Fabio Liverani: cuore e qualità al Parma Calcio

DA ALLENATORE UNA SERIE DI TRIONFI INASPETTATI. PARMA E IL TARDINI SONO LA PIAZZA GIUSTA PER DARE NUOVA VOGLIA AI TIFOS

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Fabio Liverani è ufficialmente il nuovo allenatore del Parma Calcio. La scelta del neo Direttore Sportivo Carli, ex Cagliari,vede l’ex tecnico del Lecce a condurre i crociati durante la stagione di Serie A 2020/21.

Quando si potrà tornare all’amato Tardini si avrà il piacere di sentire le grida del 44enne nato a Roma. L’esonero di Roberto D’Aversa ha generato un po’ di malcontento e preoccupazione tra i tifosi. La società, dopo l’annuncio di Carli al vertice della parte sportiva, ha voluto l’ex centrocampista tutto cuore, tecnica, visione e polmoni che tanto ha fatto innamorare con le maglie di Lazio, Fiorentina e successivamente del Palermo dei miracoli. Inoltre, anche se ancora relativamente giovane, Liverani non è certo un novellino della panchina: è già stato al comando delle giovanili del Genoa, della Ternana e dei salentini del Lecce.

Insomma, si può dire che per Carli e sia per il Parma Andrea Pirlo non si sarebbe mai preso in considerazione (si scherza amici bianconeri, non fate i soliti rancorosi).

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IL LECCE – Con i Giallorossi del Salento ha centrato una storica promozione in Serie A la scorsa stagione. Durante questo campionato, a detta di molti “Il più complicato della storia” per via del Covid-19, nonostante l’assenza di tifosi e un numero infinito di partite giocate in poco tempo, il Lecce di Liverani non ha deluso. La classifica l’ha visto retrocedere, ma la qualità del 4-3-1-2 proposto dal tecnico romano ha conquistato tutti gli amanti di questo sport: un piacevole ritorno al trequartista che tanto affascina il calcio e all’utilizzo delle due punte.

Sicuramente i salentini hanno stupito tutti per la qualità del gioco, puntando molto sui giovani e sullo ‘zoccolo duro’ di alcuni protagonisti del secondo posto in Serie B. Seppur non dotato di una qualità di giocatori elevata, il Lecce targato Liverani ha stupito tutti: gioco offensivo, di qualità, senza presunzione o timore verso l’avversario, un palleggio fatto di pochi tocchi precisi e tutta quella tenacia – la ‘cazzimma’ napoletana – che rappresenta al meglio lo stile del nuovo tecnico del Parma.

IL MODULO CON MOLTI INTERPRETI – Filippo Falco (tra i soprannomi: il Messi del Salento, la Pulce di Pulsano, la somma di Messi e Franco Brienza), Petriccione, Lucioni, Gabriel, Lapadula ecc.. sono stati gli autori del grande cammino dei salentini. Il modulo, sempre 4-3-1-2, funzionava a seconda degli interpreti in campo. Il merito, come spesso accade ed è giusto riconoscere, va dato a mister Liverani, il quale, allontanando le solite dicerie che si dicono sulle neopromosse, ha voluto dimostrare che – ancora una volta – nel calcio più che i soldi (fondamentali) servano anche competenza, professionalità e voglia di superare gli ostacoli.

QUALE IL CONTRIBUTO AL PARMA? – Beh, è innegabile che l’esonero di mister D’Aversa abbia lasciato la città a bocca aperta: un fulmine a ciel sereno che, però, sembrava probabile dopo la partenza dell’ex direttore sportivo Faggiano (direzione Genova, sponda Rossoblù). Com’era prevedibile dalle molte voci di corridoio, tutti gli indizi sono stati confermati e hanno portato Liverani al Tardini.

Scelta coraggiosa e corretta della società crociata che dopo la partenza di D’Aversa aveva bisogno di continuare il lavoro basato su esperienza, professionalità e competenza iniziato dalla premiata ditta D’Aversa+Faggiano.

Gli innamorati del calcio di Parma saranno sicuramente curiosi di questa nuova scelta: da giocatore Liverani illuminava gli stadi con assist incantevoli e una qualità infinita, da allenatore riesce a far giocare bene qualsiasi squadra e a far trovare la cattiveria ‘occhi della tigre’ e quel cinismo che spesso ai giovani manca. Liverani a Parma potrebbe essere una manna dal cielo per tutti i romantici di questo sport. Poi, onestamente, la birra post partita con mister Liverani sarà il nuovo obiettivo domenicale.

 

di Alessandro Borasio

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