Cos’è l’amore? La parola ai dating show e le sue mutazioni

VIAGGIO TRA I PROGRAMMI 'DATING SHOW' ITALIANI CHE CI HANNO INSEGNATO COS'E' L'AMORE. MA E' AMORE O SPETTACOLO?

 

“Amor c’ha nullo amato, amar perdona” scriveva il sommo poeta durante il tragitto infernale; e Jovanotti riprese poi la citazione per la sua famosa Serenata Rap del 1994, dove univa la tematica più trattata dalla notte dei tempi all’innovativa forma musicale. Corteggiamento era la parola d’ordine: con letterine, dediche, sassolini contro la finestra e non solo. Ahinoi (forse) i tempi sono cambiati. Like, swipe right e cuoricini hanno modificato l’approccio, ma è la TV che ha dato la sterzata decisiva introducendo i famigerati dating show importandoli da ogni parte del mondo. E tutti noi romantici (e non solo) siamo cresciuti influenzati da questi programmi (nel bene e nel male).

ALLE ORIGINI DEL FENOMENO   All’arrivo degli anni 2000 iniziano a pullulare programmi con lo scopo di rubare il lavoro a Cupido o meglio proiettarlo sul grande schermo. S’iniziò con ‘Stranamore‘ nel lontano 1994, condotto dal volto noto Alberto Castagna. Scopo del programma – andato in onda per 14 edizioni, con ascolti record per le prime tre edizioni in prima serata su Canale 5 – era quello di riconciliare coppie in crisi tramite appelli accorati e l’utilizzo del celebre camper (per portare il disperato/a dall’amato/a).  Il programma era basato su un’idea già presente nella rubrica ‘Fiori di Arancio‘ della trasmissione ‘Portobello‘ di Enzo Tortora e della rubrica ‘Amore ritorna‘ del programma ‘Studio 5’. È pero il 1996 l’anno della  svolta per la ricerca dell’anima gemella in senso vero è proprio.


uomini e donneCHE L’ERA DEI DATING SHOW ABBIA INIZIO! – Chi, se non la regina della tv italiana, poteva inventarsi una formula del tutto nuova per la tv? Proprio lei “Queen Mary” alias Maria de Filippi, nel 2001 decise di trasformare un semplice talk show per adulti in un dating show con i fiocchi dal nome ‘Uomini e Donne‘. Troni, corteggiatori e corteggiatrici, pubblico, un parterre di opinionisti che giudicano il percorso e chi più ne ha più ne metta.

Tutto questo solo e solamente per trovare l’anima gemella, no? Certo che sì, tanto che dal 2010 è nata pure la versione over del trono denominata ‘Cavalieri e dame‘. Forma diversa rispetto al trono dei ragazzi, ma con stesso fine: trovare anche per i più attempati l’amore della propria vita. Su questa scia si è fatto largo lo show ‘Take me out‘ dove un schiera di ragazze, per la precisione 30, attendono l’arrivo di un single al motto: “L’ascensore è occupato, il ragazzo è libero… single fatti vedere!”. Superando una serie di manche le donzelle hanno a disposizione un pulsante e nel caso il ragazzo non rispecchiasse i loro gusti, non devono far altro che spingere il pulsante e la luce ‘dell’interesse’ si spegne. Facile no?

matrimonio a prima vistaLA NASCITA DEGLI ESPERIMENTI SOCIALI – Ma il mondo della televisione si sa: se non cavalca l’onda non è contento e quindi spazio ai blind date! Sì avete capito proprio bene. Spazio ad ‘Undressed‘ sul canale Nove – importato dal Regno Unito – dove una coppia di sconosciuti si incontrano davanti ad un letto e prima di infilarsi sotto le coperte devono spogliarsi… Un ritorno all’Eden di Adamo ed Eva? Forse, ma sempre nel segno dell’amore.

E se dovessero inserirsi degli psicologi? Sarebbe più complicato? No, assolutamente. Anzi molto più intrigante e coinvolgente. Quindi ladies and gentleman ecco a voi…. rullo di tamburi… ‘Matrimonio a prima vista Italia’. Da un format danese intitolato ‘Married at the first sight’, un team di tre esperti analizza i profili dei partecipanti e calcolando le percentuali d’affinità ‘confeziona’ tre coppie, le quali si conosceranno solamente al momento del matrimonio… davanti all’altare! È questo che intendiamo per amore? Una combinazione di dati, statistiche, formule in grado di trovarci la metà della nostra mela?

Sono amori duraturi? È la ricetta per l’amore eterno? Purtroppo non sembra così. Come riportato dalla giornalista Arianna Ascione del corriere.it i sognatori devono purtroppo destarsi e tornare alla realtà: “Finora, a differenza di quanto accaduto in altri Paesi, soltanto 1 coppia italiana su 9 ha superato indenne la prova del tempo, segno che l’amore non è una scienza esatta e che, soprattutto quando gli sposini si trovano ad affrontare la vita quotidiana tra difficoltà e routine, entrano in gioco fattori imprevedibili”. Chiara e diretta l’analisi proposta che però non sembra demoralizzare le persone, anzi. Ecco quindi nascere programmi come ‘Il contadino cerca moglie’ (2015) o ‘Primo appuntamento‘ (2017). Il primo prodotto da Sky – da un riadattamento di ‘Farmer Wants a Wife’, prodotto da ‘Fremantlemedia Italia’ per ‘Fox Networks Group Italy’ – ed il secondo in onda su RealTime – galassia satellitare pure per il canale n.31 e basato sull’omonimo format inglese- creati ad hoc per ampliare la costellazione dell’appuntamento con l’amore.

