Monopattini elettrici: solo moda o spostamento intelligente?

LA VENDITA DI MONOPATTINI ELETTRICI È UN TREND IN CRESCITA. ANCHE PARMA SI PREPARA A REGOLAMENTARE IL NUOVO MEZZO DI TRASPORTO

Foto di Denniz Futalan

Micromobilità e spostamenti eco-sostenibili sono ingredienti essenziali di una società che punta ad essere green. Il 2019 è stato l’anno in cui il Parlamento Europeo ha vietato l’uso della plastica monouso. Sempre più aziende puntano sull’ecologico cercando di limitare produzione e diffusione della plastica. Perfino McDonald’s ha intrapreso un percorso di riduzione di cannucce e coperchi fornendoli solo su richiesta. In particolare, però, il 2019 è stato per l’Italia l’anno del monopattino elettrico: un mezzo di trasporto eco-sostenibile, oggi al centro di molti dibattiti. Se infatti da una parte si vuole favorire la green mobility, dall’altra si vuole controllare il fenomeno affinchè non si faccia un uso pericoloso e improprio del mezzo.

INTANTO: DI COSA SI TRATTA? – Un monopattino elettrico è essenzialmente un monopattino classico con un motore ed una batteria. In commercio ce ne sono diversi, a seconda delle proprie esigenze. Il prezzo dipende dalla durata della batteria, dalla potenza del motore e dal brand. In media la spesa di un monopattino varia tra i 150 e i 700 euro.

Si tratta insomma di una rivisitazione in chiave moderna del vecchio monopattino, un tempo simbolo di svago per i più piccoli che lo utilizzavano per brevi spostamenti. In Italia i monopattini elettrici hanno tardato ad arrivare, mentre a cavallo tra il 2016 e il 2017 erano già il mezzo in sharing più diffuso in molte capitali europee.

QUANTO E’ IN CRESCITA IL FENOMENO? – Da una ricerca su Google Trends si può notare quanto la ricerca della parola monopattino elettrico sia aumentata, addirittura quadruplicata nell’ultimo anno. Secondo il Sole24Ore le vendite di tavole elettriche Nilox nel 2018 sono state di 280.000 unità. Mentre da una stima dello stesso brand, di punta nel campo dello spostamento sostenibile, nel 2019 le vendite mondiali triplicheranno rispetto al solo 2018. Insomma un trend che punta ad essere tra i musthave 2019/2020.

Per quanto riguarda l’Italia, tuttavia, questo tipo di mobilità sta prendendo piede sopratutto nelle grandi città italiane come Milano, Torino, Roma, Bologna, Rimini, dove la conformazione fisica della città permette questo tipo di spostamento. Da notare che questo tipo di veicoli funzionano esclusivamente in pianura con dislivelli fino ad un massimo del 3%.

 

PRO E CONTRO – Il monopattino elettrico, essendo un mezzo di nuovissima generazione,  in Italia è al centro di numerosi dibattiti per la sua potenziale pericolosità. Questo perché il conducente del mezzo ha come unico contatto con il veicolo una pedana che non assicura alcuna misura di sicurezza. Per questo, le case produttrici consigliano l’uso del casco. E’ tuttavia un mezzo molto valido che permette spostamenti ecologici nel raggio di 30 km e anche oltre. Inoltre possibile piegarlo e trasportarlo comodamente. Ad esempio, in Italia non è previsto un pagamento per il trasporto del monopattino sul treno, al contrario della bicicletta. Ma come si pongono le normative italiane rispetto a questo tipo di veicoli?

COSA PREVEDE LA LEGGE IN ITALIA SUL MONOPATTINO –  L’uso dei monopattini è stato regolamentato con il decreto Toninelli in vigore dal luglio 2019. Il decreto affida ai singoli comuni la possibilità di avviare da uno a due anni di sperimentazione sulla circolazione dei monopattini elettrici. I comuni decideranno quindi in maniera autonoma aree e modalità di utilizzo di questi veicoli.

Il testo di legge prevede però l’utilizzo dei monopattini (sono esclusi hoverboard e monowheel, per i quali l’uso non è ancora regolamentato) esclusivamente nelle aree urbane, su zone pedonali, ciclabili e zone 30. Nei centri cittadini e zone pedonali il limite imposto è di 6 km/h, mentre su ciclabili e zone 30 la velocità può oscillare tra i 6 e i 20 km/h. I singoli monopattini, per circolare, devono essere dotati di illuminazione, segnalatore acustico e motore con potenza pari o inferiore a 500w. I singoli dispositivi dovranno presentare la marchiatura CE ai sensi della direttiva europea 2006/42/CE. Attualmente il casco è consigliato, ma non obbligatorio. Nei prossimi mesi è inoltre prevista, da decreto, l’installazione dell’apposita segnaletica stradale. Infine, la guida del monopattino è permessa ai soli maggiorenni o ai minorenni che hanno conseguito il patentino per ciclomotore.

ANCHE PARMA ACCOGLIE I MONOPATTINI – A chiarire la posizione del Comune sul nuovo mezzo di trasporto interviene l’assessora alle Politiche di Sostenibilità Ambientale Tiziana Benassi. Il Comune, infatti, ha sempre sposato il concetto di spostamento ecosostenibile, cercando di “dare delle alternative alle auto” spiega Benassi. “Come amministratore credo che il monopattino non sia semplicemente una moda, anzi credo che in una città come Parma possa trovare la giusta collocazione. Parma è piuttosto piccola con un centro storico di soli 2,4 km quadri, il campus è a circa 5 km dal centro, quindi questi elementi si prestano a comprendere quanto utile possa essere questo strumento in una dimensione come la nostra”.

L’assessora Benassi chiarisce infatti che il Comune sta lavorando al progetto ‘monopattino elettrico’ già da alcuni mesi, prevedendo un periodo di ‘prova’ in cui i cittadini potranno abituarsi al nuovo mezzo di trasporto. “Per quanto riguarda un servizio di sharing per monopattino – continua invece la Benassi – Parma ad oggi non ha ancora questo servizio. Stiamo seguendo una procedura che al momento in Italia è in fase di sperimentazione solo a Rimini. Molte città ci hanno provato ma in un secondo momento hanno trovato ostacoli di tipo normativo”.

UN MEZZO PERICOLOSO? – L’ assessora pensa che sia fondamentale educare alla novità, infatti spiega: “E’ pericoloso semplicemente perché è nuovo. Dentro il Dna delle persone tutto ciò che è nuovo non compare. Quindi c’è un aspetto comportamentale che non è trascurabile. Qui entra in gioco il periodo di sperimentazione che servirà ad introdurre un nuovo modo di guardare a questo mezzo. Poi, giustamente, va normato. Sarà fondamentale sensibilizzare le persone con iniziative ad hoc in modo da facilitarne l’ingresso del mezzo nell’immaginario collettivo”.

Proprio in merito all’esigenza di normare il nuovo veicolo, l’assessora Benassi informa che anche Parma avrà il suo regolamento, fissando come probabile data, la primavera 2020. Un invito ai nostri lettori è dunque di rimanere aggiornati sul tema e di usare il monopattino con prudenza nel rispetto delle norme  sopra elencate, nell’attesa dell’effettiva ordinanza del Comune di Parma.

 

di Raffaele Buccolo

 

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