Un progetto prezioso contro la solitudine: “Nipoti di Babbo Natale”

Un modo per regalare un sorriso agli anziani ospiti nelle RSA che il Covid ha reso ancora più soli.

Dal profilo Facebook di Nipoti di Babbo natale

Come si dice? A Natale siamo tutti più buoni? Forse non è sempre vero, ma quest’anno con l’arrivo di un Natale che chiuderà un anno particolarmente difficile per tutti, sarebbe importante non dimenticarsi, ad esempio, delle migliaia di anziani soli in casa di riposo, che forse saranno costretti a passare le feste senza figli e parenti a causa del Covid. Ci sono iniziative, però, che potrebbero fare qualcosa per loro: l’associazione Un Sorriso in più Onlus permette di colmare questo vuoto e creare una relazione tra volontari e ospiti delle residenze per anziani, grazie al progetto Nipoti di babbo Natale.

La bellezza del progetto sta nella possibilità, per gli anziani in RSA che passeranno il Natale lontani dai loro affetti, di poter esprimere un desiderio e sentirsi amati e pensati in un momento di solitudine. Spesso gli anziani sono talmente isolati e chiusi in loro stessi che perdono la capacità di sentire i propri bisogni o non trovano il modo per esprimerli. Vedere i loro desideri realizzati sarà un momento di gioia e di gratificazione, soprattutto per i più soli: sapere che qualcuno ha pensato a loro, che qualcuno ha dedicato del tempo e delle risorse per regalare loro un momento di felicità li farà sentire più importanti e meno soli!

Nipoti di Babbo Natale: dalla Repubblica Ceca all’Italia

Il progetto arriva nel nostro Paese da una proposta da Katerina Neumann, una architetto e web designer originaria della Repubblica Ceca che vive in Italia da svariati anni. La radio nazionale del suo Paese ha realizzato e promosso questo progetto nel 2017 e, rimasta piacevolmente colpita da questa iniziativa alla quale ha lei stessa partecipato come “donatrice” a Praga, ha deciso di portare il progetto anche qui in Italia. Hanno partecipato centinaia di case di riposo e quasi 14.000 anziani hanno visto realizzato un loro desiderio. Una volta contattata l’Associazione Un Sorriso In Più, è nata una collaborazione grazie alla quale il progetto è stato realizzato per la prima volta anche nel nostro Paese, nel 2018. Un progetto semplice, ma così pieno di vita che l’associazione italiana  ha subito accolto.

Dal profilo Facebook di Nipoti di Babbo natale

Come si diventa Nipoti?

Un Sorriso In Più ha sviluppato e mette a disposizione la piattaforma internet Nipoti di Babbo Natale ad uso delle Residenze Sanitarie Assistenziali (le “RSA”) di tutta Italia che vogliono far vivere un Natale magico ai propri ospiti. Le strutture aderenti ricevono le credenziali per accedere all’area riservata del sito e, in autonomia, possono mettere online i desideri, regali o esperienze dei propri anziani, descrivendoli con una breve storia.
Il numero di desideri che ciascuna struttura potrà caricare è libero, in funzione della propria capacità di gestirne la realizzazione, curare i rapporti con i Nipoti – ovvero i volontari – e documentarne la consegna.

Chiunque può diventare Nipote di Babbo Natale e realizzare il sogno di un anziano che vive in una casa di riposo. L’unico limite è l’età: non si può essere anziani, quindi non si accettano persone sopra i 70 anni. Il Nipote seleziona un desiderio e automaticamente la struttura riceve tutte le informazioni necessarie per contattarlo e per concordare tempi e modi per la consegna o per la realizzazione dell’esperienza.

Dal profilo Facebook di Nipoti di Babbo natale

Le strutture aderenti in Italia sono 67, due nella regione dell’Emilia Romagna: ASP Reggio Emilia – Casa di Riposo Omozzoli Parisetti, e la Casa di Riposo Omozzoli Parisetti, a Formigine.

