Reazioni e rischi futuri del mondo del cinema post Covid-19

IL CINEMA IN STAND-BY PER L'EMERGENZA SANITARIA, QUALE FUTURO ASPETTA RIPRESE SUL SET E PROIEZIONI IN SALA?

 

Prossimamente a casa tua“, ecco il nuovo modo di annunciare l’uscita dei più recenti prodotti cinematografici. A causa dell’attuale emergenza sanitaria il mondo del cinema ha dovuto far fronte a uno stop spaventoso degli incassi. Già a partire dalla prima settimana di isolamento, infatti,  si è vista una discesa del 95,41 % negli incassi rispetto all’anno scorso. Numerose case di produzione e distribuzione hanno dunque deciso di rilasciare online i film previsti per l’uscita in sala, tramite piattaforme come Rakuten Tv o Chili, che permettono il download digitale. A detta di molti spettatori però, il prezzo dei film così distribuiti risulta ancora troppo alto. Basterà questa nuova modalità distribuitiva per risollevare le sorti del settore cinematografico?

RIPRESE E DISTRIBUZIONE IN STAND-BY – Tutte le riprese di film prossimi all’uscita sono state sospese, stessa sorte hanno subito i programmi televisivi, le anteprime di vari film e i festival cinematografici, come la premiazione dei David di Donatello, che avrebbe dovuto avere luogo il 3 aprile. In secondo luogo, il box office ha contato un calo vertiginoso delle entrate dal momento in cui tutte le sale hanno dovuto chiudere i battenti. Secondo Il Sole 24 Ore, circa 110 milioni di euro di incassi al botteghino delle sale cinematografiche verranno meno solo per marzo/aprile 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Inoltre, alcune distribuzioni hanno deciso di rilasciare direttamente i propri prodotti in streaming, così da non farli accavallare con quelli di altre produzioni una volta che l’uscita in sala tornerà possibile. In altri casi, invece, l’uscita dei film è stata spostata a data da destinarsi per non rischiare un insuccesso al box-office, seppur virtualmente. Oltre a questo, le case di produzione che avevano deciso di utilizzare il nostro Paese come set dei propri film hanno annullato tutto provocando un’ulteriore perdita finanziaria.

Ma uno degli effetti più gravi di questa pandemia è certamente quello legato ai lavoratori. Moltissimi impiegati nell’ambito dell’audiovisivo, dagli esercenti a coloro che fanno parte delle troupe cinematografiche, si sono infatti ritrovati improvvisamente senza lavoro.

LA PAROLA A UNA DELLE MAESTRANZE – Ma qual è il pensiero di chi, quotidianamente, lavora nel dietro le quinte delle produzioni cinematografiche? L. C.  è un DIT (Digital Image Technician) e lavora come assistente al direttore della fotografia per varie case di produzione. “Io non devo pagare né il mutuo né l’affitto e non ho una famiglia a carico – racconta – Al contrario però alcuni colleghi sono molto demoralizzati poiché non percepiscono stipendio ormai da un mese. Mi preoccupa inoltre la notizia che alcune maestranze che hanno fatto la storia del cinema ci abbiano lasciato a causa del coronavirus, non ce lo aspettavamo, mi metto nei panni dei loro cari e sto male”.

Il tecnico dell’immagine continua esprimendo i suoi pensieri riguardo alle conseguenze di questa pandemia: “Dubito che verranno effettuati dei tagli sul personale perché ognuno di noi ha un determinato ruolo all’interno della troupe, io e i miei colleghi siamo però convinti del fatto che per almeno un anno verranno ridotti i costi sulla nostra paga“. Il lavoro di L. C. non è stato l’unico ad essere messo in pausa a causa della difficile situazione: “Non sono stati sospesi solo i set, ma si sono bloccati anche i laboratori di post produzione video e sonorizzazione audio e le sale doppiaggio, tanto che alcuni prodotti sono stati rilasciati in lingua originale per il momento. Al contrario, stanno andando avanti il montaggio per quelle produzioni di cui si erano finite le riprese e gli effetti digitali visivi su cui ci si può lavorare anche da casa“.

