Il “rilancio” di Parma: Capitale della Cultura anche nel 2021

UFFICIALIZZATA LA PROROGA DELLA NOMINA DELLA CITTA' ANCHE PER L'ANNO PROSSIMO. INIZIA UNA NUOVA SFIDA

In considerazione della impossibilità di procedere alle iniziative previste per il 2020 a causa dell’epidemia da Covid-19, si prevede un differimento dei termini all’anno 2021 del titolo di Capitale italiana della cultura. La procedura di selezione relativa al conferimento del titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2021, in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto, si intende riferita all’anno 2022″.

Con queste parole citate nel Decreto Rilancio del Governo varato il 13 maggio, Parma si trova nuovamente assegnata il titolo di Capitale della Cultura anche nel 2021, ritardando così di un anno l’evento atteso dal 16 febbraio del 2018, giorno in cui la scelta è caduta sulla città emiliana.

L’11 gennaio 2020, giorno dell’inaugurazione, 15 mila persone hanno camminato dall’Oltretorrente a Piazza Garibaldi durante la parata “People of Parma”, un entusiasmo che è stato interrotto dopo soli due mesi a causa della diffusione del Covid-19. Da quel momento è iniziata una delicata sfida che ha visto coinvolti il Comune di Parma e l’intera Regione Emilia Romagna che, grazie anche al sostegno degli assessori regionali, hanno potuto mandare avanti il progetto di spostamento dell’evento all’anno prossimo. In una recente intervista, l’assessore Michele Guerra ha dichiarato l’importanza di ospitare l’evento Capitale della Cultura:'”C’è un tema economico dietro la resistenza cui sono chiamate queste istituzioni e il Comune di Parma saprà stare vicino ai soggetti culturali in crisi. E’ questo adesso il nostro dovere, fare in modo che non salti il sistema, perché se non riescono a stare in piedi i protagonisti di Parma 2020 non riuscirà a stare in piedi neanche il progetto di Parma Capitale Italiana della Cultura”.

Appena saputo della notizia tanto attesa, le reazioni delle forze politiche parmigiane non si sono fatte attendere, a cominciare dal sindaco Federico Pizzarotti: “Oggi ci svegliamo con una bella notizia, Parma si avvia a essere Capitale Italiana della Cultura 2021. Tanto lavoro da fare e tanto entusiasmo! Quando tutto è o pare perduto bisogna semplicemente rimettersi all’opera e ricominciare dall’inizio”.

Anche l’assessore Michele Guerra ha espresso il suo entusiasmo su Facebook: “Il tema del tempo – ora sospeso, recluso, connesso – e della sua rigenerazione rimane il filo rosso di una riflessione che dovrà scommettere anche sul raccoglimento e la moltiplicazione degli spazi. Mi chiedo spesso come sarebbe stata la città in questo maggio che era già sold out. Le persone in giro, le mostre, gli spettacoli, gli incontri nel territorio e nei quartieri. Ma ci è toccata un’altra sfida e cercheremo di giocarla al meglio, facendo ancora più squadra di prima.

“Una grande notizia per Parma, fondamentale per ripartire, per non vanificare un grande lavoro svolto in sinergia tra pubblico-privato e soprattutto per ridare a noi parmigiani un grande entusiasmo”. Sono invece le parole scritte dall’assessore al turismo Cristiano Casa.

“Si tratta di una scelta doverosa – ha detto il ministro Dario Franceschini commentando la decisione del Governo – le procedure già avviate per le candidature della Capitale 2021 varranno per il 2022″.

“Per me è una grande soddisfazione, perché sarà una grande opportunità di rilancio per la mia Parma e per i parmigiani dopo lo stop forzato a causa del Coronavirus – ha dichiarato soddisfatta la deputata parmigiana della Lega, Laura Cavandoli – Ora tutti dobbiamo collaborare per costruire un’offerta culturale e turistica adeguata alle potenzialità e al prestigio e del nostro territorio. Parma ha tutte le risorse necessarie per cogliere questa grande occasione”.

L’ufficialità del conferimento del titolo arriverà solo dopo la conversione in legge del provvedimento che avviane dopo i passaggi in Parlamento. Ma non ci dovrebbero essere particolari problemi con la maggioranza e opposizione che sembrano essere d’accordo su questa decisione.

Parma si prepara ad uno nuova sfida dopo due mesi caratterizzati da moti, dubbi e preoccupazioni.

di Mattia Celio

 

 

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