La bellezza e la forza del progetto Nipoti di Babbo Natale stanno nella possibilità di creare una relazione speciale con l’anziano. Ogni desiderio realizzato diventa l’opportunità di far nascere una nuova amicizia anche a distanza, grazie alla preziosa mediazione degli operatori. Nipoti di Babbo Natale rappresenta, in questo anno particolare, una delle rare opportunità di accedere virtualmente alle RSA, donando emozioni e calore reali agli anziani.

Storie di Nipoti, anziani e gioia: a tu per tu con Laura

Laura è una giovane donna coinvolta nel progetto Nipoti di Babbo Natale. Si occupa della gestione dell’ufficio stampa e collabora con Eleonora,  incaricata della gestione dei social e dei contatti con i nipoti. Oltre a loro ci sono Barbara, che cura la comunicazione e le raccolte fondi e Marcella, che contatta le case di riposo. Parmateneo ha incontrate via Skype alcune di loro: molti sorrisi, tanta emozione e orgoglio per il lavoro che svolgono.

Una delle meraviglie del progetto è che qualsiasi richiesta è esaudibile e si può sognare in grande. E non è solo un modo di dire: “Pensate che un anziano – ricorda Laura – aveva espresso il desiderio di poter volare! Aveva accolto la sua richiesta una ragazza dall’Australia. Abbiamo organizzato tutto, ma al momento di spiccare il volo l’anziano ha preferito rimanere a terra. Era comunque sorpreso dal fatto che effettivamente avremmo potuto soddisfare ciò che aveva chiesto”.

Dal profilo Facebook di Un sorriso in più onlus

Una componente importante è la connessione tra il desiderio dell’anziano e la vicinanza emotiva del Nipote a quel desiderio. Condividere una passione diventa un elemento di forte complicità. “Un giovane ragazzo appassionato di motori ha realizzato il sogno di un’anziana di 90 anni di fare un giro in moto sul Lago di Como. O ancora, una ragazza che aveva appena terminato gli studi al liceo ha donato ad un’anziana professoressa in pensione di fare una lezione di due ore proprio in quella scuola, dove nessuno l’aveva dimenticata.” svela Laura.

Tante persone che scoprono il sito dei Nipoti di Babbo Natale si innamorano del progetto, diventano Nipoti e si affezionano così tanto agli anziani da diventare volontari. “Ricordo questa ragazza che rimase colpita da una signora che si definiva una bisbetica. La venne a trovare e da quel giorno la ragazza visita la nostra signora con costanza ogni sabato” ci racconta Laura.

Il momento più emozionante? “Senza dubbio quando il regalo viene consegnato. Si cerca di documentare il tutto tramite video e foto. In questo momento in cui i contatti fisici sono vietati, si fa una videochiamata via Zoom. È la parte più bella, più soddisfacente. È magico vedere gli occhi dell’anziano brillare e percepire la sua felicità. Una vera emozione non solo per gli ospiti dell’RSA – aggiunge – Giorno dopo giorno ci accorgiamo di quanto sia gioiosa questa esperienza, anche per gli educatori delle case di riposo che vivono direttamente questo calore, questo amore. Per loro è molto incoraggiante, specialmente nell’emergenza sanitaria in cui ci troviamo. È un progetto prezioso.”.  L’iniziativa ha avuto infatti diverse vittorie ed è conosciuta e adorata dagli anziani. Il momento dell’attesa è piena di emozioni e riempie le giornate di queste persone spesso sole.

In questo periodo terribile di emergenza sanitaria è fondamentale che gli anziani non vengano lasciati soli, che percepiscano il calore dei Nipoti attraverso un piccolo dono. Un gesto minimo che può cambiare loro la giornata, che può incoraggiarli a sorridere ancora e a non perdere la speranza. “Nonostante le limitazioni che devono essere rispettate, soprattutto quest’anno è importante che il progetto venga portato avanti. Nel momento dolorosissimo che le case di riposo stanno vivendo, gli educatori fanno i salti mortali per gestire il tutto. Il loro lavoro è straordinario e commovente”, racconta Laura.

