UniForCity: l’Ateneo si fa “imprenditore di cultura” verso la città

CHIUSO IL SECONDO CICLO DEL PROGETTO, SI LAVORA GIA' AL TERZO IN VISTA DELL''EXPO

ParmAteneo Uniforcity“L’Università deve essere imprenditrice. L’interesse è pubblico, perciò l’Università di Parma si propone di interagire col territorio”, così il dottor Alessio Malcevschi, organizzatore di UniForCity tira le fila del progetto che ha concluso il secondo ciclo d’incontri lo scorso 6 dicembre.
L’Università si è unita senza esitare ai cambiamenti che la riforma universitaria 2010 ha voluto: un mondo accademico a porte aperte perché diventi fattore di sviluppo della società e della sua economia. Da questi intenti e dalla sinergia e dalla volontà di collaborare tra Università e Comune, ha preso vita UniForCity, un progetto caratterizzato da un ciclo di conferenze ed incontri che fanno incontrare il mondo studentesco e la cittadinanza. Obiettivo di UniForCity è infatti far conoscere al territorio la ricerca, la competenza e le novità, frutto delle capacità degli studenti, per far sì che la stretta di mano tra queste due realtà sia sempre più forte.

 

LA GENESI – Nato da un’idea del rettore Loris Borghi, che fin dal suo insediamento ne ha voluto l’attuazione, il progetto ha visto delegato il professore Alessio Malcevschi, del Dipartimento di Bioscienze e Michele Guerra, delegato del rettore per Cultura, Università, Territorio. Che UniForCity abbia anche, o potrebbe avere, uno sviluppo occupazionale, attirando l’attenzione del mondo imprenditoriale verso i cervelli dell’Università di Parma, lo spiega lo stesso Malcevschi: “Uno degli obiettivi di UniForCity è quello di fare in modo che l’Università abbia una funzione imprenditrice, non nell’ottica che si debba fare impresa in termini di semplice profitto, ma nel senso di imprenditrice di cultura. UniForCity – aggiunge – propone e illustra alla cittadinanza; che poi in questa ci siano singoli cittadini, enti, aziende che vogliano utilizzare queste competenze come bene comune, ben venga”.

 

GLI INCONTRI – Il progetto, co-organizzato con il Comune di Parma, ha visto una seconda tranche (la prima si era svolta la scorsa primavera) caratterizzata da sette incontri che, a partire dal 10 ottobre scorso, si sono tenuti tra il Palazzo del Governatore e l’Università:
– La scienza in una società libera. “La scienza può evolversi solo nell’ambito di una società libera in cui si può discutere senza dogmi e senza dictat ideologici, religiosi e culturali”: questo è stato il messaggio fondamentale di Armando Massarenti, studioso di epistemologia, responsabile dell’approfondimento culturale de ‘Il Sole-24 ore’ e relatore dell’incontro in cui si è parlato del rapporto tra democrazia e scienza.
Cristalli intorno a noi: alimenti, terme, medicine. L’evento, organizzato dalla professoressa Alessia Bacchi del Dipartimento di Chimica dell’Università di Parma, ha inaugurato la mostra sui Cristalli illustrandone i contenuti e spiegandone le motivazioni.
– ParmAteneo, il giornale online degli studenti dell’Università di Parma. Incontro che ha ufficializzato la nascita e la presentazione alla città del nostro settimanale.
– Tavola rotonda su ‘Sostenibilità ambientale e nuove tecnologie: una possibilità o una necessità?’. “Senza dubbio la giornata che ha riscosso maggior successo –  commenta il professor Malcevschi ad evento ultimato – merito anche del passaparola via internet e del riscontro sulle testate giornalistiche locali”. All’incontro, l’unico tenutosi nell’Aula Magna dell’Università, sono intervenuti, oltre al già citato Malcevschi, i professori Nelson Marmiroli e Agostino Gambarotta e gli studiosi Luca Mercalli, Mario Tozzi e Grammenos Mastrojeni.
– Progetto Parma e la grande guerra. Organizzato dal professor Piergiovanni Genovesi del Dipartimento di Lettere dell’Università di Parma.
– Il diritto di fronte i cambiamenti climatici. L’evento, che ha visto come relatore il professor Antonio D’Aloia del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Parma, è risultato estremamente interessante ed ha coinvolto particolarmente gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario “F.Bocchialini” , suscitando un vivace dibattito tra gli spettatori su diverse tematiche ambientaliste.
– Viaggiando nella Food Valley tra cibo e sostenibilità. A chiudere il cliclo d’incontri è stato quest’ultimo, presieduto dalla professoressa Antonella Bachiorri del Dipartimento di Bioscienze dell’Università di Parma.

 

A LAVORO PER LA TERZA EDIZIONE  IN VISTA DELL’EXPO – Un secondo round di appuntamenti, questo di UniForCity, che ha riscontrato un buon successo, con una media tra le cinquanta e le sessanta persone presenti per incontro. Il pubblico più numeroso si è avuto però nell’incontro del 6 novembre in Aula Magna con due ospiti di spicco quali gli esperti Luca Mercalli (Società Meteorologica Italiana onlus) e Mario Tozzi (Cnr-Igag Istituto Geologia Ambientale e Geoingegneria). “Si è parlato del cambiamento globale del clima e di sostenibilità ambientale, argomenti che inevitabilmente erano da collegare alle alluvioni che nel mese di ottobre hanno colpito anche la nostra città”, ha precisato Malcevschi, dicendosi complessivamente soddisfatto della riuscita del progetto. “Sono contento, il bilancio è stato buono ma si può sempre migliorare”.
Primo punto di partenza che ci si propone di migliorare è infatti l’aumento dei numeri. Le presenze ai vari incontri, infatti, sono state garantite per lo più dalle scuole che hanno portato intere classi a partecipare al progetto. “In città molti non sapevano nemmeno dell’esistenza di UniForCity, forse bisognerebbe puntare più sulla pubblicità fatta dai social”, suggerisce il delegato.
E’ a questo che si punta per la terza tornata di incontri che prenderà avvio in concomitanza con l’Expo e dove verranno trattati temi vicini a quelli della grande esposizione di Milano. “Lavoreremo a fianco del professor Erasmo Neviani e al suo gruppo di lavoro che si occuperà del progetto ‘L’Università di Parma per Expo 2015’. Si tratterà del buon ambiente, del buon cibo, della buona vita, del diritto all’alimentazione – anticipa Malcevschi che aggiunge – L’ambiente non si migliora stando con le braccia conserte, bisogna agire”.

 

di Federica Fasoli, Michele Panariello, Iosetta Giulia Santini, Giovanna Triolo

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