Le situazioni irrisolte

Le situazioni irrisolte sono quelle che, vuoi o non vuoi, ti portano ad inseguire cose che non esistono. Sono quelle che ti lasciano in sospeso le parole, quelle cariche di rabbia e di rancore, di motivazioni che vorresti sentirti dire ma che, alla fine dei conti, nessuno ti darà mai.

Le situazioni irrisolte nascono dalla mancanza di coraggio. Sono quelle che si creano quando alle parole non seguono i fatti, quando le promesse non vengono mantenute, quando la gente preferisce sparire piuttosto che affrontare di petto i problemi.

Le situazioni irrisolte ti lasciano in bilico: tra il ‘si’ e il ‘no’, in balìa del ‘forse’, nell’incertezza. E per chi nel limbo del ‘boh’ non sa starci sono quelle situazioni che ti logorano dentro e ti fanno capire quante persone piccole esistano al mondo. E per piccole non intendo d’età o di statura, ma di coscienza. Sempre se una coscienza, dentro i loro corpi altrettanto piccoli, esista.

Le situazioni irrisolte, però, cariche della già citata mancanza di coraggio sono anche quelle che ti fanno capire quanto tu sia intelligente e quanto siano importanti il rispetto, il voler bene a se stessi e la propria dignità. Quest’ultima deve vincere su tutto. Prima degli altri, prima della serenità altrui, prima della felicità di chi ci circonda veniamo noi stessi. E non per egoismo, perché questo non è egoismo: è rispetto della propria persona.

Da sempre sento dire che le persone intelligenti siano anche le più sensibili. La sensibilità è la capacità di catturare anche i dettagli, quei piccoli particolari apparentemente insignificanti che invece valgono molto. E per capire fino in fondo, per arrivare a comprendere il vero significato delle cose, per toccare e farsi toccare ‘sensibilmente’ e realmente bisogna essere intelligenti. Di contro, chi rimane in superficie, chi non riesce ad andare oltre, chi si accontenta di quello che vede perché gli basta così si dimostra insensibile e di conseguenza poco intelligente. E destinato a rimanere insoddisfatto, aggiungo io.

Quando le situazioni irrisolte coinvolgono persone sensibili e quindi intelligenti la conseguenza è sempre la stessa: la sensibilità le porterà a soffrire, ma l’intelligenza le spingerà ad andare avanti più forti di prima. Perché le persone intelligenti sanno di esserlo e per quanto la loro sensibilità le conduca a farsi del male prima o poi la ragione le ricondurrà a farsi del bene.

Ho capito che le situazioni irrisolte, a volte, bisogna lasciarle tali. Provare a risolverle è solo un grande spreco di parole e lacrime. E per come la vedo io, sia le parole che le lacrime devono essere destinate a qualcosa di meglio. In un momento preciso della mia vita ho donato ad entrambe un significato profondo e, da quel momento, le uso col contagocce per far sì che non vadano buttate per cause inutili.

Date valore alle vostre parole, e anche alle vostre lacrime. Urlatele e versatele solo quando ne varrà davvero la pena. In caso contrario conservatele, e anche per bene: al momento opportuno saranno il vostro sfogo e la vostra salvezza.

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