“La differenza invisibile”: l’Asperger raccontato a fumetti

UNA GRAPHIC NOVEL FRANCESE TRATTA DA UNA STORIA VERA PER RACCONTARE LA VITA DI CHI E' NELLO SPETTRO AUTISTICO

Negli ultimi decenni gli studi sull’autismo e la sindrome di Asperger hanno fatto enormi passi in avanti, sfatando molti pregiudizi e aiutando persone che altrimenti dovrebbero convivere con questi disturbi senza alcun aiuto. Anche le arti si sono occupate di questo tema, non ultimo il fumetto, e a dimostrarlo è La differenza invisibile, graphic novel francese scritta da Julie Dachez e disegnata da Mademoiselle Caroline, pubblicata in Italia dalle Edizioni LSWR.

L’opera è tratta da una storia vera: la protagonista, Marguerite, ha 27 anni, un lavoro stabile e convive con il suo compagno, un cane e due gatti. Una vita all’apparenza perfetta, se non fosse per un particolare: Marguerite ha enormi difficoltà nei rapporti sociali, non capisce le battute e l’ironia, ha una routine rigidissima dalla quale non riesce a spostarsi e fa fatica ad avere contatti fisici, persino con il suo fidanzato; tutti questi fattori fanno sì che le persone intorno a lei la percepiscano come “strana” nel migliore dei casi, “matta” nel peggiore. Marguerite inizierà a dare una svolta a questa situazione quando scoprirà, a poco a poco, e dopo numerose ricerche, di rientrare nello spettro autistico che la porterà a un lungo percorso per trovare il suo posto nel mondo.

Sin dall’inizio la diversità di Marguerite viene resa esplicita non solo attraverso il suo comportamento, ma anche da una peculiarità nello stile grafico dell’opera: le nuvolette dei suoi dialoghi sono bianche o grigie, mentre quelle di chi gli sta intorno sono rosse; e quando si trova in situazioni particolarmente stressanti, o per l’eccessivo rumore o per altri motivi, l’ambiente circostante inizia a colorarsi di rosso, a identificare il suo isolamento e il non riuscire a integrarsi.

 

Per quanto riguarda il tema trattato, la narrazione rispecchia molto fedelmente le condizioni di chi è affetto da Asperger, tanto che quelli che leggeranno l’opera sicuramente si identificheranno pienamente con la protagonista. Infatti, oggi la vera Marguerite è diventata molto celebre in Francia come attivista nel sensibilizzare l’opinione pubblica su questo argomento.

Se si può parlare di difetti in quest’opera, si può notare che nel modo in cui lei racconta come cerca di vivere dopo aver scoperto la verità su sé stessa, dopo aver realizzato di rientrare nello spettro autistico, fa uno sfoggio eccessivo di questa sua peculiarità, usandola anche come giustificazione in casi inappropriati. Il problema è che, come spiega la stessa autrice, esistono tanti tipi di autismo, e mentre alcuni ti permettono comunque di vivere in piena autonomia, altri ben più gravi ti costringono invece a dipendere dagli altri per tutta la vita; ma ne La differenza invisibile viene raccontato solo il primo caso, smontando determinati pregiudizi ma al tempo stesso creandone degli altri.

In conclusione, l’opera di Dachez e Caroline racconta abbastanza bene un tema controverso e tuttora soggetto di dibattiti.

di Nathan Greppi

Scrivi un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*