Anziani e Covid-19: la tecnologia aiuta a comunicare

UN ABBRACCIO A DISTANZA TRA VIDEOCHIAMATE E DISPOSITIVI TECNOLOGICI

Gli anziani sono la nostra memoria. Questa è una frase che spesso si ripete per ricordare alle generazioni più giovani l’importanza dei propri predecessori, dei propri nonni. In questo inedito e particolare periodo che tutti stiamo vivendo, le persone che più necessitano di essere ricordate e sostenute, per quanto possibile, sono proprio loro. Molti in età avanzata vivono soli o si trovano in case di riposo e RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali), dove le visite dei parenti sono state sospese e quindi sono costretti a un totale isolamento. Ecco che allora entra in gioco la tecnologia, in questo caso nella sua concezione più benevola, attraverso nuovi metodi di comunicazione e nuovi utili dispositivi.

UNO SCHERMO DI SPERANZA IN UN AMBIENTE SPESSO OSTILE – Si canta, si legge, si guardano film… non solo nelle proprie abitazioni, ma anche nelle case di riposo si cerca di far passare il tempo agli ospiti come possibile. E per i contatti con il mondo esterno? Per fortuna esistono le videochiamate! Skype e WhatsApp sono tra le applicazioni più gettonate e ormai tablet e cellulari sono diventati di utilizzo comune, grazie alla collaborazione del personale delle strutture. Questo, ad esempio, è ciò che si legge sul Secolo XIX in riferimento alla provincia di La Spezia, ma diversi sono i casi in tutta Italia. In un video girato presso una RSA in provincia di Firenze non mancano saluti affettuosi e raccomandazioni da parte di figli e nipoti ai propri genitori e nonni (e viceversa).

Non bisogna però dimenticare che in molte case di riposo in tutta Italia, la situazione è tragica. La Stampa di Torino parla di almeno 450 deceduti in Piemonte, mentre sono arrivati a 140 quelli della sola Don Gnocchi, una RSA di Milano denunciata per epidemia colposa. Di quest’ultima e di altre strutture nel capoluogo lombardo tratta un’inchiesta della trasmissione televisiva Piazzapulita, mettendo in luce l’agghiacciante situazione in cui vivono o lottano per la vita molti anziani.

Per quanto concerne la nostra città, invece, si ricorda che l’ASP (Azienda dei Servizi alla Persona) di Parma, oltre ai quotidiani scambi telefonici con gli ospiti delle sue 5 strutture CRA (Casa Residenza per Anziani), darà la possibilità ai famigliari di collegarsi con i responsabili, il direttore generale e l’amministratore unico che risponderanno ai loro quesiti. Ciò avverrà da martedì 14 aprile a sabato 18, alle ore 15:00, tramite una piattaforma web. Come invece ricordato giorni fa sull’account Facebook del sindaco Federico Pizzarotti, a partire da mercoledì 15 aprile, il Comune distribuirà 80.000 mascherine, dando priorità alle fasce più deboli della popolazione.

PICCOLE, GRANDI IMPRESE E “UNA CATENA PER LA VITA” – È questo il nome di un’iniziativa che mira ad accendere un barlume di gioia nelle giornate delle persone anziane che vivono sole. La sede palermitana di Auser (un’associazione nazionale di volontariato) ha attivato una rete telefonica per contattarne ogni giorno circa un centinaio, attraverso videochiamate. Il tutto è iniziato insegnando ai nonni come eseguirle e gestirle e a oggi si contano 30 gruppi di WhatsApp attivi per conversare con circa 3.000 anziani.

Un po’ ovunque si riscontrano, fortunatamente, proposte di vario tipo per aiutare o intrattenere coloro che si ritrovano a casa da soli. Da improvvisati dog-sitter che si offrono di portare a spasso i cani delle persone anziane che non possono uscire dalle proprie abitazioni fino ad arrivare, ad esempio, per coloro che possiedono uno smartphone, a corsi gratuiti di origami, meditazione, cura del viso, lettura e comunicazione…. tutti tramite WhatsApp, proposti dal Comune di Saluzzo in provincia di Cuneo.

Si ricorda, inoltre, che è attiva su tutto il territorio nazionale il Tempo della gentilezza: una serie di servizi promossi dalla Croce Rossa, come la consegna di farmaci o la spesa a domicilio.

Immagine dal sito ufficiale di Nonny

“RESTA VICINO A CHI AMI”. Un messaggio semplice e quanto mai fondamentale che rappresenta anche un progetto di solidarietà digitale nato dalla collaborazione tra Sorgenia, una società fornitrice di luce e gas, e la startup Nonny®, creatrice dell’omonimo dispositivo. Si tratta di uno strumento di videocomunicazione, senza app, né tasti, ma semplicemente, come riportato sul sito ufficiale, una “Cornice digitale da sfiorare per stabilire una videochiamata”. Il prezzo del dispositivo si aggira intorno ai 400 euro, ma grazie a questa iniziativa centinaia di anziani hanno potuto riceverlo gratuitamente. Tra le sue varie caratteristiche, significativo è che possa essere attivato automaticamente a distanza dai famigliari più stretti, permettendo loro di utilizzarlo.

Ogni giorno molti convivono con la preoccupazione per i propri cari. Per chi vive da solo o in una struttura, per chi lotta per sopravvivere e chi si tutela come può… la lontananza fisica purtroppo non può essere facilmente colmata, ma con pochi, semplici – tecnologici – gesti si può almeno provare a ridurre le distanze, a far scaturire un sorriso, qualche lacrima di gioia e anche una bella risata.

di Federica Mastromonaco

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