, il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Giovanni Bonilini, il professore ordinario di Storia del Diritto Medievale e Moderno, Andrea Errera, ed il Rettore, Paolo Andrei. Si tratta della 13° laurea ad honorem che lo scrittore riceve come premio per la sue lunga e più che lodevole carriera.

LA CARRIERA- Claudio Magris nasce a Trieste il 10 aprile 1939. Dopo essersi laureato a Torino, dove presenta la tesi dal titolo ‘Il mito asburgico nella letteratura austriaca moderna‘, pubblicata poi da Einaudi nel 1963, si trasferisce in Germania dove segue un periodo di formazione accademica presso l’Università di Freiburg. Dal 1968 al 1970 diventa ordinario di Lingua e Letteratura tedesca nell’Università di Trieste, per poi tornare a Torino dove insegnerà fino al 1978 e, nello stesso anno, torna nuovamente a Trieste.

La profonda conoscenza scientifica sviluppata sulla cultura mitteleuropea ha portato Magris ad ampliare i suoi studi portandolo ad una conoscenza ancora più approfondita del mito asburgico: oltre alle traduzioni di scrittori come Ibsen, Kleist e Schnitzler, per citare alcuni titoli, nel 1971 pubblica i saggi “Lontano da dove, Joseph Roth e la tradizione ebraico – orientale”, sette anni dopo “Dietro le parole”, “Itaca e oltre” nel 1982, “L’anello di Clarisse” nel 1984, “Alfabeti. Saggi di letteratura” nel 2008.

Insieme alla produzione scientifica, nella lunga carriera di Magris vi è inclusa anche una’intensa attività letteraria che porta lo scrittore, grazie anche alla sua grande e pregiata cultura, ad emergere non solo come uno dei più illustri saggisti, ma anche come uno dei più apprezzati e acclamati narratori contemporanei. Lo testimonia la sua grande quantità di saggi, tra cui “Utopia e disincanto” (1999), ” La storia non è finita. Etica, politica, laicità (2006), “Davanti alla legge” (2006), “Livelli di guardia. Note civili (2006-2011)“, e di romanzi come “Danubio” (1986), “Un altro mare” (1991), “Alla cieca” (2005) e “Non luogo a procedere” (2015).

La laurea ad honorem appena ottenuta è solo l’ultimo dei tanti premi e riconoscimenti con i quali è stata premiata l’eccezionale carriera di Claudio Magris, come il Premio Strega del 1997 per il romanzo “Microcosmi”, il Premio Chiara alla carriera e il Premio letterario Giuseppe Acerbi del 1999, il Premio Principe delle Asturie nel 2004 per la letteratura, la Medaglia per le scienze e per le arti nel 2012, il Premio Letterario in Lingue Romanze alla Fiera Internacional del Libro di Guadalajara nel 2014 e il Premio del Cittadino Europeo nel 2018. Inoltre, sul fronte dell’impegno civile, Magris è stato senatore nella XII Legislatura dal 1994 al 1996.


LA GIURISPRUDENZA PER UNA SOCIETA’ PACIFICA-
 Il primo a prendere la parola durante la cerimonia di conferimento della laurea è stato Rettore Paolo Andrei: “Quello di oggi è un momento di festa per l’Università di Parma e per tutta la Comunità Accademica. Claudio Magris è un intellettuale ‘a tutto tondo’ capace di conciliare le sue qualità di studioso, soprattutto della cultura mitteleuropea, con un’intensa e feconda attività letteraria, che gli ha consentito di affermarsi come uno dei più importanti saggisti e narratori del nostro tempo”. Il merito di Magris sta, secondo il Rettore, nell’aver maturato una raffinata capacità di percezione del fenomeno giuridico pur non essendo un giurista di professione.

Nel suo discorso, inoltre, il Rettore Andrei ha voluto ricordare anche che la consegna di Laurea ad Honorem non è un semplice atto formale, ma è un momento di grande responsabilità scientifica, sociale ed etico-morale da parte dell’intero Corpo Accademico nell’accogliere ‘a pieno titolo’ una figura illustre, riconosciuta tale per meriti nel campo della ricerca, della cultura, delle professioni, del lavoro e dell’impegni civile.

Giovanni Bonilini ha specificato le motivazione del conferimento: “L’amplia produzione scientifica e saggistica di Claudio Magris si segnala anche in modo mirabile per l’attenzione profonda, sagace e originale con cui viene indagato il fenomeno giuridico. L’attenta lettura delle dinamiche sociali, che emerge dalle sue opere, mette a nudo gli effetti, talvolta sconvolgenti e imprevedibili, del diritto nella quotidiana esistenza collettiva. Ed è in questa abilità che è possibile individuare il merito saliente e cruciale da onorare con la laurea honoris causa in Giurisprudenza. Da ormai mezzo secolo Claudio Magris sottolinea la necessità di una giursprudenza giusta ed equilibrata come premessa indispensabile per il raggiungimento di quella consonantia armonica tra gli uomini, che dovrebbe essere sempre l’obiettivo primario di tutto il diritto”.

A pronunciare la laudatio è stato il prof. Andrea Errera, il quale ha elogiato la costanza di Magris nel sottolineare in tutte le sue opere la necessità di una giurisprudenza colta, coraggiosa e sensibile ai valori profondi e irrinunciabili della dignità umana: “Claudio Magris ha opportunamente e con forza messo in luce che solo un diritto che sia intrinsecamente giusto può veramente consentire lo sviluppo di una società pacifica, prospera e pienamente armoniosa”.

“IL DIRITTO? UNA PASSIONE”: Sono le parole di un commosso Claudio Magris al momento del suo discorso, nel quale si è detto completamente sorpreso dal conferimento di questa laurea honoris: “Mai come oggi è difficile per me esprimere gratitudine. Questo conferimento è un incredibile onore, che mai avrei immaginato di ricevere. E sono particolarmente colpito perché posso dire che questa passione in me, questo interesse, questo senso dell’importanza del diritto nella vita possono giustificare il riconoscimento di oggi più che i modestissimi risultati che ho raggiunto. Quando dico questo non lo dico per modestia, perché sono soddisfatto di tutti i risultati che ho raggiunto nella mia carriera, ma questo è forse è uno dei più grandi momenti di tutta la mia vita“.

Autorevolmente, Magris vuole ricordarci che la necessità di un cambiamento continuo valgono soprattutto per il diritto, dove la percezione del dinamismo storico è utile, se non addirittura indispensabile, ad impedire ogni possibile rischio di chiusura o di irrigidimento dogmatico: “Nel diritto nulla è immutabile, infatti fin dai tempi dei Greci le leggi venivano scritte pure per essere sottoposte alle verifiche e alle eventuali correzioni della storia. Inoltre è molto importante la solidità e la centralità del diritto nella vita sociale, a cominciare dalla fonte più prestigiosa, ossia la Costituzione”.

Magris, inoltre, è del parere che non è possibile allontanarsi dalle prescrizioni giuridiche per mero opportunismo etico, come la gente pensa di poter fare liberamente. L’Europa, in futuro, dovrà fare i conti con una società ancora più multietnica e multiculturale e, pertanto, sarà necessario stabilire una sorta di bilanciamento dei valori in gioco, e questo è possibile solo tramite una adeguata politica: “Solo la composizione del conflitto è una soluzione, e questo spetta alla politica. Ma il dialogo e il bilanciamento politico dovrà sempre e comunque tradursi in norme giuridiche positive più giuste, per creare uno Stato più giusto”.

di Mattia Celio

 

 

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