Appuntamento con la storia: il 22 febbraio l’Unipr vola in Senegal

STUDENTI E PROFESSORI DELL'ATENEO IN AFRICA FINO AL 10 MARZO

Africa interdisciplinareE’ ufficiale: il 22 febbraio un gruppo composto da 2 studenti e 4 professori dell’Università di Parma prepareranno le valigie, destinazione Senegal. Il progetto Africa Interdisciplinare, infatti, finalmente è diventato realtà e partirà per quello che è il primo viaggio nel continente nero che coinvolgerà studenti di diversi corsi di laurea. “Sarà la prima vera missione di stampo multidisciplinare, la prima nella quale parteciperà un gruppo variegato di studenti e professori, provenienti da diversi dipartimenti della nostra università”. Parola di Luca Magnani, la miccia che ha fatto partire l’idea del progetto, coinvolto attivamente nella organizzazione del viaggio. “L’idea, condivisa da tutti i membri del piccolo gruppo di lavoro in via di formazione, è quella di migliorare, allargare e implementare l’offerta fino a quando l’attività del Cuci non sarà a regime. Tuttavia bisogna partire dal piccolo se si vogliono fare grandi cose passo per passo”.

IL PROGETTO – A spiegare meglio il progetto è il dottore e professore Leopoldo Sarli, che insieme agli studenti si è mosso attivamente per realizzare questo sogno: far arrivare gli studenti di diverse facoltà in Africa per scopi accademici e umanitari. Sogno che il professore ha già realizzato negli anni passati. Infatti, il professor Sarli ha svolto diversi missioni in Africa negli ultimi 10 anni. “Mi occupo di cooperazione perché ci credo fortemente. Penso che sia molto utile per una università confrontarsi con il resto del mondo, che non è solo quello occidentale. E’ molto importante per l’Italia, vista la sua collocazione geografica, mettersi a disposizione dei paesi che circondano il Mediterraneo per forme di collaborazione e di scambio“. Come ci spiega il professore, con il Senegal l’università ha già svolto diversi progetti e collaborazioni da diversi anni ed è per questo motivo che è stata scelta come meta. Il paese africano infatti offrirà agli studenti e ai professori che partiranno progetti già ben collaudati che permetteranno di svolgere un’esperienza utile Africa interdisciplinareper la ricerca e lo scambio culturale.

“In questo momento andiamo ad incontrare i rappresentanti della sanità del Senegal di diversi livelli, sia della medicina ufficiale sia della medicina tradizionale, per valutare se esistono delle possibilità di collaborazione tra medicina tradizionale ed ufficiale. Questo perché nei villaggi in cui andremo la popolazione si rivolge a tutte e due le tipologie di medicina e vogliamo capire a questo punto qual è il loro itinerario”. Questo inoltre aiuterà a valutare se “la collaborazione può essere utile ad avvicinare la popolazione dei villaggi ai principi della medicina convenzionale”. Il professore sottolinea: “Tutto quello che noi facciamo lo facciamo in collaborazione con associazioni senegalesi perché seguiamo sempre il principio secondo il quale nella cooperazione con i paesi del terzo mondo è corretto tener conto del loro punto di vista, non imporre il proprio”.

Il viaggio inoltre segna una tappa importante per il nostro Ateneo e per le collaborazioni con paesi del terzo mondo: “Questo viaggio non è soltanto il primo nel quale viene coinvolto un corso di laurea non appartenente alla facoltà di medicina, ma perché per la prima prima volta parteciperanno studenti che vogliono sia un arricchimento accademico sia un arricchimento umano. Partiranno con noi Clelia, una studentessa che andrà in Senegal anche per scrivere la sua tesi, e Luca, che vuole affrontare questa esperienza non esclusivamente per motivi didattici ma per un interesse personale”.

L’IDEA DI UNA Villaggio AfricaFONDAZIONE DI COMUNITA’ – Per quando riguarda i finanziamenti, il professore si sta muovendo in prima linea per mettere a disposizione degli studenti che vorranno partecipare al progetto delle agevolazioni. Non è un percorso facile, ma c’è già la prima iniziativa partita intorno a Natale: “Abbiamo messo in piedi un progetto affidato alle fondazioni di comunità, che nascondo da accordi con associazioni di diverse professioni che vogliono favorire il percorso di donazione. Noi abbiamo presentato un progetto che prevede la raccolta di fondi alla fondazione di comunità di Parma, abbiamo aperto un conto corrente sul quale docenti, studenti e amici potranno versare un contributo per far sì che si raccolga una forma di denaro per contribuire alle spese della missione”. Dal prossimo anno, inoltre, tutti gli studenti che svolgono attività di cooperazione e volontariato potranno vedere riconosciuta la loro attività sotto forma di crediti. “Di questo se ne sta occupando la professoressa Chiara Scivoletto vista la richiesta da parte degli studenti stessi che questi viaggi possano in qualche modo essere riconosciuti dall’università”.

IL GRUPPO – “Ho iniziato 7 anni fa a fare missioni di volontariato all’estero. A dicembre ho conosciuto il professor Leopoldo Sarli che mi ha parlato del Cuci e dei suoi progetti, compreso il viaggio in Senegal. Ho accettato subito e ho deciso di partecipare anche per scrivere la mia tesi”. Clelia d’Apice è una studentessa di Relazioni Internazionali, ha 23 anni e ha l’obiettivo di laurearsi e iscriversi nel corso di laurea specialistica in Diritti Umani. E’ proprio questa ambizione che l’ha portata in giro per il mondo negli ultimi 7 anni in paesi del terzo mondo. “In questi anni di esperienza nel mondo del volontariato ho capito che non si può partire con aspettative, bisogna andare e vedere cosa succede momento per momento. Certamente il primo obiettivo è quello di fare le ricerche che mi serviranno per la tesi”. L’interesse di Clelia però non si ferma soltanto all’aspetto accademico e didattico “La decisione di partire per il Senegal sicuramente parte più da un interesse personale, in passato sono già stata più volte in India, nelle comunità nere in America. Mi ero promessa di sostenere gli ultimi tre esami entro marzo ma pur di partire sono costretta a darli tutti adesso!”

di Fiorella Guerra e Federica Fasoli

1 Commento su Appuntamento con la storia: il 22 febbraio l’Unipr vola in Senegal

  1. Leopoldo Sarli // 3 febbraio 2015 a 9:48 // Rispondi

    bravi! ottimo lavoro.
    Ieri sera si è aggregata alla missione in Senegal anche Giuseppina Bortone, studentessa di medicina che farà la tesi sugli itinerari terapeutici dei senegalesi in Senegal ed in Italia, terra di migrazione. Relatore della tesi sarà il prof. Ceda, Presidente della facoltà di Medicina.
    Stiamo viaggiando veloci, anche grazie a voi.
    LS

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