“Gli esercenti dicono che le proiezioni all’interno delle sale cinematografiche riprenderrano probabilmente a partire dalla metà di giugno. Per evitare assembramenti, però, verranno venduti biglietti solo per metà sala, provocando così la vendita dimezzata per ogni spettacolo, sempre se non peggiorerà l’emergenza sanitaria”, continua L. C.. Le ultime parole del tecnico manifestano il suo parere riguardo al futuro delle produzioni messe in pausa: “I problemi li avranno maggiormente le produzioni sospese, 3/4 di queste probabilmente non verranno portate avanti in quanto piccole realtà cinematografiche. Solo qualcuna tra quelle che già stanno andando in onda a riprese non terminate avrà la fortuna di tornare sul set a settembre. Per quanto riguarda le altre, penso che non ci saranno molte conseguenze negative se non lo slittamento delle riprese e di conseguenza della loro uscita”.

I CINEMA E I REGISTI NON VOGLIONO FERMARSI – Per far fronte ai numerosi problemi causati dalla chiusura, sono state varie le reazioni da parte dei cinema italiani, specialmente quelli d’essai. Ad esempio, come sottolinea un post della pagina facebook “Cinema a Parma”, il cinema “Arsenale” di Pisa utilizza la propria piattaforma per suggerire film reperibili in modo gratuito, in streaming. Similmente, alcune sale come Beltrade di Milano, Postmodernissimo di Perugia e Orione di Bologna hanno offerto al pubblico un servizio streaming che permette di vedere film a pagamento o gratuitamente.  

Il regista Gabriele Salvatores ha invece lanciato un’iniziativa non indifferente: ha chiesto al suo pubblico di inviare a lui e alla sua squadra dei materiali video inediti nei quali raccontare come si stanno vivendo queste giornate di quarantena. Il progetto finale? Raccogliere e montare i video ricevuti per un docu-film collettivo atto a mostrare proprio l’unicità del momento attraverso  gli occhi degli italiani. Si tratta di un’impresa molto simile al docu-film del 2014 ‘Italy in a day’, girato dal medesimo cineasta con lo scopo di raccontare una giornata tipo in Italia attraverso i video dei suoi stessi abitanti.

Tra le prese di posizione da parte dei registi, notevole quella di Christopher Nolan secondo cui: “Il cinema è una parte fondamentale della vita sociale, in grado di offrire lavoro a tanti e intrattenimento a tutti“. Non solo posti di lavoro, andare al cinema è un’azione forse poco importante rispetto ad altre decisamente più essenziali per la sopravvivenza, ma non si può negare che sia qualcosa con un’influenza positiva sul benessere dell’essere umano. Basta pensare a quanto i film stiano aiutando le persone a superare con maggiore serenità questo lungo periodo di isolamento forzato.

PANDEMIA: NON SOLO UN MALE – Il cinema italiano visse una vera e propria età d’oro a partire dagli anni ’50, di seguito alle guerre e agli eventi che lo misero alle strette. Che alla fine di quest’emergenza possa accadere lo stesso? A detta del presidente dell’ANICA, Francesco Rutelli, al termine dell’emergenza avremo un sistema più moderno: “Non sappiamo quando finirà, ma è chiaro che ci sarà un sovraffollamento di proposte da coordinare e l’estate, se ci sarà la riapertura, potrebbe essere storica per il rilancio“. Questa pandemia ha in effetti già dato vita ad un film: ‘Coronadiretto da Mostafa Keshvari, che racconta proprio la storia di una ragazza cinese che ha contratto il virus e che si ritrova chiusa in un ascensore con altre 6 persone. Anche quest’ultimo, date le circostanze, uscirà in streaming. Giunge infine dal Texas la notizia dell’improvvisazione di un drive- in organizzato al fine di ovviare alla chiusura delle sale cinematografiche, in modo da poter guardare un film dalla propria vettura in tutta sicurezza senza dover rinunciare alla passione per il cinema.

Sarà forse questa idea ispirata  al passato a determinare la ripresa del cinema durante un simile periodo di chiusura? Forse è ancora presto per fare previsioni accurate, quel che è certo è che in assenza di iniziative e proposte concrete, il cinema subirà un notevole periodo di stallo. Più celeri e mirate saranno le risposte, più facile sarà la riapertura una volta che le cose torneranno alla normalità.

di Krizia Loparco 

Scrivi un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*