L’Università di Parma in prima linea contro il cancro

L'AIRC FINANZIA IL PROGETTO DEL DIPARTIMENTO DI FARMACIA

AircLa ricerca contro il cancro passa per la via Emilia. Grazie ad un progetto coordinato dal prof. Massimiliano Tognolini e dal prof. Alessio Lodola, lUniversità di Parma si conferma infatti un’eccellenza nel campo della ricerca contro il cancro. L’obiettivo sarà verificare l’efficacia, in modelli sperimentali in vivo, di un farmaco che  impedisca, in presenza di tumori solidi, l’attivazione alterata delle due proteine del sistema Eph-ephrin, che causano la crescita incontrollata delle cellule staminali tumorali.  L’Airc, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, ha assegnato un finanziamento triennale di 260.000 euro al Dipartimento di Farmacia dell’Università degli studi di Parma.

I MERITI DELL’UNIVERSITÀ DI PARMA – L’Airc dal 1965, con una comunità di ricerca oncologica di altissimo livello, è in prima linea sia nel finanziare in maniera costante la ricerca oncologica, con particolare attenzione ai giovani ricercatori, sia nel sensibilizzare e informare il pubblico. La modalità di erogazione dei finanziamenti ha inizio con la pubblicazione di un bando per investigator grant a cui i ricercatori possono partecipare. Ogni progetto candidato al finanziamento viene inviato a due revisori stranieri e a un membro del Cts (Comitato Tecnico Scientifico). Ogni revisore è identificato per competenza nella specifica materia del progetto. Ciascuno dei tre revisori, privo di conflitti di interesse con il proponente, esprime la sua valutazione in un esauriente commento scritto e con un valore numerico. Lisa VozzaChief Scientific Officer della Direzione scientifica dell’Airc, afferma: “Airc ha stanziato i finanziamenti presentati dall’Università di Parma perché il progetto proposto rispondeva ai criteri di selezione secondo la procedura della peer review ossia: rilevanza al cancro, innovatività, curriculum adeguato del proponente e dei collaboratori, approccio e fattibilità e adeguatezza del budget richiesto”. Criteri di merito, dunque, quelli del progetto del Dipartimento di Farmacia di Parma.


Tognolini.BPS.Londra.2014IL PROGETTO –
“Il gruppo di ricerca si occupa della scoperta e dello sviluppo di nuove molecole in grado di interferire con delle proteine con attività chinasica dette Eph kinasi, le quali sono fisiologicamente attivate da proteine di membrana dette efrine”, spiega il prof. Tognolini. Necessario allo sviluppo e alla regolazione embrionale, il sistema Eph-ephrin è presente nei soggetti adulti in maniera più limitata, se non in casi di tumori solidi. Proprio in quest’ultima casistica si è arrivati a scoprire una correlazione tra quantità di Eph kinasi ed efrine e l’aggressività del tumore. Inoltre, recentemente, il gruppo di ricerca guidato dal prof. Angelo Vescovi dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha dimostrato che un’alterata attivazione di una di queste proteine (EphA2) regola la proliferazione e l’aggressività delle cellule staminali tumorali. “Siamo impegnati in questa ricerca dal 2009 sempre grazie ad un finanziamento Airc che ci ha permesso di scoprire una piccola molecola, l’acido litocolico, in grado di interferire con l’attività del sistema Eph-ephrin, ma la scarsa potenza e la presenza di effetti collaterali non ne rendevano possibile l’impiego” dice il prof. Massimiliano Tognolini. L’attuale progetto, in collaborazione con la prof. Anna Maria Cantoni (Dipartimento di scienze medico veterinarie di Parma) e il prof. Marco Rusnati dell’Università di Brescia, si propone di superare gli ultimi limiti che impediscono la somministrazione orale di questi composti con lo scopo di valutarne l’efficacia antitumorale in modelli sperimentali vivo.

cura_cancro.638x425IL FUTURO DELLA RICERCA – I dati Airtum indicano 366.000 nuovi casi di cancro all’anno, circa 1.000 al giorno. Ma questo progetto, insieme ai tanti altri che l’Airc ogni anno finanzia, è la dimostrazione che la ricerca sul cancro sta muovendo passi in avanti. “Ritengo che si stia vivendo una terza rivoluzione nel campo dei farmaci oncologici. -afferma Tognolini-. I farmaci di prima generazione sono  i cosiddetti farmaci citotossici, che bloccano in maniera non selettiva la replicazione cellulare e che sono causa dei ben noti effetti collaterali come anemia, riduzione della risposta immunitaria e perdita di capelli. La seconda generazione sono i farmaci a bersaglio molecolare, i quali interagendo con l’attività di alcune proteine specifiche sono in grado di ridurre la crescita e la progressione tumorale. In questo caso, i risultati migliori sono quelli che basano la scelta terapeutica sulle caratteristiche molecolari del tumore, peculiari per ogni paziente. Tuttavia, a volte, questi farmaci non riescono a eliminare definitivamente le cellule staminali tumorali.  Sono proprio queste ultime il bersaglio dei farmaci di nuova generazione su cui sta lavorando la ricerca e nel quale si inserisce il nostro progetto.”

Il finanziamento dell’Airc al progetto dell’Ateneo di Parma risulta ancor più importante in occasione della Giornata mondiale contro il cancro del prossimo 4 febbraio. Lo scopo di questa manifestazione, infatti, è quello di ribadire l’importanza della ricerca che è oggi l’unica strada da percorrere per arrivare a tagliare il traguardo di un mondo dove il cancro non sarà più una malattia incurabile. “L’attenzione alla ricerca è ancora poca in Italia e la riduzione dei fondi pubblici è una costante” afferma Lisa Vozza, “ma grazie al 5 per mille, che i cittadini possono destinare tramite lo Stato ad associazione come l’Airc, si riescono a finanziare progetti di altissimo livello che un passo alla volta stanno cercando di combattere una malattia complessa come il cancro. “Cinquanta anni fa questa era una malattia incurabile nella maggior parte dei casi, oggi la prevenzione e la diagnosi precoce sono alleate indispensabili della lotta contro il cancro e grazie alla ricerca, la maggior parte dei tumori si può curare, con condizioni di vita dei malati ben più sopportabili e dignitose di un tempo”.

di Letizia Cicchitto e Alessia Tavarone

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