Man on the Moon III: The Chosen

Kid Cudi è tornato per regalarci l'ultimo capitolo della sua trilogia, tra novità ed influenze musicali degli ultimi anni

Dal profilo Facebook di Kid Cudi

Man on the Moon III: The Chosen è il settimo album di Kid Cudi, pubblicato l’11 dicembre 2020 dall’etichetta discografica Republic Records.

La storia inizia da Man on the Moon: The End of Day del 2009, seguito da Man on the Moon II: The Legend of Mr. Rager del 2010, fino ad arrivare al terzo e ultimo capitolo della trilogia.

Kid Cudi non aveva intenzione di creare un terzo capitolo, specialmente dopo dieci anni dall’ultimo, ma gli hanno fatto cambiare idea gli apprezzamenti di alcuni famosi artisti, in particolare quelli di Travis Scott, che hanno portato alla famosa collaborazione dei due con l’uscita del singolo THE SCOTTS, il 24 aprile 2020. Questo singolo riassume molto dell’album perché dimostra come l’artista si sia rinnovato a pari passo con la sceneggiatura musicale americana, avvicinandosi al genere trap, come in passato l’abbiamo visto avvicinarsi alla musica elettronica e collaborare co dj di fama mondiale come David Guetta. Promosso anche su Fortnite, videogioco tra i più diffusi in questi ultimissimi anni e che ha avuto la brillante idea di inglobare molti dei concerti cancellati per la pandemia e fruirli via streaming.

Composto da 18 brani, l’album ha una durata complessiva di quasi un’ora: vediamo qui la collaborazione con artisti di fama mondiale come Phoebe Bridgers, Skepta, Trippie Redd e il defunto Pop Smoke, mai famoso come dopo la sua morte. Solo pochi artisti sono in grado di vivere grazie alla fama dei loro vecchi album, specialmente se vecchi di dieci anni, ma Kid Cudi ce l’ha fatta, questo grazie anche al modo in cui ha avvicinato gli ascoltatori a sé, parlando della sua vita difficile, tra problemi di salute mentale, ansia, depressione e dipendenze. Proprio per questo, la trilogia Man on the Moon racconta del suo viaggio per sconfiggere l’oscurità che l’ha trafitto.

 

Da Google immagini

Kid Cudi viene da sempre considerato un pioniere della musica contemporanea, capace di cavalcare l’onda del successo del genere in auge e fonderlo con il proprio stile, più indirizzato verso l’alternative hip-hop, riuscendo così a creare sempre album di successo anche a distanza di anni.

Ogni traccia di quest’album contiene una melodia che trascende in un senso di raggiungimento di felicità, in particolare il featuring con Phoebe Bridgers Lovin’ Me, tra i più belli di quest’ultimo album, o anche Lord I Know, che si differenziano da tracce quali Heaven on Earth o She Know This, dove più che alla melodia, viene data importanza alla potenza degli 808, i tipici bassi della trap.

Anche se molti fan si sono distaccati da quest’album perché troppo vicino al filone della trap, ricercando nostalgicamente il vecchio artista che 11 anni prima aveva conquistato il doppio disco di platino, c’è da dire che Kid Cudi è tornato, ed è più in forma che mai vedendo il successo che sta già riscontrando il suo ultimo album.

di Lorenzo Barizza

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