IN TV DAGLI ANNI 80′. – È vero abbiamo affermato che l’era dei dating show è arrivata con l’avvento degli anni ‘2000, ma non è così. Ci siamo sbagliati? No, ma ai tempi non c’era l’eco che c’è ora, ma per un esperto come si fa a non nominarli? E dunque spazio a ‘M’ama e non m’ama‘: quiz televisivo in onda su Rete4 dal 13 febbraio 1983 al 2 giugno 1985 ideato da Paolo Limiti e Steve Carlin. Nel 1985 debutta invece il programma di Marco Predolin ‘Il gioco delle coppie‘, format ripreso dallo show americano ‘The Dating Game’. Scopo del gioco era quello di far scegliere a un ‘cacciatore’ un partner fra tre scelte, in base alle risposte che questi/e davano.

Ma non finisce qui: nel 1989 arrivò ‘Agenzia matrimoniale‘ condotto prima da Marta Flavi e poi da Barbara d’Urso per la sua ultima edizione. Nel salotto del format tv ogni giorno si incontravano persone in cerca dell’anima gemella e si combinavano appuntamenti. Oppure si ascoltavano le esperienze di coppie con problemi, che la conduttrice cercava di risolvere con buoni consigli. E poi ancora ‘Colpo di fulmine con Alessia Marcuzzi che all’inizio degli anni ’90 girava per le strade delle città italiane selezionando un ragazzo (in teoria e per lo spettatore: a caso), per poi andare in giro alla ricerca della sua anima gemella.

tila tequila mtv MTV ITALIA IN LOVE – Come non scordare poi il tanto amale canale MTV? Ora non più trasmessa in chiaro – ma diventato proprietà di Sky – la rete ora denominata TV8 trasmetteva i più famosi show d’oltreoceano, sempre incentrati sull’appuntamento con l’amore. Si cita ‘Are you the one? (2014) dove giovani single – accoppiati segretamente dai produttori in base ad algoritmi ‘scientifici’ – provano a trovare l’amore. Costretti a vivere tutti insieme (circa 10 coppie ignare) in una grande villa con tutti i comfort, devono riuscire a scoprire chi è il partner a loro assegnato.  Se tutti individuano il compagno/a allora condivideranno anche il premio finale da 1 milione di dollari. Ma prima di questo, chi non ricorda la mitica Tila Tequila? Tornando indietro al 2007  ritroviamo ‘A Shot at Love with Tila Tequila‘. 32 concorrenti (16 uomini e 16 donne) ed un solo cuore da conquistare attraverso delle prove per capire chi fosse più affine a Tila, sì perchè lei si dichiara bisessuale e le cose si fanno più complicate che negli alrti programmi. Da questo è nato lo spin off  ‘That’s amore con Domenico Nesci (italiano di origine e precedentemente concorrente del programma con Tila Tequila). Forse il format originale era troppo “spinto” per la TV del Bel Paese? Beh sembrerebbe di sì visto come la bisessualità sia ancora considerata un tabù ai giorni nostri e questo format non è mai stato importato sulla tv italiana.

Cos’è cambiato dunque in questi decenni di trasformazioni televisive sull’amore? Probabilmente la percezione che le persone potrebbero avere del sentimento amoroso. Gli anni sono passati, ma l’amore rimane attualmente il fulcro attorno al quale ruotano svariati programmi che vedono aumentare la loro popolarità ed il lo share di puntata in puntata. Ma come è possibile che questi format continuino a incuriosire il pubblico? Perchè fanno presa sulle nostre debolezze. È colpa nostra? Ci piace farci gli affari altrui e spettegolare sulle disavventure del primo malcapitato di turno? Sembrerebbe così. Una società di “pettegoli/e del web” che si nutre di giudizi e prese in giro e che sguazza felice all’interno di questi format. Colpo di fulmine e romanticherie? Macchè, scordatevelo! O almeno non più perchè ora i toni si sono accesi, i valori completamente mutati. Spettacolo, spettacolo, spettacolo con un occhio rivolto sempre alla telecamera con il solo scopo di accrescere la propria fama. “Amor ch’alla telecamera gentil ratto s’apprende”… Un’amore protagonista da sventolare ai quattro venti, senza però alcun sentimento reale. Ma quello che dobbiamo domandarci è, sarà così anche nella vita dietro allo schermo? Abbiamo dimenticato i veri valori dell’amore? Vogliamo credere di no, ma inevitabilmente questi programmi tv un po’ ci influenzano nel nostro modo di pensare la relazione di coppia. Ma vediamoli anche per quello che sono, un’oretta di sano svago un po’ trash che ci fa staccare la spina. Non è forse il compito dell’intrattenimento?

di Riccardo Cisilino

 

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