“La priorità è far arrivare agli anziani un forte incoraggiamento. Non possono vedere i loro familiari, non possono tornare a casa a Natale, non ricevono visite, non aspettano niente. Che senso ha questo tempo? Anche l’abbonamento al giornale locale diventa un dono, per pensare ad altro, anche se solo per qualche minuto.”.

Dal profilo Facebook di Nipoti di Babbo natale

Gli anziani vivono quest’esperienza con gioia, ma il lavoro dei volontari per convincerli ad esprimere un desiderio e avere la loro fiducia è grande “La prima cosa è l’incredulità: non sono abituati a pensare che uno sconosciuto possa pensare a loro e donargli qualcosa” ci dice Laura, e aggiunge: “Una parte difficile per noi è convincere gli anziani che possono chiedere qualcosa per sé… come se non se lo meritassero”. Questo fa sicuramente pensare. Insieme all’incredulità e all’indecisione c’è sicuramente il timore di raccontarsi e annettere pezzetti di storia della propria vita desiderando un oggetto che possa ricordare il passato. 

Molti i regali richiesti, ma alcuni sono più quotati di altri. Ovviamente quelle meravigliose esperienze concrete che si potevano regalare una volta da mesi mancano e tante cose sono state sospese. Alcune persone sono tornate a vedere il mare, o nella loro città dopo tanti anni solo grazie a questo progetto e alle molte persone dal cuore grande.

Quest’anno i desideri più gettonati sono capi di abbigliamento, o qualcosa di molto caldo in un momento in cui il calore certamente manca a tutti.  “Vorrei una giacca perché appena sarà finito tutto questo potrò tornare in giardino ad occuparmi dei miei fiori” è la commovente richiesta di un signore. “Un altro – confida Laura – desidera una cravatta rossa perché non si è mai laureato e sogna di coronare questo momento”. Il tempo non passa e altri chiedono un orologio per osservare i minuti e le ore, altri ospiti chiedono di fare cene da asporto e condividerle con amici all’interno delle strutture “Devono farsi belli e belle per le cene e ci tengono tantissimo… questa cosa mi commuove sempre”.

Ma in che modo anziani e volontari restano in contatto? Ora si ricorre ai telefonini e videochiamate. “Quest’anno si sono sviluppate novità per gli anziani: videochiamate e tecnologia. Hanno scoperto queste strane tavolette dove si vedono i visi delle persone” ci racconta Laura e aggiunge “per fortuna hanno abbracciato questi nuovi mezzi, che hanno permesso di non eliminare del tutto i contatti con le persone”. 

Il mondo dei social network, grazie alle nuove tecnologie, è uno strumento fondamentale per questo progetto: lo scopo è quello di farsi conoscere da più persone possibili in tutta Italia. Eleonora, una giovane volontaria che si occupa di gestire il profilo Instagram, ci racconta di quanti giovani siano attivi in queste bellissime storie di generosità e amore. “Quest’anno in tre giorni ci sono stati tremila nuovi seguaci. Penso che ci abbiano menzionato in 400/500 storie in queste settimane e il nostro profilo cresce grazie a tante piccole realtà che pubblicizzano il nostro lavoro”.

“Vengono caricati centinaia di desideri e all’istante vengono presi a cuore e realizzati. I nostri follower su Instagram hanno una media di età molto bassa; già su Facebook hanno principalmente dai 35 anni in su. Ma sono principalmente giovani che magari ci scrivono che hanno perso i nonni di recente e vogliono aiutare” spiega Eleonora.

In un periodo in cui il Covid ha costretto alla lontananza è ancora più importante sostenere queste persone e il loro percorso, magari facendoli scoprire a chi ancora non li conosce. Non è troppo tardi infatti: “C’è ancora tempo per partecipare all’iniziativa. Le strutture possono ancora aderire ed iscriversi nelle prossime settimane, il progetto è a disposizione di tutti”.  Se per questo Natale 2020 non sapete cosa regalare pensate a Nipoti di Babbo Natale e fatevi coinvolgere dalla loro gioia ed entusiasmo.

di Arianna Maffina, Giorgia Cocci, Camilla Bosi e Samrawit Gebre Egziabher

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