Bear Grylls in versione Black Mirror: Scuola di Sopravvivenza è il documentario interattivo

Netflix fa il bis e propone un viaggio nel Corno d'Africa in cui sarete voi a fare le scelte

Vi ricordate Black Mirror: Bamdersnatch? Nel caso lo aveste rimosso dalla memoria ve la rinfreschiamo noi. In questo episodio, uscito il 28 dicembre 2018, della celebre serie prodotta da Netflix, lo spettatore, attraverso la scelta delle azioni da compiere, guidava le azioni del protagonista per tutta la durata della puntata. Ebbe grande successo sia per il carattere di novità, sia per l’elevato numero di alternative e finali diversi a cui si poteva giungere.

Bene, il colosso dello streaming ha fatto il bis: questa volta il protagonista è nientemeno che Bear Grylls. In Scuola di sopravvivenza: missione safari, le nostre scelte guidano il celebre conduttore televisivo attraverso i pericoli della natura. Il film è una sorta di spin-off rispetto alla serie, composta da 8 episodi, Scuola di sopravvivenza, con l’analogo protagonista.

Anzitutto, nel caso voleste provare questo ‘gioco’ è bene ricordare che, a volte, l’applicazione Windows non supporta questo formato. Tuttavia, basta semplicemente fare login con le proprie credenziali attraverso Google e il browser ci permette di vivere questa esperienza.

La trama della puntata è molto semplice: all’interno di una riserva naturale nel Corno d’Africa, qualcuno ha sabotato l’impianto elettrico e le recinzioni, causando la fuga di un leone e di un babbuino. Il nostro obiettivo è riportarli al sicuro. Qui dobbiamo prendere la prima decisione: andare a riprendere il felino, inseguire il babbuino o recarci anzitutto a riparare il guasto? Allo spettatore il potere di decidere. Il protagonista si porterà dietro tre fumogeni che serviranno, in caso le nostre azioni lo mettessero in pericolo di vita, a richiamare l’attenzione dei ranger. L’obiettivo è quello di non rimanerne sprovvisti. Tendenzialmente le scelte da effettuare sono semplici, con un minimo di ragionamento si giunge alla soluzione, anche perché il protagonista, che non lascia nulla al caso, ci illustra i pro e i contro di ogni azione.

A prescindere da quale missione si scelga per prima, ognuna di esse ci mette di fronte ad altre decisioni. Alcune sono divertenti ed esse, trattandosi di Bear Grylls, non potevano non riguardare il cibo: mangiare o non mangiare una sanguisuga? Meglio un baco o un frutto numb-numb? Beh, qui potete essere ‘sadici’ e far scelte alquanto infelici, il conduttore rispetterà la vostra decisione.

Altre scelte, invece, sono più decisive ai fini del raggiungimento dell’obiettivo e mettono a repentaglio l’integrità del nostro avventuriero. Ci si trova a dover decidere se sia meglio provare a lottare con un serpente oppure trascinarlo sott’acqua, arrampicarsi su un albero per fuggire da un leone oppure rifugiarsi sotto un pick-up. In questo caso esistono scelte corrette e altre decisamente sbagliate. Se la nostra intuizione si rivela esatta si può proseguire con la missione, altrimenti il protagonista sarà costretto ad accendere un fumogeno e farsi soccorrere. Qualora ci facessimo salvare, la missione viene momentaneamente accantonata e, terminate le altre, dovremo svolgerla per ultima. In ogni caso è possibile tornare indietro: ogni scelta rappresenta un check-point e, cliccando sull’icona, si può tornare al momento decisivo. La struttura del film è comunque molto rigida, non vi sono molti finali alternativi come in Bandersnatch, ma va contestualizzato il fatto che esso nasce con fini completamenti diversi.

A livello di complessità il film non ha nulla a che vedere con l’analogo episodio di Black Mirror, ma, proprio perché pensato per le famiglie, risulta molto godibile. L’ambientazione è mozzafiato, le inquadrature rendono perfettamente giustizia alla bellezza del territorio e i colori sono vividi. Non si tratta di un documentario nel senso stretto del termine; vi sono degli insegnamenti sulla natura, vero, ma l’obiettivo principale, a nostra detta perfettamente raggiunto, è l’intrattenimento. Se guardato in compagnia assicura momenti divertenti e può essere una valida alternativa per una serata di risate. L’episodio ha una durata di circa un’ora, ma se si vuole esplorare ogni alternativa disponibile potrebbe volerci molto più tempo. Consigliatissimo.

di Gabriele Diodati

 

 

 

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